Il 15 giugno, mentre stavamo facendo colazione, prima di andare a lavorare è venuto a salutarci Nino, il fratello maggiore di Pino, marito di Lina e padre di Steny, Rita e Paoletta. Era avvocato. Mi ricordo che una volta Pino ed io siamo andati al tribunale di Avellino per vederlo lavorare ad una causa. Era simpatico e bambinesco. Una volta, era di giugno e faceva molto caldo, prima di andare in tribunale è venuto sotto casa e ha chiamato la mamma, quando lei si è affacciata al balcone lui le ha chiesto: "Mamma posso levarmi la maglia di lana?" E lei:"No figlio mio, aspetta ancora qualche giorno."
Walter e le sue figlie con Pino ed il nostro trio hanno fatto una gita in campagna, l'Irpinia è bellissima. Io e Norma abbiamo fatto le spese e ho comprato una t shirt per David. Le cuginette poi sono come sempre rimaste a pranzo. E' venuta la loro mamma, Marisa. Aveva cucito un triangolo nel pantaloncino corto di Jan per allargarlo. Marisa mi piaceva molto. Insegnava al liceo classico, dipingeva, aveva le mani d'oro e trovava sempre, con un sorriso, una soluzione ai problemi. Ilaria ha chiamato la sua bambina come la nonna. Ho preparato le valigie. Alle 16.30 è venuto a prenderci l'autista prenotato in anticipo. Eravamo stati invitati da un amico d'infanzia di Pino a passare qualche giorno a Sorrento. Attraversando con calma stupendi paesaggi e la brutta cittadina di Castellamare in due ore ci siamo arrivati. L'amico Mario B, commissario di polizia, ci stava aspettando nel suo ufficio insieme al figlio Alessandro di 12 anni e alla figlia Cristina di 5. Divisi su due macchine siamo andati all'hotel Europa Palace. Dopo aver cenato tutti insieme Mario e figli sono tornati a casa loro. Le nostre belle stanze avevano la vista sul mare. In albergo c'era un gruppo di turisti olandesi della Christoffel Reizen.
Hotel Europa Palace |
La mattina dopo, finita la colazione, col gruppo di olandesi abbiamo preso una nave che ci ha portato a Capri, un viaggio di un'ora. Il mare era molto agitato e Sigrid aveva paura finchè col papà si è seduta fuori, all'aria aperta. E come era bello rivedere Capri! La via Krupp, che collega il centro storico a Marina Piccola, spesso è chiusa per via di possibili cadute massi; questa volta l'abbiamo trovata aperta e l'abbiamo percorsa fino a Marina Piccola dove ci siamo seduti per un po' sulla spiaggia. Tutto ci era così familiare. Al ritorno abbiamo preso un bus e abbiamo pranzato al ristorante Diana e un po' più tardi è arrivato anche il gruppo olandese. Dopo pranzo una passeggiata su Via di Tragara, un'altra bellissima strada affacciata sul mare che passa sopra ai Faraglioni e alla casa di Curzio Malaparte. Per Jan abbiamo comprato un costumino Speedo, per Sigrid una bambolina Fiammiferino e una gattina di raffia, per la figlia di Mario un anello di corallo. Dopo esserci riposati sulla piazzetta centrale, davanti ad un bar con una bibita fresca, era ora di tornare a Sorrento. Di nuovo con il gruppo di olandesi abbiamo preso la nave alle 16.30. Ho parlato con una signora irlandese, raccontava che suo marito commerciava in mele. Il mare era calmo e Jan e Sigrid hanno girato per tutta la nave. Un pullman ha portato noi ed i turisti all'albergo. Dopo cena eravamo seduti sulla bellissima terrazza dell'hotel che era piena di ortensie ed altre piante fiorite.
Sull'isola avevamo fatto gli auguri a Jan, era il suo tredicesimo compleanno. Mi commuovo pensando a come fosse un ragazzino bello e in gamba. La nostra nipotina Livia adesso ha tredici anni.
Capri |
Questa gita non ci è costata nulla: eravamo stati incorporati nel gruppo turistico olandese.
Il 17 giugno sia di mattina che di pomeriggio siamo stati sulla spiaggia dell'albergo, un ascensore costruito nella roccia ci ha portato giù. A me faceva impressione, sapendomi chiusa lì dentro, in mezzo alle rocce. Nel tardo pomeriggio Mario con i figli Alessandro, Stefano (appena arrivato da Roma con la mamma), Cristina e un maresciallo ci hanno fatto vedere tutti i posti belli di Sorrento. Abbiamo mangiato la pizza al Cavallino Bianco.
La mattina dopo un po' di spiaggia. Sigrid ha fatto un giro in barca con la direttrice dell'albergo. Ho fatto le valigie. Sono venuti Mario con la moglie Lena e i figli, abbiamo pranzato insieme all'aria aperta. Poi, seduti sulla terrazza, qualche foto. E dopo saluti, baci e abbracci. Siamo stati benissimo. Il maresciallo e suo figlio ci hanno portato fino ad un hotel e di là con il solito gruppo di turisti siamo saliti su un pullman con l'aria condizionata. Il maresciallo aveva organizzato tutti i nostri andirivieni. A San Vittore siamo scesi dal pullman per una leggera cena. La guida, un giovane molto simpatico. A Piazza Vittorio, Roma, un taxi. Alle 20.30 a casa. Appena sentita la nostra chiave Poesjemauw è corsa alla porta. Ero un po' preoccupata, ma stava molto bene. Abbiamo portato dei regalini alla portiera e alle sue bambine.
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