Mercoledì 28 febbraio David è tornato a scuola, gli altri sono usciti a fare shopping ed io, dopo aver fatto mille cose per casa, sono andata al mercato col carrello della spesa. Non potevo attraversare il giardino di Piazza Vittorio perché i cancelli erano chiusi dopo che nottetempo erano state incendiate le giostre. E così ho dovuto fare un giro più lungo. Tornando a casa, sul muretto sotto la finestra dello studio medico vicino casa, era mezzo sdraiato un giovane. L'ho riconosciuto, era il giovane molto educato dello Sri Lanka con il quale scambio spesso due parole, in inglese, e al quale do sempre una moneta. Lui mi ha guardato in faccia e con sforzo si è alzato dicendomi: "I am sick." Aveva una faccia terribile, da malato. Sono entrata nello studio medico e ho chiesto alla segretaria se poteva chiamare un'ambulanza. Ci è voluto del tempo per avere un contatto con la guardia medica e poi c'erano domande alle quali il giovane doveva rispondere. Io facevo da intermediario. Poi il personale dell'ambulanza ha detto che sarebbero venuti a prendere il giovane che ho saputo avere 44 anni. E so che già altre volte è stato ricoverato perché soffre di attacchi di epilessia. La segretaria ha dovuto chiudere lo studio per l'intervallo pomeridiano e io sono scappata a casa perché molto in ritardo. Ho lasciato il giovane, che mi ha ringraziato. Non era più solo, due uomini della sua terra si erano uniti a lui. Un giorno di questi sicuramente l'incontrerò di nuovo e saprò come gli è andata. So che di notte ha dove dormire ma la mattina presto deve uscire per passare tutto il giorno in strada. Mi ha raccontato che ha un pasto caldo al giorno e ogni due giorni si può fare la doccia. Parla un inglese non sempre comprensibile per me e se ho capito bene è laureato in scienze.
Noi avevamo già pranzato quando David è tornato da scuola insieme a Rachele e hanno mangiato i resti gustandoli. A Rachele piacciono i piatti da me preparati, per lei inconsueti. David ha parlato l'olandese dichiarando alle bambine che lui sa esprimersi bene, molto meglio di loro e che perciò è meglio che imparino da lui. Livia, Flaminia ed io non smettiamo di ridere ascoltando il suo nederlandese storpiato, esagerato, inventato: è un comico nato. Anche la sua faccia e la sua voce si trasformano. Mentre pronuncia le parole fa strane smorfie e per noi è una comica sofferenza. Rachele assisteva allo spettacolo e sembrava prendere David sul serio.
Livia e Flaminia tra loro comunicano in olandese e mi meraviglio sempre di come prendano parte, senza sforzo, alle nostre conversazioni in italiano. Tutte e due le lingue le parlano alla perfezione. Al papà si rivolgono in olandese, si girano e continuano con la mamma in italiano. Sono bilingue. E' merito di Sigrid che da quando sono nate usa con loro solo l'italiano e per loro legge ad alta voce libri italiani.
Livia e Flaminia tra loro comunicano in olandese e mi meraviglio sempre di come prendano parte, senza sforzo, alle nostre conversazioni in italiano. Tutte e due le lingue le parlano alla perfezione. Al papà si rivolgono in olandese, si girano e continuano con la mamma in italiano. Sono bilingue. E' merito di Sigrid che da quando sono nate usa con loro solo l'italiano e per loro legge ad alta voce libri italiani.
Dopo cena - risotto con zucca - c'era il gelato. D'inverno la gelateria Fassi ogni mercoledì offre le vaschette di gelato a metà prezzo e Kevin e Sigrid hanno preso due vaschette con tanti gusti diversi.
Il 1° marzo il giardino zoologico (che era stato chiuso due giorni per via della neve e del ghiaccio) ha riaperto i cancelli al pubblico. La famigliola ci è andata per vedere principalmente la gazzella, animale scelto da Flaminia per una ricerca scolastica. Alle 16.00 erano di ritorno. Faceva molto freddo allo zoo, un freddo umido e forse perciò le gazzelle si sono fatte attendere. Quando finalmente sono uscite dal loro rifugio Sigrid è riuscita a scattare qualche foto. Hanno guardato con interesse anche gli altri animali. A me non piacciono gli zoo da quando sono cosciente che dopo tutto sono delle prigioni.
Alle 17.00 è venuta Flavia, amica e vicina di casa, a farci una visita. Ha tre nipotini e sul tablet ci ha mostrato una foto recente del più piccolo di un anno e mezzo, Emanuele. Un bimbo carinissimo. A pranzo Flavia aveva avuto degli ospiti e le erano avanzate diverse verdure, il figlio era partito per lavoro per l'Inghilterra e non sapeva come finirle da sola. Ce le ha portate. Sigrid non ha resistito ad assaggiarle prima di andare con Kevin a mangiare fuori: squisite. David e Rachele tornando da una mostra hanno cenato con me e le bimbe. David ha messo una pizza al forno e c'era un'insalata di pomidoro, poi tutte le verdure di Flavia e un resto di gelato. Rachele ed io abbiamo lavato i piatti e poi sul letto di David a vedere un film.
La mattina del 2 marzo sono rimasta a casa con Livia e Flaminia. Hanno giocato con vivacità facendo ginnastica e saltellando. Livia dirigeva i giochi, è agilissima. Che bello avere una sorella con cui dividere tante cose! Ad ogni pasto Flaminia vuole avere accanto a sé i peluches Busha e Bibi. Li sistema su uno sgabello oppure nel passeggino delle bambole. In genere quando siamo tutti seduti a tavola, prima di cominciare a mangiare, dice: "Grazie nonna di aver cucinato per noi." Nel pomeriggio Kevin e Livia si sono avviati verso il rione Monti e Flaminia è stata dall'amichetta Elena. Sigrid e Kevin da Regoli hanno comprato una tortina al limone per dopo cena e hanno preso anche dei mignons. Per puro caso anche il nostro vicino di casa, uno scultore, ci ha portato un dolce napoletano con la ricotta fatto da lui quel pomeriggio. Una squisitezza. Che dolce serata!! Qualche giorno prima avevamo inaugurato i primi beignets (bignè) di San Giuseppe. Li prendiamo ad una panetteria di Via Emanuele Filiberto e secondo noi sono i migliori di tutta Roma, pieni come sono di una crema abbondante e speciale.
E arrivato il 3 marzo, giorno della partenza. Hanno preso un taxi per Fiumicino alle 10.30 e alle 16.45 c'era già Sigrid al telefono. Hanno fatto un buon viaggio. Sono stati benissimo da noi a Roma. Gina la gattina tanto felice del loro ritorno non faceva che fare le fusa e chiedere carezze.
Alle 17.00 è venuta Flavia, amica e vicina di casa, a farci una visita. Ha tre nipotini e sul tablet ci ha mostrato una foto recente del più piccolo di un anno e mezzo, Emanuele. Un bimbo carinissimo. A pranzo Flavia aveva avuto degli ospiti e le erano avanzate diverse verdure, il figlio era partito per lavoro per l'Inghilterra e non sapeva come finirle da sola. Ce le ha portate. Sigrid non ha resistito ad assaggiarle prima di andare con Kevin a mangiare fuori: squisite. David e Rachele tornando da una mostra hanno cenato con me e le bimbe. David ha messo una pizza al forno e c'era un'insalata di pomidoro, poi tutte le verdure di Flavia e un resto di gelato. Rachele ed io abbiamo lavato i piatti e poi sul letto di David a vedere un film.
La mattina del 2 marzo sono rimasta a casa con Livia e Flaminia. Hanno giocato con vivacità facendo ginnastica e saltellando. Livia dirigeva i giochi, è agilissima. Che bello avere una sorella con cui dividere tante cose! Ad ogni pasto Flaminia vuole avere accanto a sé i peluches Busha e Bibi. Li sistema su uno sgabello oppure nel passeggino delle bambole. In genere quando siamo tutti seduti a tavola, prima di cominciare a mangiare, dice: "Grazie nonna di aver cucinato per noi." Nel pomeriggio Kevin e Livia si sono avviati verso il rione Monti e Flaminia è stata dall'amichetta Elena. Sigrid e Kevin da Regoli hanno comprato una tortina al limone per dopo cena e hanno preso anche dei mignons. Per puro caso anche il nostro vicino di casa, uno scultore, ci ha portato un dolce napoletano con la ricotta fatto da lui quel pomeriggio. Una squisitezza. Che dolce serata!! Qualche giorno prima avevamo inaugurato i primi beignets (bignè) di San Giuseppe. Li prendiamo ad una panetteria di Via Emanuele Filiberto e secondo noi sono i migliori di tutta Roma, pieni come sono di una crema abbondante e speciale.
E arrivato il 3 marzo, giorno della partenza. Hanno preso un taxi per Fiumicino alle 10.30 e alle 16.45 c'era già Sigrid al telefono. Hanno fatto un buon viaggio. Sono stati benissimo da noi a Roma. Gina la gattina tanto felice del loro ritorno non faceva che fare le fusa e chiedere carezze.
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