Poi un fine settimana Kevin è andato con Flaminia a trovare i suoi genitori in Germania. Livia non è potuta andare perchè all'improvviso, per due giorni, ha avuto la febbre alta che, come è venuta se ne è andata. Quei due giorni con la mamma tutta per sè era felice come una pasqua ed era commovente sentire la sua voce contenta.
In ogni città olandese ogni anno c'è una giornata dedicata ai draaiorgels (organetti di strada). Il 13 Giugno, nella strada principale di Haarlem, che è pedonale, ce ne sono uno a poca distanza dall'altro e suonano la loro musica. Li conosco da quando ero bambina, sono una caratteristica apparizione nelle strade dei Paesi Bassi e mi danno un lieve senso di nostalgia..
Livia ama la sua casa. Non le interessa andare a vedere un film o un lavoro di teatro per bambini. Preferisce giocare a casa, da sola o con le amichette. Con la fantasia che si ritrova non si annoia mai. Nel mio diario ho annotato alcune sue parole che hanno colpito tutti noi: "Abbraccio Roma, abbraccio l'Olanda, ma anzitutto abbraccia casa mia." E con queste parole finisco il mio racconto dei mie due mesi in Olanda. Che sembrano tanti e sono così brevi. Il 18 giugno sono tornata a Roma. Sigrid, Kevin, Livia e Flaminia mi hanno accompagnato all'aeroporto di Schiphol. Dopo i saluti e i baci Kevin, Sigrid e le bambine sono saliti sul tetto del aeroporto dove si può vedere gli aerei che arrivano e partono. Dopodichè le bimbe si sono scatenate in Kids Forest, il giardino giochi che questo aeroporto ospita come unico nel mondo. (l'ho letto su Google).
La vita romana mi ha subito riassorbita e poi... gli olandesini sono stati da noi a Roma. Ne parlerò nella prossima puntata.
La vita romana mi ha subito riassorbita e poi... gli olandesini sono stati da noi a Roma. Ne parlerò nella prossima puntata.
Nessun commento:
Posta un commento