I giorni passavano belli e pieni. Incollavo i disegni delle nipotine negli albums e andavo con Sigrid a fare le spese, e l'aiutavo a cucinare. I piatti che Sigrid prepara sono vari e squisiti, e come è veloce. Kevin dopo cena lava i piatti e spesso con le figlie fa un gioco da tavolo. Ho visto con meraviglia il gioco "Mens erger je niet" che da bambina facevo anch'io con i miei genitori e fratellini. C'era vacanza di scuola. Flaminia era quasi tutti i giorni in compagnia di un'amichetta e ha cominciato a scrivere un libro nella sua stanza dove suonava anche il flauto. Livia aveva da fare i compiti e a volte usciva a fare shopping con degli amici o con la sorellina. La strada principale, la Grote Houtstraat, che è piena di negozi di tutti i tipi è a due passi come lo è anche il supermercato. A volte Livia fa i compiti insieme a Chiara e Abe che hanno casa a poca distanza. L'ultima volta le due bambine sono rimaste a cena da Abe. Erano solo loro tre e hanno cucinato le frittelle.
Il 4 maggio mi è venuta l'influenza, già il giorno prima non mi sentivo in forma. La mattina sono andata a dire che avevo solo voglia di stare a letto. Sigrid veniva da me diverse volte al giorno e mi portava la cena, per il resto nella mia cucinina avevo tutto quello che mi serviva. Il 5 maggio è il giorno della Liberazione e Sigrid mi raccontava che Livia ed un gruppetto di amici andavano al grande parco De Hout che era pieno di eventi. Tanta gente da altre città viene qui per assistere ai concerti e agli spettacoli. Per evitare quel caos Sigrid, Kevin e Flaminia sono andati ad Amsterdam al Scheepvaart Museum (Museo Marittimo). Io stavo bella bella a lettuccio con una borsa di acqua calda. Frattanto anche David a Roma è stato male con la febbre alta e l'influenza intestinale che è durata pochi giorni ma che lo ha fatto dimagrire di 5 chili, ed è già così magro.
In biblioteca Sigrid mi ha preso dei libri di scrittori olandesi e quando me la sentivo leggevo ed ascoltavo musica alla radiolina. E mi facevano compagnia i miei pensieri. Spesso i miei pensieri saltimbanchi mi tengono sveglia di notte. Si tuffano da un argomento all'altro e mi fanno svegliare sempre di più. Soffro già comunque di insonnia. Allora cambio canale prendendo uno dei libri vicino al mio letto. Qui, sul divanoletto, avevo davanti a me, attraverso la porta-finestra, la vista sul bellissimo albero in fiore di glicine giallo (Gouden Regen) che cresce oltre lo steccato nel giardino di Sigrid e Kevin. Dal cortiletto si vede il campanile della chiesa Nieuwe Kerk con l'orologio.
Il 10 maggio era il compleanno di Flaminia: 11 anni. Il giorno prima lei e la mamma avevano preparato tanti biscotti da portare a scuola per i compagni e il maestro (la scuola era ricominciata il 6 maggio). Sigrid mi raccontava che Flaminia era eccitatissima di essere protagonista della mattinata. A colazione aveva avuto i nostri regali. Sigrid e Kevin andavano insieme a prelevarla da scuola. Per merenda c'era una piccola torta e la sera si andava a mangiare una pizza.
Quando Sigrid mi ha portato la cena, su mia richiesta ha portato anche un lavoro a maglia che avevo già iniziato a Natale affinché Sigrid poi lo finisse. Non ne ha avuto il tempo e così ho fatto io il pullover che Sigrid desiderava. A righe, di lana piuttosto grossa e ferri numero 5. Quando c'era il sole lavoravo per un po' nel minuscolo giardinetto dietro casa. Prima di ripartire per Roma sono riuscita a completarlo.
Quando Sigrid mi ha portato la cena, su mia richiesta ha portato anche un lavoro a maglia che avevo già iniziato a Natale affinché Sigrid poi lo finisse. Non ne ha avuto il tempo e così ho fatto io il pullover che Sigrid desiderava. A righe, di lana piuttosto grossa e ferri numero 5. Quando c'era il sole lavoravo per un po' nel minuscolo giardinetto dietro casa. Prima di ripartire per Roma sono riuscita a completarlo.
Il 12 maggio, giorno della madre, ho avuto da Sigrid e Kevin di nuovo la bellissima rivista Flow. David ha chiamato da Roma e, sul cellulare di Sigrid, ho parlato con Jan. Sigrid gli ha fatto vedere l'albero di glicine e le piante fiorite davanti casa. Anche a New York faceva ancora freddo. Nel loro giardino era sbocciato qualche fiore. Jan e Jennifer andavano a cena da amici.
Il 13 maggio sono tornata alla vita normale, mi sentivo meglio e ormai non contagiavo più nessuno.
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