Sabato sera, 23 settembre, è venuta Jennifer dalla Giamaica. Il suo viaggio è stato lungo perchè una volta atterrata all'aeroporto Kennedy la metro ha avuto un guasto e tutti i passeggeri sono dovuti scendere, solo dopo più di un'ora il viaggio è ripreso. Quando è arrivata alla nostra stazione Jan le è andato incontro per aiutarla con la pesante valigia: aveva portato dei grossi frutti esotici dalla sua isola.
Abbiamo cenato tardi. E poi tutti piuttosto presto a letto. All'alba Jennifer è uscita di casa per prendere il treno per il Maryland (4 ore di viaggio) e festeggiare insieme ai suoi la festa in grande stile di suo fratello che compiva 60 anni. Tutta la estesa famiglia sarebbe stata presente. Jan ed io siamo stati invitati ma dato che il 26 settembre partivamo per Roma queste 8 ore di treno in più sarebbero state troppe. Jan poi il lunedì aveva diversi impegni. Lunedì pomeriggio alle 17.00 è tornata Jennifer. Il caso ha voluto che mentre io a quell'ora stavo davanti al portone rientrando dal parco, lei scendeva da una macchina con le sue belle lunghissime gambe, una coppia di amici le aveva dato un passaggio. L'amico, prima di tornare al volante è venuto verso di me per salutarmi. Ero gradevolmente sorpresa dalla sua gentilezza. Una volta salite a casa (tre rampe di scale, oh le mie ginocchia) dopo un pò è venuto anche Jan dal New Jersey dove gli avevano preso le impronte digitali durante la pratica per ottenere il permesso e estendere il suo commercio di vini anche in quello stato.
Jack fruits |
Paw paw |
Jam mangoes |
Sweetsop |
Abbiamo cenato tardi. E poi tutti piuttosto presto a letto. All'alba Jennifer è uscita di casa per prendere il treno per il Maryland (4 ore di viaggio) e festeggiare insieme ai suoi la festa in grande stile di suo fratello che compiva 60 anni. Tutta la estesa famiglia sarebbe stata presente. Jan ed io siamo stati invitati ma dato che il 26 settembre partivamo per Roma queste 8 ore di treno in più sarebbero state troppe. Jan poi il lunedì aveva diversi impegni. Lunedì pomeriggio alle 17.00 è tornata Jennifer. Il caso ha voluto che mentre io a quell'ora stavo davanti al portone rientrando dal parco, lei scendeva da una macchina con le sue belle lunghissime gambe, una coppia di amici le aveva dato un passaggio. L'amico, prima di tornare al volante è venuto verso di me per salutarmi. Ero gradevolmente sorpresa dalla sua gentilezza. Una volta salite a casa (tre rampe di scale, oh le mie ginocchia) dopo un pò è venuto anche Jan dal New Jersey dove gli avevano preso le impronte digitali durante la pratica per ottenere il permesso e estendere il suo commercio di vini anche in quello stato.
Jennifer ci ha mostrato le foto scattate durante la festa. Si vedono tutti espansivi e allegri. Jennifer diceva che non ha mai visto ballare sua madre che, durante questo party, si è data da fare e ha ballato con figli e nipoti. Vorrei essere io estroversa come questa bella gente.
Spero che nella prossima visita a New York potrò conoscere di persona la mamma e gli altri parenti di Jennifer. Mi sembrano molto simpatici.
Jennifer con la madre |
Jennifer col fratello |
Il giorno seguente, martedì 26 settembre, era il giorno della nostra partenza per Roma. Jennifer mi ha fatto la valigia. Si è seduta per terra e in un attimo tutte le mie cose + le scatoline di vitamine + i piccoli ricordi hanno trovato il loro posto in valigia sotto la sua regia. Spero di rivederci con lei fra non troppo.
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