venerdì 13 ottobre 2017

Community gardens

Camminando per la 122a Strada ho incontrato, tra un palazzo e un altro, un piccolo spazio verde. Sul cancello c'era scritto Our Little Green Acre. Nel giardino ho visto, tra le altre cose, delle piante di basilico. La porta del cancello era aperta. Sono entrata e all'uomo che era indaffarato nel giardino ho detto che avrei voluto comprare del basilico. Mi ha chiesto: "Quanto?" "Per un dollaro". Ha preso una busta per metterci dentro dei rametti di basilico e ha aggiunto anche dei rametti di menta per farci un tè. Mi ha detto: "Come back". E così ci sono passata altre volte, anche con Jan, ma abbiamo trovato sempre il cancello chiuso a chiave. Il 23 settembre, quando per l'ultima volta sono andata in biblioteca per prendere parte alla Knitting Class, passando davanti al giardino l'ho trovato chiuso. Ma andando avanti nell'isolato successivo c'era un altro Community Garden. Una piccola jungla. In fondo quattro signore stavano facendo giardinaggio. Sono entrata dal cancello e ho preso il sentiero fino alle signore indaffarate. Ci siamo salutate. Una signora ha interrotto il suo lavoro e a lei ho chiesto se ci fosse del basilico, mi sarebbe servito per un sugo al pomodoro "in caso ne vorrei per un dollaro". La signora ha preso una scala che ha appoggiato contro una casetta-ripostiglio in un angolo del giardino. La vedevo che tagliava dei rami da piante posizionate sopra il tettuccio. E' tornata da me e mi ha porto il suo raccolto con le parole: "Ormai questo basilico non è più un granchè perciò glielo regalo." L'ho ringraziata. Erano foglie piuttosto gialle ma le avrei usate comunque.
Tornando dal fare la maglia ho trovato Our Little Green Acre aperto e dallo stesso signore dell'altra volta ho comprato del bel basilico fresco al quale lui ha aggiunto di nuovo qualche rametto di menta. Mi ha mostrato tutte le file di piante nel suo giardino invitandomi di tornare, fra poco i pomidoro sarebbero stati maturi. Ho detto che fra pochi giorni sarei tornata in Italia ma che mio figlio, che abita qui ad Harlem, sarebbe potuto venire per le verdure assieme a mia nuora che questa sera torna dalla Giamaica. Mi ha indicato una fila di piante con le foglie verdissime: "Queste verdure piacciono molto ai giamaicani." Mi ha guardato e ha detto:"Io ho molti più anni di lei." Ed io:"I don't think so." "I am eighty." "And I am eightysix and I am a vegetarian." "Voglio diventare vegetariano anch'io", ha detto.
Nel piccolo ripostiglio di legno che sembra uno schuur da giardino olandese, dove ordinatamente vengono conservati gli attrezzi e che qui è anche ufficio, su un tavolo, il signore ha scritto per me il suo nome e il numero di telefono affinchè Jan e Jennifer non venissero invano. Ha chiesto anche il nome di Jan in modo che lui sapesse chi ci fosse al telefono. Per caso abita nella stessa strada di Jan e Jennifer. Mi ha dato anche una lunga lista con tutte le piante da lui coltivate in questo giardino. Tutti i dati ricevuti da Willie Morgan adesso sono attaccati al frigorifero di J&J.


Veteran Urban Farmer Willie Morgan





Sparsi per tutta New York ci sono più di 600 Community Gardens, creati in spazi dismessi o inutilizzati. Molti sono di misura modesta ma ne ho visti anche di più grandi dove i giardinieri, finito il lavoro, si riposano su sedie e panchine e chiacchierano mangiando e bevendo cose portate da casa. I giardinieri sono tutti volontari, gente del quartiere che nel tempo libero ama lavorare la terra e stare in compagnia. Green Thumb è il più grande programma nazionale concernente il giardinaggio urbano. Fornisce assistenza e supporto ai più che 600 giardini e ai circa 20.000 membri- giardinieri attraverso tutta la città.
Il nome del giardino del signor Morgan mi fa ricordare la volta che eravamo in visita in Canada da mio fratello Minze, sua moglie e le sue tre figlie. Ci mostrava con un gesto del braccio la vasta terra che circondava la loro casa-villa accompagnandolo con le parole God's Little Acre. Il titolo di un libro di Erskine Caldwell. Ed era bello sentirlo dire da mio fratello. Ancora ci penso. Questo libro era sul programmma scolastico di letteratura inglese/americana quando frequentavamo la scuola in Olanda e ci aveva molto impressionato.




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