mercoledì 29 novembre 2017

Haarlem, 15 maggio 2017

 
 



 
Durante la festa del suo compleanno Flaminia ha avuto ogni tanto un attacco di tosse. La tosse è peggiorata e perciò Flaminia quella settimana è rimasta a casa, anche per non contagiare i suoi compagni di classe. La mattina del 15 maggio Sigrid è andata a nuotare e dato che c'era la signora Emma, bulgara, che puliva casa, Flaminia è stata con me in casa di Jan. Nonostante la brutta tosse la bimba ha fatto di tutto e col solito impeto: ha dipinto, disegnato, guardato gli albums con i disegni e nel cortiletto dietro casa ha giocato con i nuovi giocattoli, facendo salti acrobatici. E lei ha letto per me ed io per lei. Ho lavorato anche con i disegni. Quando Sigrid è tornata dalla piscina ci siamo sedute al sole nel piccolo cortile sulle sedie appena acquistate, attorno al tavolo, anche quello nuovo. Quando il sole si degna di apparire in questo paese basso la gente affamata di calore solare si veste subito con vestiti leggeri, ai piedi i sandali. Le sedie davanti ai locali nelle piazze, nelle viuzze sono tutte occupate. Facce allegre. E si ha più voglia di guardarsi intorno e ci si accorge di quanto sia bella Haarlem con tanti edifici storici, architetture gotiche, con il suo labirinto di vicoli, cortili, giardini. Piante e fiori in ogni dove. La città dai turisti viene definita un gioiello. Ho visto che su internet in tanti hanno descritto con entusiasmo questa città e in una rivista (D Repubblica) del gennaio di quest'anno c'era un articolo su Haarlem intitolato Incanto Olandese. Un'amica americana di Sigrid, Allison, tempo fa ci ha detto: "Mi sento privilegiata di vivere in una città così speciale." Quando vivevo qui da bambina e poi da ragazza non mi accorgevo delle sue bellezze, quello che mi circondava era scenario di tutti i giorni, normale, scontato. Adesso, che dopo tanti anni ci ritorno abbastanza spesso, i miei occhi l'osservano in un altro modo, un po' da turista. Comunque è un miracolo che ci crescano le mie nipotine. Non avrei mai pensato che le figlie di mia figlia italiana sarebbero nate a Haarlem e parlassero l'olandese. Grazie all'insistenza e alla costanza di Sigrid padroneggiano anche l'italiano. La regola è che io mi rivolga alle nipotine in italiano. Perché insieme a David e Jan appartengo al mondo italiano. Una volta, qualche anno fa, tornando io e Flaminia dal parco di Colle Oppio lei mi ha guardato e seriamente ha detto: "Nonna tu, pur essendo italiana, parli benissimo l'olandese": ad Haarlem lei mi sente parlare olandese con i genitori delle amichette, quando faccio le spese e, naturalmente, con Kevin.
Il caso vuole che Sigrid abiti ad Haarlem e Jan ad Harlem. Harlem viene da Haarlem ( New York una volta era Nieuw Amsterdam). Mi piace tantissimo questo bellissimo distretto di New York. 
 
 
Il mulino De Adriaan sul fiume Spaarne.
 
Korte Houtstraat

 
Korte Annastraat


Fiume Spaarne

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