giovedì 21 marzo 2013

Lettera a Anneke del 18 dicembre 1958 (3)

Esempi di Ikebana

Questa lettera non l'ho scritta in una sola volta ma a tappe. Questa è la terza ed ultima parte.
"Ti sto scrivendo dal mio letto perchè per un paio di giorni devo rimanere sotto le coperte per guarire da un brutto raffreddore che penso di avere preso sul lavoro. Per un pò di giorni il riscaldamente non ha funzionato ed io dovevo ugualmente svestirmi per mostrare i vestiti ai clienti. Non mi annoio affatto perchè ho da scrivere a diverse persone fra le quali: Anneke, zia Jo, i miei e il colonello (il mio ex boss).
Da Pino ho già avuto il regalo di Natale: un'ampia gonna rossa e una maglietta bianca. Naturalmente ero presente durante l'acquisto e, se all'inizio protestavo, poi l'ho accettato con piacere pensando che vestita così sarei stata carina durante la visita alla sua famiglia. Con Pino mi trovo bene. Penso che con lui troverei anche quel senso di affettuosa tranquillità che sperimento con gli amici di questa casa, la comprensione che mi dimostra Bert durante gli ups e downs nel mio lavoro, la partecipazione di Shirley, i consigli di Mike. 
Ti ho già raccontato che ho finito il pullover bianco che stavo facendo a maglia? Me lo metto sempre. Le mie vecchie maglie penso di rifarle, un giorno.
Come ti avevo detto Bert è andato in Inghilterra ospite di un'amica di Roma. La domenica prima di partire gli ho dato il mio regalo di Natale che mi sono divertita molto a preparare. Da quando sono stata all'esposizione dei kimono l'avevo in mente, e, dopo molto cercare nei negozi ho finalmente trovato il piatto che cercavo: profondo, ovale, marrone. Da Onoda, la ragazza giapponese, ho avuto i chiodi e come giorno per la sorpresa ho scelto la domenica affinchè Bert avesse modo di godersela per un pò prima di partire. Quella domenica mattina lavoravo e uscendo pioveva a dirotto. Sulle bancarelle dei fiori non trovavo quello che volevo e già vedevo andare in fumo il mio piano. Sono uscita con Pino, poi lui aveva un programma alla RAI, non volevo aspettarlo ma tornare a casa e dare un'altra occhiata in giro. Camminavo nella pioggia battente, ragazzi che mi venivano dietro, frattanto tutti i negozi avevano chiuso. Delusa ho attraversato il parco che conduce a Via Ruggero Bonghi. Ho visto un grande albero, ho dato un salto in sù, ho afferrato un bellissimo ramo, la faccia piena d'acqua. Un pò oltre c'erano fiori rossi, ne ho raccolti tre più un rametto con foglie gialle. La mia delusione iniziale ha lasciato il posto a grande gioia e soddisfazione: avevo esattamente quello che volevo. Con scarpe fangose sono entrata in casa e di nascosto ho portato il bottino nella mia camera accorgendomi che Bert, che credevo fuori con Sonya, stava a casa. Velocemente ho fatto un bagno caldo e preparato qualcosa da mangiare per tutti. Poi, nella mia stanza, con il cuore che quasi scoppiava dalla tensione, sul piatto ho creato una composizione con i chiodi, i rami e i fiori appena raccolti. Il risultato finale superava le mie aspettative. Ho pregato Bert di indirizzzare sopra l'obenta un fascio di luce in maniera drammatica. Gli ho chiesto di uscire un attimo dalla stanza e quando ho sistemato sull'obenta il piatto, appoggiato a sua volta su un tappetino giapponese, l'ho chiamato. Bert era senza parole per l'emozione. Ed io tanto contenta del successo.
Anneke, cara bambina finisco qui. E' venuto Pino con un mazzetto di violette e ci mettiamo al lavoro a fare dei pacchettini per Natale.
Auguro a te e a tutti i tuoi un anno nuovo molto felice. Ti mando un bacio e un abbraccio.

P.S Mike e Bert sono stati militari in Corea. Bert ha lasciato l'esercito con un profondo affetto e ammirazione per il popolo ed i costumi orientali. Perciò l'obenta in camera sua. Alla mostra dei kimono e a casa dei coniugi italiani che hanno vissuto per nove anni in Giappone ho ammirato per la prima volta delle composizioni di Ikebana (Ikebana è l'arte di disporre i fiori). Dalla loro bellezza sono rimasta colpita nel cuore e mi è venuta l'idea di fare una composizione floreale per Bert come regalo di Natale. Non sarà stata eseguita a regola d'arte ma ci ho messo tutta me stessa.



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