sabato 21 aprile 2012

Su Internet incontro Karlheinz Deschner

Internet è come una scatola cinese, ne apri una e ne viene fuori un'altra, e così all'infinito. Cercando notizie sull'imperatore Costantino ho incontrato Karlheinz Deschner, storico e scrittore tedesco (Bamberga, 23-5-1924). Segue qualcosa che ho trovato su di lui e su alcune ricerche che ha svolto su Costantino.
Deschner ha pubblicato romanzi, critica letteraria, saggi, aforismi e la storia critica della religione e della chiesa. Nel corso degli anni ha tenuto più di 2000 conferenze pubbliche. Le sue opere sono state tradotte in molte lingue e gli sono stati assegnati numerosi premi ed onoriferenze tra cui i premi letterari "Arno Schmidt" (1988) e "Erwin Fischer" (2001).
Dal 1970 Karlheinz Deschner è al lavoro al suo ambizioso progetto "Storia criminale  del cristianesimo". La pubblicazione del decimo ed ultimo volume è prevista entro il 2012. In Italia l'editore è Ariele.
Attraverso un attento e documentato studio della storia Deschner tende a dimostrare le contraddizioni che caratterizzano la dottrina religiosa e i molteplici atti criminali di cui si è macchiato il clero nei secoli.
Con Costantino, nato nel 285, iniziò l'alleanza fra trono e altare. Egli si circondò di preti a corte e promosse il cristianesimo romano. Uccise figlio, moglie, suocero e cognato, ma non importa, fu osannato dalla chiesa cattolica e fatto santo da quella ortodossa. Anche sua madre Elena fu fatta santa dalla chiesa.
Costantino era un uomo bellicoso che amava sterminare i propri nemici, infatti soffocò nel sangue Franchi e Germani e abbandonò i prigionieri alle fiere del circo.
Adorava Marte e Saturno e si convertì al cattolicesimo ariano solo prima di morire, anche perchè così gli sarebbero stati cancellati tutti i peccati precedenti. Fu battezzato dall'ariano Eusebio.
Nel 321, per favorire ancora il clero, autorizzò la chiesa ad accettare lasciti testamentari; da allora tanti fecero lasciti alla chiesa per salvarsi l'anima, tanto che essa nel medioeva arrivò a possedere un terzo della ricchezza, soprattutto terriera, d'Europa.
Costantino regalò alla chiesa il palazzo Laterano, le fornì i mezzi per il restauro delle chiese e sovvenzionò l'alto clero, sotto di lui la chiesa era passata da oppressa a riconosciente, e poi a favorita, e godette di crescenti privilegi, diventando sempre più ricca. Egli donò terre alla chiesa in tutto l'impero, costruì chiese, dotandole di possedimenti fondiari, spesso sulle rovine di templi pagani. I vescovi ricevettero dall'imperatore onori e premi in denaro, furono incaricati di giudicare in cause civili, mentre allo stato spettava l'esecuzione delle sentenze. Poichè i vescovi avevano generalmente un secondo impiego, furono anche esonerati dal pagare imposte sulle attività produttive, da allora il tema delle esecuzioni tributarie diverrà cruciale nella storia della chiesa.
Oggi in Oriente Costantino è detto il tredicesimo apostolo, è annoverato tra i santi con sua madre Elena e la sua immagine si trova nelle chiese greche, la sua festa religiosa cade il 21 maggio.
Il clero prese a benedire le armi, si apriva la strada alle guerre di religione, si pregava prima della battaglia e le insegne erano cristiane.
Costantino autorizzò la tortura nei tribunali.
Nel 330 Costantino prese a perseguitare anche i culti pagani e ordinò la distruzione di tutte le immagini degli dei, privò i templi delle loro entrate, ne proibì il restauro e poi ne ordinò anche la distruzione. Tante chiese cristiane furono costruite sulle rovine dei templi distrutti.

Basilica di S. Maria sopra Minerva che sorge su tre templi pagani.

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