C'era un grande pubblico che insieme a noi studiava i circa 35 dipinti che datano dagli anni '30 agli anni '50. Solo 4 appartengono al Met mentri gli altri vengono da altri musei negli USA e dalla Francia, l'Inghilterra, la Svizzera e l'Australia.
Gia' da bambino l'artista sentiva un'affinita' con gli altri bambini, come se fosse gia' conscio dell'importanza dell'infanzia. A 8 anni di eta', nel 1916, ha posato con il suo gatto per sua madre Elisabeth Dorothea, pittrice nota con il nome Baladine. I gatti sono rimasti una presenza fissa nella vita e nel lavoro dell'artista. Ed era infatuato di adolescenti.
Durante la seconda guerra mondiale Balthus visse in Svizzera trasformando il suo studio in un posto gioiso dove ninfee sognano. leggono e fanno un pisolino, l'opposto di quel che era il suo severo studio parigino. Balthus faceva posare adolescenti in pose con un ambiguo tocco di malizia. Un gatto faceva spesso parte della scena.
C'era anche una serie di 40 piccoli disegni ad inchiostro, eseguiti all'eta' di 11 anni, un libro per commemorare il suo gatto Mitsou. Il pittore tedesco Rainer Maria Rilke, l'amante della madre, entusiasta del talento del ragazzo, l'ha fatto pubblicare nel 1921. E' la prima volta che questi disegni vengono mostrati al pubblico.
Balthus ha sempre voluto coltivare un alone di mistero accanto alla sua figura. Per la sua retrospettiva del 1986 nel Tate ha mandato questo telegramma: "Niente dettagli biografici. Balthus e' un pittore del quale non si sa nulla. Guardiamoci i suoi lavori. Saluti. Balthus."
La mostra comincia con un autoritratto dell'artista a 27 anni, intitolato Il Re dei Gatti, dove un gatto si strofina contro una sua gamba. In un Art Column il critico d'arte Lance Esplund dice che oltre al Re dei Gatti Balthus era anche Re delle Ragazzine.
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