Il 27 nel pomeriggio è venuto Andrea, un giovane produttore di vino dell'alto Lazio. Portava con sè due bottiglie di vino e due bottiglie di olio di propria produzione. Lo conoscevamo già e anche questa volta ci siamo intrattenuti piacevolmente con lui che è padre di due bambini piccoli. L'anno scorso ha invitato David e Laura ad usufuire della sua casa di Gradoli che era libera per qualche giorno. E così David e Laura hanno conosciuto un paese molto pittoresco situato sulle alture che circondano il lago di Bolsena.
Per cena David ha preparato pasta e ceci. Per dessert c'era un dolce che Jan e Jennfer hanno acquistato da un pasticciere vicino a Campo dè Fiori. Le bambine erano tanto contente in mezzo a questa numerosa famiglia. Poi, una volta che dormivano noi adulti abbiamo chiacchierato ancora per un pò: l'ultima sera tutti insieme. La mattina dopo sono state scattate delle foto ricordo sul terrazzo condominiale. Ne allego qui una o due. Nel libro di Anna Marchesini "Il terrazzino dei gerani timidi" che ho appena finito di leggere c'è un momento in cui Anna bambina esce con la mamma a passeggio per la cittadina di Orvieto. All'improvviso c'è una voce di donna che proviene da una finestra in alto. Dice: " Come sì è fatta grande, Dio gliela benedica!" La mamma risponde cordiale: " Eh loro crescono e noi caliamo!" Su queste foto si vede come Livia e Flaminia crescono e la loro nonna è calata.
Quella mattina alle 11 Jan e Jennifer si sono avviati verso la stazione per prendere un treno diretto a Napoli, città dove cominciava il loro viaggio di lavoro. Ore dopo Jan ci ha tefonato dall'albergo dicendo con una risatina che "Napoli è un manicomio, però è affascinante."
Per cena David ha preparato pasta e ceci. Per dessert c'era un dolce che Jan e Jennfer hanno acquistato da un pasticciere vicino a Campo dè Fiori. Le bambine erano tanto contente in mezzo a questa numerosa famiglia. Poi, una volta che dormivano noi adulti abbiamo chiacchierato ancora per un pò: l'ultima sera tutti insieme. La mattina dopo sono state scattate delle foto ricordo sul terrazzo condominiale. Ne allego qui una o due. Nel libro di Anna Marchesini "Il terrazzino dei gerani timidi" che ho appena finito di leggere c'è un momento in cui Anna bambina esce con la mamma a passeggio per la cittadina di Orvieto. All'improvviso c'è una voce di donna che proviene da una finestra in alto. Dice: " Come sì è fatta grande, Dio gliela benedica!" La mamma risponde cordiale: " Eh loro crescono e noi caliamo!" Su queste foto si vede come Livia e Flaminia crescono e la loro nonna è calata.
Quella mattina alle 11 Jan e Jennifer si sono avviati verso la stazione per prendere un treno diretto a Napoli, città dove cominciava il loro viaggio di lavoro. Ore dopo Jan ci ha tefonato dall'albergo dicendo con una risatina che "Napoli è un manicomio, però è affascinante."
Per pranzo ho cucinato riso integrale e cavolfiore. Il tempo era bello ed abbiamo fatto una passeggiata. Tornati a casa c'erano amici di David e Laura: Fabiola e una giovane coppia, Anna e Gabriele con il loro piccolisimo bambino Diego. Ed è venuta a trovarci per la prima volta in questa casa la mia amica Simona con la quale avevo seguito diversi anni fa un corso di Scrittura Creativa. Ha portato per le bambine un bloc da disegno, colori e due libricini. Per gli adulti una grande scatola di biscotti e una bottiglia di limoncello fatto da sua mamma. Le è piaciuta molto la casa e si è trovata bene in questa grande e vivace compagnia seduta attorno al tavolo in cucina. Simona è insegnante di scuola elementare e ha voluto sapere tutto sulla scuola steineriana che le bambine frequentano in Olanda e le bimbe, sedute sulle ginocchia di mamma e papà, hanno confermato che a loro la scuola piace molto. Simona si è ricordato del nostro corso di S.C. Diceva che è stato un periodo indimenticabile. E sono stati veramente dei mesi molto belli. La nostra classe era molto affiatata e quando si prospettava uno sciopero delle scuole erano tutti dispiaciuti di dover interrompere le lezioni. Allora io ho suggerito: "Venite tutti a casa mia, facciamo scuola là, c'è spazio." E così sono venuti in tanti e ognuno ha letto il proprio racconto ad alta voce che poi veniva commentato dall'insegnante Sergio e da tutti noi alunni. Anche David e la sua ragazza di allora hanno assistito all'evento e ho chiesto a David di leggere lui per me il mio racconto con la sua bella voce e perfetta dizione. Tanto è piaciuta questa iniziativa che l'abbiamo ripetuta diverse volte, includendo una cena in cui tutti hanno portato qualcosa da mangiare. E non soltanto da me ma anche dai miei colleghi. Simona in quei tempi aveva una casa un pò fuori Roma e abbiamo fatto lezione e mangiato sul grande terrazzo fiorito. E' stato bellissimo. Adesso Simona canta in un coro gospel. Il 9 dicembre sono andata a sentirla in una chiesa del rione Monti: magnifico.