Jan e Jennifer hanno portato dall'America per Livia e Flaminia un puzzle da 100 pezzi che raffigura un ranocchio e per ognuna un graziosissimo basco scintillante, di colori diversi. Ma erano troppo timide nei confronti di questi zii che vedono così di rado per farsi vedere con i nuovi copricapi. Sono sicura però che prima o poi li indosseranno vestendosi da carinissimi paggetti e Sigrid, o chi per lei, riuscirà a fotografarle. L'anno scorso Flaminia voleva stare sempre nelle vicinanze di Jennifer, ma questa volta era conscia del nuovo e si volgeva al famigliare: cercava la compagnia nostra e di David e Laura. Mandando comunque i suoi sorrisi anche a Jan e Jennifer. Mi capita di pensare che è un pò come quello che succede ai bambini di fronte al mare: quando sono molto piccoli si buttano nell'acqua senza paura di onde e profondità, non sono ancora consci del grande, del nuovo. Poi, crescendo, all'improvviso si sviluppa in loro la coscienza del grande e del nuovo e indietreggiano di fronte all'enormità del mare. Purtroppo le bambine vedono così raramente questi zii americani e per così poco tempo che è difficile per loro abituarcisi. Ho notato che Jennifer ci sa fare con i bambini e che per loro è un polo d'attrazione. Chissà se la prossima volta che si incontreranno ci sarà un feeling immediato da entrambe le parti. Lo spero, mi piacerebbe tanto.
Livia rispondeva alle domande degli zii con gentilezza. Jennifer diceva: "She is adorable."
Il pranzo era festoso: ravioli alla ricotta e spinaci, insalata verde e due torte (c'era anche David da festeggiare), una era un profitterolo, l'altra una torta al limone.
David, Laura, Livia e Flaminia hanno poi portato a spasso la cagnolina Seila e, mentre Jennifer si riprendeva dal jet-lag, Sigrid, Kevin, Jan ed io ci siamo incamminati verso San Giovanni dove abbiamo visto il presepe e le bancarelle. Tornando verso casa siamo entrati in una chiesa a Via Merulana con 50 presepi; il giorno dopo Sigrid e Kevin ci hanno portato anche le bambine.Verso sera è venuto Gianni, l'amico di Jan degli anni del liceo artistico, con sua moglie Manauela. Aspettano un bambino per la fine di febbraio. Jan e Gianni sono molto amici, si vedono quasi ogni volta che Jan viene in Italia.
Gianni ha studiato architettura, crea camini, ha fatto anche lo spazzacamino e come spazzacamino David gli ha scattato delle belle foto, tanti anni fa. Ricordo la volta che Gianni pranzava da noi, negli anni ottanta, eravamo a tavola quando Gianni con una mano mi indicava Jan che per levare i suoi capelli lunghissimi dalla faccia ci aveva messo una molletta. Diceva con una faccia incredula: "Signora ma voi genitori permettete a Jan di conciarsi così?"
Jan negli anni '80. |
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