Secondo il sociologo William H.Whyte, molti architetti dello spazio urbano hanno spesso lesinato sui posti a sedere negando l'importanza del didietro umano, lasciando che la gente si apppoggiasse a sporgenze, a fioriere, portando con sè sedie pieghevoli e piegato cappotti per alleviare il dolore da sbarre di ferro. Da un paio di anni però New York ha iniziato a riconoscere le esigenze della sedentarietà temporanea e sta sempre di più diventando una città ideale per sedersi. Dappertutto sono stati collocati blocchi di pietra grigia, lastre di granito ed altre possibilità di sedersi. E in tutta la città sono state aggiunte tantissime panchine a quelle già esistenti. Di tanti angoli e di tante strade ampie una parte è stata chiusa al traffico e sono state sistemate sedie e tavolini a disposizione di tutti. Perchè dopo tanto stare in piedi è bello potersi sedere un pò. Sedersi nei parchi e nelle zone chiuse al traffico è un'azione sociale. I Neworchesi possono attraverso il sito web richiedere al Department of Transportation una locazione per un elegante e scultorea panchina disegnata da Ignacio Ciocchini.
Non ho visto nessuna panchina vandalizzata.
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