venerdì 19 aprile 2013

Corrispondenza interrotta ripresa (1958/59)

Alla  mia lettera del 31-12-1958, nella quale annunciavo che Pino ed io ci saremmo sposati, ho avuto una brevissima risposta da Anneke datata 27-1-'58.  Dice che finalmente trova un momento per rispondere alla mia lettera di giubilo. Avrebbe voluto scrivermi a rotta di collo, ma sia a casa, con sua madre irrigidita dai dolori reumatici, che in ufficio, dopo un'assenza di tre settimane, aveva montagne di lavoro da fare. Quando il 23 gennaio è tornata dalle vacanze a Mendoza ha trovato ad aspettarla ben 10 lettere. Era notte e dopo il viaggio, stanchissima, ha letto solo la mia e, finita l'introduzione, si è destata un pò. Scrive: "Avresti voluto vedere la mia faccia mentre leggevo le tue nuove? Beh, credo che solo i miei occhi fossero più grandi del solito, ma dentro di me sentivo un gran calore e, come buona figlia di mio padre, ho cacciato un sospiro di sollievo pensando: "Fortunatamente lei ha trovato la sua sistemazione" e contenta mi sono addormentata. Ma al mattino, appena ho aperto gli occhi, ho ripensato alle tue notizie e le ho raccontate a mams e anche lei era molto contenta. Quando di sera Thea è tornata dal lavoro costituivi il tema della discussione e anche se forse suona melodrammatico, è un fatto che le tue notizie ci hanno commosso, siamo sicure che sarai felice perchè non hai preso in fretta e furia questa decisione, la tua testa e il tuo cuore hanno ragionato di pari passo.
Mi spiace che non ti racconto niente della mia vita, ma non ne ho veramente il tempo. Non è per mancanza di empatia perciò non te la prendere. Ciao cara ragazzina, ti scriverò presto."

Nella mia lettera ad Anneke del 20 febbraio scrivo: " Ansjepans, ti do insufficiente in comportamento, perchè dopo quello scarabocchio del 27 gennaio mi hai fatto aspettare invano una tua epistola più estesa. Tu sai che cosa sei? Una lampada senza luce. Sicuramente conosci il detto: Un uomo senza vergogna è come un cavallo senza briglie, una donna senza vergogna è come una lampada senza luce. E da quanto tempo vivi già senza luce! Lo sa soltanto tua "sorella" Auk che ha contato i giorni quando ogni mattina sbirciava nella cassetta della posta e andava via con la coda tra le gambe trovandoci  soltanto buoni sconto per detersivi. Anneke, quando riaccendi la tua lampadina? Spero che frattanto tu abbia ricevuto la mia lunga lettera con foto incluse. Che ne dici? Dalle tue cartoline ho capito che hai avuto una bella vacanza. Raccontamela. Sai, quando c'è uno iato nella nostra corrispondenza la distanza fra noi si ingrandisce.
Qui tutto va bene. Pino ed io siamo sempre felici di averci. Lui è tanto carino, ogni giorno si fa volere più bene. 
Stiamo preparando le carte per poterci sposare, una cosa che prende tanto tempo e fatica, più del necessario, perchè al consolato olandese ci hanno dato informazioni sbagliate e così dall'Aia è arrivata una lettera con cui chiedono ancora altri certificati che devono arrivare da svariate direzioni. Quando tutto sarà finalmene pronto prendiamo un autobus che ci porta in qualche chiesa dove ci lasciamo congiungere in matrimonio. Almeno così più o meno pensiamo di fare. Io indosserò un vestitino nuovo, Pino uno dei suoi abiti. Non ci saranno parenti, solo amici come testimoni. Bert scatterà delle foto perchè anche se sarà una cerimonia semplice, è comunque un giorno memorabile, da ricordare. E' bellissimo essere contenti insieme e fare dei piani per il futuro.
Nella sua ultima lettera mia madre scrive che Minze (mio fratello) sta in ospedale con un'infezione al fegato. Sta migliorando, ma in due settimane ha perduto 24 pounds. E per le preoccupazioni neanche mia madre sta bene. Mi pesa che non possa fare niente per loro. Oggi per radio ho mandato in onda un'altra volta  la mia voce.
Anneke birichina, ti mando già gli auguri per il tuo compleanno, e baci.
 

 

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