Il 27 maggio, alle 8 del mattino, mentre stavo facendo colazione, hanno bussato Kevin e Flaminia alla mia finestra: mi salutavano allegramente. Kevin porta Flaminia a scuola e poi continua per l'Aia dove è il suo ufficio. Livia era già andata a scuola in bicicletta. Flaminia dopo scuola torna a casa in bici con Sigid che la viene a prendere.
Sigrid è venuta da me e ha fatto la mia valigia e la borsa da viaggio, io frattanto ho svuotato il sacco dei rifiuti nel container alla fine della strada, vicino al canale. Questo container finisce sotto terra e si apre con una tessera apposita. E ho portato indietro i libri presi in prestito alla biblioteca comunale.
Per farci dispetto, dopo giorni di freddo, il tempo era bellissimo e faceva quasi caldo. Quando la casa era in ordine, come ogni volta che parto, ho disposto sul tavolo dei pensierini per Livia e Flaminia e ci siamo trasferite nella Korte Annastraat. Sigrid sistemava le ultime cose prima della partenza, fra altro metteva dall'asciugatoio il bucato negli armadi e nei cassetti. Io ho telefonato alle mie cugine Marijke e Jannie che abitano in altre città. La mia amica Anneke l'avevo sentita giorni prima. Ogni volta che mi trovo ad Haarlem chiamo anche tante (zia) Stien, ma l'ultima sorella di mio padre ci ha lasciati il 10 aprile, a 93 anni. Mio padre aveva 9 fratelli e sorelle.
Per farci dispetto, dopo giorni di freddo, il tempo era bellissimo e faceva quasi caldo. Quando la casa era in ordine, come ogni volta che parto, ho disposto sul tavolo dei pensierini per Livia e Flaminia e ci siamo trasferite nella Korte Annastraat. Sigrid sistemava le ultime cose prima della partenza, fra altro metteva dall'asciugatoio il bucato negli armadi e nei cassetti. Io ho telefonato alle mie cugine Marijke e Jannie che abitano in altre città. La mia amica Anneke l'avevo sentita giorni prima. Ogni volta che mi trovo ad Haarlem chiamo anche tante (zia) Stien, ma l'ultima sorella di mio padre ci ha lasciati il 10 aprile, a 93 anni. Mio padre aveva 9 fratelli e sorelle.
Di giorno la gattina Gina sta spessissimo nel giardino. Noi l'osserviamo e ci chiediamo quali avventure si inventi. La vediamo saltare, correre o, nascosta in mezzo alle alte piante, meditare o guardare intensamente chissà cosa in mezzo all'erba. Quali pensieri passano per la sua testolina?
E' consapevole e si accorge di quanto sia bello il giardino con tutta quella varietà di piante? Noi tutti ci meravigliamo in continuazione di come quest'anno, come mai prima, ci sia un'esplosione incredibile di rose sotto l'albero di glicine. Anche Gina ne è cosciente? Lei e tutti noi siamo fortunati di avere questo piccolo paradiso verde. Ce lo godiamo.
Abbiamo fatto entrare in casa Gina quando a mezzogiorno è venuto il taxi, già prenotato il giorno prima, per portarci all'aeroporto di Schiphol. L'autista è ormai un amico, è sempre lui che viene chiamato quando si parte per destinazioni lontane.
L'aereo è partito con più di un'ora di ritardo dovuto al fatto che due passeggeri non erano saliti a bordo e per sicurezza i loro bagagli dovevano essere estratti dalla pancia dell'aereo. Il volo poi è stato tranquillo e gradevole. Abbiamo chiacchierato con la giovane signora seduta accanto a noi.
A Fiumicino un taxi ci ha portato a casa. Erano le 19.00. A casa c'era David che ci ha aiutato a portare su le valigie. Ed era bello rivederlo. Non faceva per niente caldo e ho acceso il riscaldamento.
Sigrid ha mandato un messaggio a Kevin e anche a Jan. Abbiamo mangiato un minestrone con couscous. Avevamo appetito perché a bordo non avevamo toccato cibo.
Ecco la bella vita romana di nuovo davanti a noi.
Nessun commento:
Posta un commento