L'undici novembre Jan mi ha mandato una mail accompagnata da una foto: "Oggi tutte le foglie di ginkgo biloba sono cadute."
Io ho risposto: "Che bel tappeto! Incredibile! C'è ogni anno un giorno, un momento specifico in cui queste foglie cadono? Le raccoglierei tutte. Sono speciali."
E Jan: "Sì, ho letto che per qualche ragione climatica cadono tutte lo stesso giorno. Gli anni passati però erano già tutte gialle quando sono cadute. E' stato un autunno così mite che le foglie sono ancora verdi."
L'albero Ginkgo biloba è uno dei miei preferiti. La sua foglia ha una forma bellissima, a ventaglio, ed è divisa in due lobi: biloba. Ginkgo vuole dire albicocca d'argento. Nelle strade di New York sono fra gli alberi più comuni. E quando cammino con Jan o da sola nelle vie di Manhattan o di Brooklyn adornate da alberi di Ginkgo biloba, se sopra la mia testa c'è un ramo, basso abbastanza da afferrarlo, con delicatezza ne levo qualche foglia. Le ammiro e le metto in mezzo a un libro o nel mio diario per riammirarlo all'infinito.
E' un fenomeno stranissimo: questi alberi perdono le loro foglie, tutte, in autunno, e nello stesso giorno, qualche volta in solo una o due ore. In terra, intorno al tronchi, si forma un bellissimo tappeto di foglie gialle-oro. Quest'anno, eccezionalmente, erano ancora verdi.
Il Ginkgo biloba è un albero antichissimo le cui origini risalgono a 250 milioni di anni fa durante l'era geologica del Permiano, quando sul pianeta c'erano ancora i dinosauri, e per questo è considerato un fossile vivente. Da taluni è considerata la pianta più antica del pianeta. Il Ginkgo biloba è originario della Cina e deve la sua sopravvivenza al culto dei monaci buddhisti cinesi. Per millenni è stato estesamente coltivato dai monaci che lo consideravano un albero sacro. Quest'albero è alto in media 23 metri ma può raggiungere i 40 ed è resistente alle malattie, all'inquinamento e alle intemperie climatiche.
In Europa quest'albero arrivò intorno al XVIII secolo. Il primo Ginkgo biloba importato in Italia nel 1750 si trova nell'Orto Botanico di Padova.
Adesso in tutto il mondo i parchi, le vie e i giardini ospitano quest'albero ornamentale.
Dopo la medicina cinese anche quella occidentale ha scoperto questa pianta per fare delle sue foglie validi integratori che migliorano la circolazione, acuiscono la memoria e la concentrazione e migliorano l'umore. Vengono anche utilizzati nel trattamento della malattia Alzheimer. Forse perciò viene chiamato anche Albero della Vita. Era l'albero preferito dell'architetto Frank Lloyd Wright e Johann Wolfgang von Goethe gli ha dedicato una poesia.
Le foglie del Ginkgo biloba mi hanno sempre affascinato e, quando negli anni '90 avevo l'hobby di fare composizioni di foglie da me raccolte e seccate, le ho inserite in diversi lavori.
In Europa quest'albero arrivò intorno al XVIII secolo. Il primo Ginkgo biloba importato in Italia nel 1750 si trova nell'Orto Botanico di Padova.
Adesso in tutto il mondo i parchi, le vie e i giardini ospitano quest'albero ornamentale.
Dopo la medicina cinese anche quella occidentale ha scoperto questa pianta per fare delle sue foglie validi integratori che migliorano la circolazione, acuiscono la memoria e la concentrazione e migliorano l'umore. Vengono anche utilizzati nel trattamento della malattia Alzheimer. Forse perciò viene chiamato anche Albero della Vita. Era l'albero preferito dell'architetto Frank Lloyd Wright e Johann Wolfgang von Goethe gli ha dedicato una poesia.
Le foglie del Ginkgo biloba mi hanno sempre affascinato e, quando negli anni '90 avevo l'hobby di fare composizioni di foglie da me raccolte e seccate, le ho inserite in diversi lavori.
Nessun commento:
Posta un commento