Haarlem - David e Livia, Settembre 2007
Quando i miei figli erano piccoli leggevo per loro ad alta voce favole, libri per bambini, racconti. Piaceva a me e molto anche a loro. Persino quando erano già grandicelli ed erano a letto col raffreddore mi mettevo vicino a loro con un libro. Pino si divertiva ad ascoltare come davo voce ad ogni personaggio. Lui era bravo ad inventare storie e per anni Lucertolina e Lucertolone sono stati nostri fedeli compagni. Negli anni '70 per alcune primavere siamo andati una settimana a Capri (un'offerta per i dipendenti RAI per inaugurare la stagione dell'hotel La Residenza). Si camminava molto e durante un piccolo riposo ecco apparire Lucertolina e Lucertolone con sempre nuove avventure.
Quando Sigrid frequentava la scuola elementare veniva da noi Sissy, una bambina capoverdiana della stessa età di Sigrid. Stava da noi il fine settimana, le vacanze di Pasqua, un mese durante le vacanze scolastiche estive e a Natale: dormiva nella stanza di Sigrid su un letto estraibile. Spesso di sera, con loro già pronte per la notte, mi sedevo sul bordo di uno dei letti e leggevo un libro ad alta voce. Tutte e due si appassionavano alla storia e di mattina al risveglio c'era una gara fra le due bambine per accaparrarsi il libro e continuare a leggerlo per conto proprio. A Pino e a me Sissy ci chiamava zio e zia. Tanto tempo fa l'ho già menzionata in un post. I miei tre figli hanno preso così il gusto di leggere e quando hanno un pò di tempo li trovi con il naso dentro un libro. Sigrid ormai legge quasi sempre libri in lingua nederlandese, e se il libro le è piaciuto molto lo porta a me. Jan a New York è abbonato a diverse riviste interessanti. Quando viene a Roma trova un mucchio di libri che ho messo da parte per lui. L'ultima volta tornando negli States sull'aereo ha quasi finito un libro dell'attore-scrittore Steve Martin. Una storia che si svolgeva nell'ambiente delle gallerie d'arte a New York. Mi ha fatto sapere che se l'è goduto. Ed ha cominciato un libro di Moravia, racconti, bello. David legge soprattutto quando sta a Barbarano dove sta scoprendo nuovi, incredibili racconti di Maupassant. Poi legge e studia cartine e descrizioni per nuove scoperte da fare nel territorio dell'alto Lazio
Poi sono arrivate le nipotine e quanto ho letto anche per loro, qui e nei Paesi Bassi. Solo libri italiani, li portavo da Roma. Prima leggevo solo per Livia, si sedeva sulle mie ginocchia e seguiva le storie con passione. E quando è arrivata Flaminia anche lei amava sentire le storie e guardare le illustrazioni. Uno dei libri preferiti si intitolava Filastrocche della Nonna, un altro era con pagine piene di animali e c'era da scoprire l'animale che non apparteneva a quell'ambiente. Quando Flaminia piccolissima a tavola era un pò noiosetta - le stava venendo sonno - io le dicevo: "che ne dici, vediamo un libro? Lei scendeva in furia e fretta dal suo seggiolone, andava a prendere uno di questi libri, mi prendeva per mano e ci sedevamo sul divano per immergerci nella lettura. Con Sigrid e con me, oppure con me sola, le bambine, nel reparto bambini della biblioteca comunale, rovistavano nei tanti contenitori messi alla loro altezza e prendevano i libri che le affascinavano. A loro piaceva andare in biblioteca, c'erano anche tavolini con carta e colori e tanti peluches appoggiati dappertutto. A casa si immergevano anche da sole in un libro concentrandosi per molto tempo. Quando le bambine erano più grandi si sedevano con me sul divano e da un grosso libro di racconti sceglievano a turno una storia. Anche Sigrid e Kevin leggevano per loro e, quando capitava David, lui inventava belle e buffe storie. Fra i libri preferiti dalle nipotine e anche dai miei figli c'erano quelli di Astrid Lindgren. E poi le bambine ascoltavano le fiabe sonore acquistate a Roma, le sapevano quasi a memoria, e imparavano molte parole nuove. Adesso sono grandi e hanno molto da studiare ma non disdegnano mai un libro.
Non ho mai pensato che leggere ad alta voce fosse una cosa utile ma solo un piacere per che legge e per chi ascolta. Ma questi giorni ho letto un paio di articoli che ne esaltano l'importanza: leggere ad alta voce sostiene lo sviluppo cognitivo ed emotivo, arrichisce il vocabolario, stimola l'immaginazione e rafforza la capacità di concentrazione, facilita l'apprendimento alla lettura. E si scoprono mondi colorati e sconosciuti diversi dalla vita quotidiana. Invece quando si vedono le immagini in TV, sull'Ipad o sul cellulare, il funzionamento della mente è prevalentamente centrato sulla percezione, quindi lo sforzo è minore, tutto è già lì, pronto, raffigurato.
Il consiglio dato dalla neuroscienziata Maryanne Wolf è il seguente: "Cari genitori, per i vostri figli leggete libri stampati su carta".
Kevin e Livia (un anno), 29-3-2006