domenica 31 agosto 2014

1964 (27) ottobre, 1a parte



David a tre anni e nove mesi.


Il 2 ottobre Pino è andato alla RAI con una borsa da viaggio perchè dopo il lavoro sarebbe andato direttamente ad Avellino.
Per pranzo ho preparato uno dei cibi preferiti di David: le barbabietole, ed anche Jan ne ha mangiato un paio di cucchiaini. E' arrivata una lettera da una ragazza in Olanda che diceva che le sarebbe piaciuto molto venire da noi alla pari.
Il giorno dopo ho dato a Jan per la prima volta un pò di zucchina. Dopo il bagnetto come merenda gli ho dato una pappa di pomodoro e frutta passati. Dopo la siesta mi sono seduta davanti al bar di Via Teulada, Jan nella sua carozzina e David che giocava con esuberanza con gli amichetti. Vicino a me era seduto Alfredo che ha osservato che sicuramente mi ero sposata giovanissima, 18 anni forse? Quando Jan era pronto per la notte ho letto a David una storia da un libro, era tanto contento di stare in tutta tranquillità sulle mie ginocchia. Era carinissimo. Stava a letto quando Pino è tornato ed è corso verso di  noi. Pino gli aveva portato un giocattolo e dolcetti per tutti. 
Il 4 Jan ha mangiato per la prima volta un pò di spinaci. Alle 16 sono andata con David al cinema Mazzini a vedere il film Ieri, oggi e domani. Un bel film. Pino aspettava fuori con Jan ma ad un certo punto è dovuto rientrare alla RAI per una breve trasmissione e ha lasciato Jan dalla signora del bar che ci conosceva bene. Jan ha pianto tanto, tutti coloro che erano al bar si sono occupati di lui. Finito il film Pino ci ha accompagnato per un tratto ed è tornato al lavoro.
Il 5 ottobre David è andato per la prima volta all'asilo immerso nel verde Giacomo Leopardi, a Monte Mario, insieme a Donatella. Sono stati portati dai loro papà, Pino, e Alberto Scafati. A fine mattinata Alberto è andato a riprenderli. Dopo aver mangiato un risotto David mi ha raccontato della sua scuola: aveva visto un buco buio, ci è entrato, c'era una porta e così è sbucato in strada. Donatella l'aveva seguito, ma la maestra li aveva scoperti perchè aveva visto una mano di Donatella. "E cosa ha detto la maestra?" "David tu sei un fanculo e Donatella tu sei un paraculo." Come ho riso. Ha continuato a raccontare che c'erano tanti leoni e tigri nel giardino ma lui gli aveva sparato. Avevamo scelto questa scuola perchè i bambini stavano molto all'aria aperta e per un bambino vivace come David ci è sembrata la scuola adatta.


Scuola Giacomo Leopardi
Nel pomeriggio sono andata con i bambini alla giostra a Piazza Mazzini ma ha cominciato a piovere a dirotto con lampi e tuoni. Ci siamo riparati in un tabacchino, là ho provato a chiamare un taxi ma la linea era sempre occupata. Finalmente è spiovuto e coprendo la carrozzina con dei giornali siamo tornati a casa.
Dal 7 ottobre David andava e ritornava da scuola con lo scuolabus, salvo le volte che Alberto lo portava a casa. Alla mattina David era il primo bambino a salire sul bus e l'ultimo ad essere portato a casa. Tornava stanco, pranzava con gusto e poi dormiva un'oretta. Il menue di Jan era allargato con purea di patata, carota e un pò di cipolla, gli piaceva. Faceva freddo quei giorni e spesso pioveva e temporaleggiava, ero costretta a stare in casa con i maschietti, giocavo con loro e a David leggevo delle storie.
Domenica 11 ottobre sono andata con i bambini a comprare le paste domenicali e per pranzo ho preparato come verdura gli spinaci. Non c'erano ancora le verdure congelate e gli spinaci bisognava lavarli tante volte per levargli la sabbia. I nostri figli hanno mangiato sempre volentieri qualsiasi verdura. Ed io neanche sapevo che ci fossero dei bambini che con le verdure facessero i capricci. Pino era andato al lavoro di buon'ora e alle 14 aveva finito, abbiamo mangiato insieme e ci siamo riposati tutti quanti. Insieme a Pino ho riordinato la casa e alle 16 sono venuti Mike, Rhoda e le loro due figlie Paula e Susanna che erano un pò più grandi di David e Jan. Mike era uno degli amici americani con i quali dividevo un appartamento prima di sposarmi. Ho già scritto un post che parla di quei tempi. Le bambine erano molto carine e David andava d'accordissimo con Paula. Ho preparato del tè e il cake che avevo preparato quella mattina lo hanno trovato squisito; poi c'erano anche i pasticcini portati da loro. La nostra casa gli piacva molto. Non si è fatto tardi per via dei bambini. Era bellissimo rivedere ogni tanti i vecchi amici. Ora anche Mike non c'è più.

sabato 30 agosto 2014

1964 - (26) settembre 3a parte






La notte del 22 settembre quando mi sono alzata per dare il biberon a Jan faceva tanto freddo che ho coperto David nella sua stanza e poi anche Pino. Pino mi ha dato una carezza con le parole "Stella nostra".
Il 23 settembre, di mattina, Pino era libero dal lavoro. Dopo colazione abbiamo giocato con i nostri maschietti. Jan mi guardava negli occhi e mi parlava, mi raccontava mille storie. Pino ha detto: "E' matto della sua mamma."  Io sono uscita con i pargoli e nell'aia dove razzolavano le galline David ha giocato con Stefano e dava bacetti alla piccola Maria. Jan si è addormentato sulle mie ginocchia. A casa ci aspettavano gli spaghetti alla carbonara preparati da Pino. Jan ha mangiato la sua pappa con avidità.
Il 24 settembre ho scattato qualche foto di David e Jan insieme a Stefano e Maria.


 




Alle ore 16 Pino aveva finito di lavorare e dopo il bagno a David e Jan, il quale ha avuto anche il suo biberon, ci siamo vestiti ed un taxi ci ha portati in centro. Era bello camminare per il Corso, Via della Croce, Via Frattina e Via Condotti. David ed io siamo entrati un attimo nella Rinascente ed abbiamo incontrato il fotografo Neri che mi ha detto che non mi trovava per niente cambiata. David l'ha trovato grandissimo. Neri era un fotografo di  moda.
Il 25 settembre ho portato David a giocare da Stefano ed io ho fatto le spese con Jan. Dopo ho riportato David a casa e mentre io cucinavo baccalà al forno e verdure, lui, che era di ottimo umore, mangiava un piatto di frutta. Jan ha cominciato a piangere, aveva sonno. David ha detto: "Meno male che io sono bravo, vero mamma? Così hai da badare solo ad un bambino." Dopo pranzo ho ordinato la cucina, lavato per terra, scritto una lettera, fatto a Jan il suo bagnetto e dato il biberon, e, dopo ancora mille cose, sono venuti a farci visita Luciano Alto con sua moglie Ughetta e il loro figlio Pierluigi. Ho preparato tè con biscottini e petits fours che tutti hanno gradito molto. David ha giocato con Pierluigi. Era un vivacissimo tesoro. Pino ha declamato qualcosa. Poi è andato con i nostri ospiti un'oretta a Via Veneto. Quando è tornato David è saltato dal suo letto ansioso che Pino gli raccontasse una storia, amava tantissimo i racconti del suo papà.
Il 27 è venuto Robin a pranzo. Era venuto presto e perciò mentre cucinavo gli ho dato un attimo Jan da tenere. Pino è tornato dal lavoro e siccome era domenica ha portato delle pastarelle. Abbiamo mangiato pasta al ragù e insalata. Per Robin che non mangiava la carne ho preparato tre scrambled eggs (uova strapazzate). Il giorno dopo speravo in una giornata tranquilla e, mentre in mattinata leggevo un libro per David, ha squillato il telefono. Era Bert che chiedeva se poteva venire a pranzo insieme ad un amico. Con loro è venuta anche Shirley. Anche Pino è venuto dal lavoro. David era esageratamente esuberante e dava fastidio a suo fratello soffiandogli in faccia. Pino l'ha chiuso per un pò nella sua stanza dove si è calmato. Dopo pranzo Bert ha scattato delle foto. Verso le 16 si sono presentati i nostri amici Ladenius: Fred, Marian e le loro bambine Marie Chantal e Marie Solange che avevano circa la stessa età di David e Jan. Bert ha fotografato anche loro. Dopodichè lui, il suo amico e Shirley si sono accomiatati. Pino si trovava molto bene con Fred, e Marian ed io avevamo sempre tantissimo da chiacchierare. David e Marie Chantal si divertivano insieme finchè David ha cominciato a soffiare in faccia anche a lei. Un nuovo gioco? Pino è dovuto tornare al lavoro, aveva il turno fino a mezzanotte. Ci siamo salutati tutti quanti. David aveva gli occhi piccoli di stanchezza.  Quel giorno è arrivato un pacco dal Canada da mia cognata Inge con tante cose belle per Jan, ancora per la sua nascita.


28 settembre (foto di Bert Richner)




1964 (25) settembre 2a parte

Il pomeriggio del 10 settembre sono andata con i maschietti a Piazza Mazzini. C'era la giostra e David c'è andato sopra tre volte. Poi ha giocato con un bambino un pò più piccolo che si chiamava anche David, ed  il mio David era molto carino con questo nuovo amichetto. Jan ci regalava spessissimo un bel sorriso, era un amorevole tesoro. Ricevevo tanti complimenti per i due marmocchi. Una signora mi ha detto che Jan era grande quasi come suo figlio di 8 mesi. Quel giorno gli ho preparato una pappa di maizena aggiungendoci un pò di crema di mele fatta da me. Si leccava i baffi. Ho smesso di dargli il mio seno. Quando ho preparato David per la notte mi ha detto: "Mamma domani usciamo di nuovo insieme vero?" La sua giornata si è completata quando Pino che era a casa gli ha raccontato una storia.
Il 13 settembre abbiamo avuto come ospite, per qualche giorno, Geppino, il cugino di Pino di Chiusano San Domenico. Forse per un concorso? Mangiava volentieri i piatti che io preparavo, anche se per  lui spesso erano insoliti.
La mattina del 15 settembre Pino e David sono andati a Fregene insieme al collega di Pino Luciano Alto e al suo bambino Pierluigi. All'ora di pranzo sono tornati. David si era divertito terribilmente sulla spiaggia e in mare. Tutti erano stupefatti della sua energia. Nel pomeriggio è venuta una ragazza a pulire e a stirare.
Il 16 settembre è arrivata una lettera da zia Armandina di Boston con qualche dollaro da spendere in un pensierino per i bambini. David si è scelto un carrarmato giocattolo e da Del Sole in Via Oslavia gli abbiamo comprato un paio di scarpe per quando sarebbe andato all'asilo. Per anni ci siamo forniti in questo negozio di scarpe per i nostri figli. La marca era Ursus, scarpe resistenti. In quel quartiere tutti ci conoscevano e come è stato ammirato anche il  nostro secondo figlio per quanto era grande e bello.
David era ghiotto di  barbabietole, quando le avevo bollite e sbucciate ne mangiava tre alla volta come se fossero dei frutti. Adesso le barbabietole si possono comprare già pronte sottovuoto.
Il 19 settembre era il giorno libero di Pino. Ha portato David con sè a Castel Sant'Angelo. Pino poi mi ha raccontato che David non la finiva di guardare e osservare tutto e aveva mille domande. Nel pomeriggio una visita alla signora Giannantonio, sulle sue ginocchia, lei piccola e delicata, Jan era un gigante. Io indossavo un vestito nuovo che è piaciuto molto. Tentando di quietare la sua fame, il 20 settembre ho cominciato ad aggiungere alla frutta passata di Jan mezza fetta di pane biscottato. Il suo pasto finiva sempre con un biberon. Aveva tre mesi. A me il medico ha prescritto fiale di ferro ed iniezioni di ricostituente. E dato che avevo difficoltà ad addormentarmi, anche un leggero sonnifero.

Annamaria Greci, Luciano Alto e Pino.
 

1964 (24) settembre 1a parte

Il 31 agosto Antonio è andato al suo nuovo lavoro e il 1° settembre ho lasciato che David giocasse da solo sotto casa, ma non ero tranquilla, anzi ero tesa e nervosa sapendolo non seguito da un occhio attento. Mi sbrigavo in casa, ho fatto mangiare Jan la sua frutta e il latte, l'ho vestito e siamo usciti a cercare David: l'abbiamo trovato senza molto cercare da Stefano e stavano giocando nel cortile con le galline. In quei tempi non si vedevano pericoli dappertutto come succede adesso, e non si sentiva parlare di pedofilia, erano altri tempi, 50 anni fa c'era anche molto ma molto meno traffico. Ma anche se David era un bambino molto intelligente e giudizioso, aveva solo tre anni e otto mesi. Quando ci ha visto arrivare era contento e ci ha accompagnato ad imbucare una lettera ai nonni, in Canada, e una lettera a mio fratello Minze e a sua moglie Elma. Poi ho cucinato un bel minestrone. Nel pomeriggio Jan ha avuto il suo bagnetto giornaliero e mentre appoggiato ad un cuscino beveva dal suo biberon ho fatto la doccia a David. Faceva molto fresco e c'era un vento fortissimo perciò non siamo rimasti a lungo nel giardinetto. David era molto ubbidiente. Quando stava a letto Pino gli ha raccontato una storia. Il pomeriggio del giorno dopo Pino e David hanno preso un autobus fino alla stazione Termini per darle un'occhiata. Pino poi mi ha raccontato che David è andato 7 volte sul cavallino automatico, ci stava dritto come un vero cavaliere. Un uomo si è rivolto a David dicendogli che, guardandolo, era convinto che David sapesse cavalcare sul serio. Quella sera David ha raccontato una storiella a Pino di un cacciatore la cui moglie aveva sparato ad un leone e il leone si era rotto. Pino ha dovuto ridere e David si è offeso. Pino si è fatto perdonare inventando a sua volta una bella storia.
Il 3 settembre Jan, due mesi e mezzo, ha riso diverse volte di cuore. Che tesoro bello e carino.
Il 4 settembre è venuto il pediatra Rotoli per un controllo. David aveva bisogno di una curetta per la sua forte crescita ed era un pò linfatico. Era incredulo di come era cresciuto Jan e di come stava bene. Diceva che era grande come un florido bambino di 6 mesi.
Il 5 settembre ho conosciuta Anna Maria, una collega di Pino, bella ed elegante. (è diventata la madrina di Sigrid). Lei, Pino e David sono andati a fare le spese al Vaticano e Pino è tornato con un bellissimo impermeabile chiaro per me, l'aveva sempre desiderato da quando mi aveva visto indossarne uno simile prima di sposarci (non era mio ma di uno dei miei amici americani). Nel pomeriggio Pino è andato con David al circo. Quel giorno Pino ha scattato una foto di me con Jan sul nostro piccolo terrazzo.


5 settembre 1964 (Jan due mesi e mezzo).

 

1964 (23) agosto 3a parte

Il 25 agosto Pino e David sono andati al cinema a vedere il film Spartacus. Dopo i racconti di Pino su Spartacus David era molto ansioso di vedere questo film e dopo averlo visto per giorni il protoganista dei suoi disegni è stato Spartacus. Quando disegnava David era tutto assorto. Aveva una grande fantasia.
Il 27 agosto Jan ha mangiato per la prima volta un pezzetto di banana schiacciato nel succo di pomodoro fresco, se lo è gustato. Dopo la pappa veniva sempre il latte. David quel pomeriggio, dopo il pisolino, era piagnucoloso e quando ho finito di fare il bagnetto a Jan ho messo la vaschetta di Jan nella vasca da bagno, l'ho riempita di acqua e ci ho fatto sedere dentro David insieme ai suoi indiani. Il suo umore è diventato subito di nuovo solare.
Il 28 agosto mentre  imboccavo a Jan una pappetta fatta di banana, pera e succo di pomodoro ho visto un puntino bianco nella sua  boccuccia e col cucchiaino sentivo qualcosa di duro. Più tardi Pino ha confermato i mio sospetto: a Jan era nato il primo dentino! A due mesi e 12 giorni! Il pranzo l'ho preparato assieme ad Antonio: insalata di patate, cetriolo e pomidoro, uova sode riempite col tonno, poi mozzarella e budino di vaniglia con pesche. Nel pomeriggio Antonio aveva un colloquio di lavoro. E Pino ed io ci siamo seduti davanti al bar di Via Teulada. Si mangiava un gelato. David giocava con i suoi amichetti e Jan dormiva nella sua carrozzina. E mentre eravamo seduti là ho tradotto dei testi dall'olandese in italiano che poi a casa ho battuto a macchina. Invece delle fragole David adesso mangiava tante pesche.
Il 29 agosto, un sabato, David giocando sotto casa è caduto sul mento. Pino l'ha portato dal medico che gli ha cucito la ferita. Tornati a casa David non ha voluto mangiare e si è addormentato sul nostro letto. Meno male che dopo, svegliatosi, ha mangiato con piacere. Vedo nel mio diario che David non sopportava la faccia seria di Pino quando gli faceva una sgridata dopo una marachella. Allora diceva con un  pianto nella voce: "Papà mi sorridi? Papà sorridimi." Amava  guardare dei libri insieme a me e gli piaceva un mondo quando Pino di sera gli raccontava una storia.
Quando mamma, mia suocera, ha sentito del primo dentino di Jan, a due mesi, si è espressa con esclamazioni di meraviglia. E anche i miei in Canada quando l'hanno saputo erano sorpresi.
Il 31 agosto Antonio ci ha lasciato. Prima è andato a trovare suo figlio e sua nuora che erano di passaggio a Roma di ritorno dal viaggio di nozze e dopo è venuto a prendere la sua valigia ed i suoi averi per trasferirsi nella sua nuova casa di lavoro. Per noi è stato di grande aiuto. 


venerdì 29 agosto 2014

1964 (22) agosto 2a parte

Il 17 agosto ho fatto assaggiare a Jan la nostra pappa di semolino e come gli piaceva. David si è appoggiato alla carrozzina di Jan per baciare il fratellino. La carrozzina si è rovesciata e Jan è caduto per terra. Mi sono spaventata da svenire. E anche David è rimasto shockato. Le carrozzine di allora non erano mica solide come quelle di adesso. Dopo il bagnetto e dopo aver mangiato Jan continuava a piangere, ero preoccupata ma risultava che era fame perchè dandogli un'extra aggiunta la finiva in no time. Il suo peso era 6.150 gr. ed aveva due mesi.
Da un pò di giorni mi sentivo stanca e non in forma. Portando con me i due maschietti il 19 agosto sono andata dal medico nell'ambulatorio della RAI. Pino per strada ci è venuto incontro e ci ha detto: Come siete belli e carini, sono orgoglioso di voi." Il dottore mi ha visitato e ha detto che i miei disturbi erano dovuti alla mancanza di sonno. Mi ha prescritto ferro in forma di pillolette, iniezioni e un calmante. Jan l'ha trovato un bambino molto grande e molto vispo. Pino è venuto a pranzo e il menu era purea di patate, fagiolini e polpette nel sugo. Pino ha trovato tutto più che squisito. Per quel giorno Pino aveva finito di lavorare perchè aveva cominciato molto presto la mattina. Dopo che tutti noi abbiamo riposato Pino ha insistito che io andassi al cinema con David per distrarmi un pò. Pino e Jan ci aspettavano fuori al bar.  Il film che David ed io abbiamo visto al cinema Mazzini era Zapata con Marlon Brandon e Jean Peters. Un film bello ma con una fine triste. David lo sopportava a malapena e anche a me ha fatto una profonda impressione. Jan aveva dormito tutto il tempo. Un paio di giorni dopo, quando i bambini dormivano e Pino ed io prendevamo il fresco serale sul balcone Pino mi ha detto un'altra cosa bella: che lui mi trovava la moglie più cara di tutto il  mondo.
Ho cominciato a dare a Jan, insieme alla poppata, un pò di purea fatta di pomodoro e pera aumentando gradualmente la dose. Gli piaceva  moltissimo. Con Antonio David è diventato disubbidiente ma quando Antonio era via per un colloquio di lavoro con me era un amore, quindi era un tipo di ribellione. Era felicissimo quando noi quattro eravamo insieme. Disegnava sempre ed i disegni più belli li ho per tanti anni incollati in un album. E' successo che di sera voleva andare presto a letto perchè non vedeva l'ora di sentire la storia di Pino. Con Pino è andato a vedere il film Spartacus. Seguivano altri disegni.

domenica 10 agosto 2014

1964 (21) agosto 1a parte

Il 5 agosto Antonio si è assentato per 13 giorni perchè suo figlio si sposava ad Avellino. E così io uscivo molto più spesso con David e Jan e, anche se David stava volentieri con Antonio, si vedeva che era felicissimo di avere la mamma vicino. Un giorno nel giardino della famiglia Bozzi, mentre io parlavo con la signora, David ha giocato con l'acqua e poi ha buttato del fango da tutte le parti imbrattando anche se stesso. Ho dovuto lavarlo e cambiarlo tre volte quel giorno. Era un bambino molto vispo, ma anche buono, affettuoso, e anche molto in gamba. Per via della sua vivacità lo portavo sempre fuori a sfogarsi.
Già da un paio di settimane Jan ci donava il suo tenerissimo sorriso e leggo nel mio diario che il 10 agosto dopo il bagnetto e la poppata ha fatto un grandissimo sorriso a Pino. Pino in estasi. Eravamo innamorati dei nostri figli ed io lo sono tuttora. Ormai mi alzavo solo una volta di notte per nutrire Jan. Ma di giorno aveva una gran fame e non ce la faceva ad aspettare 4 ore.
Il 12 agosto, di mattina, sono andata al mercato con David e Jan. Dopo aver fatto la spesa ho aspettato fuori David che era rientrato per sciacquare alla fontanella del mercato i pomodorini avuti in regalo.    Un uomo si è fermato per ammirare Jan; gli ho detto che stavo aspettando il figlio maggiore. "Ne ha ancora un altro di figlio?" ha esclamato. "Allora si è sposata molto giovane." Quando siamo tornati a casa Pino mi ha ricevuto con le parole: "Ecco la bellissima mamma."
Il 15 agosto la giornata è cominciata con un temporale. Pino è andato al lavoro e all'ora di pranzo ci è venuto a prendere, il tempo frattanto era migliorato. Io avevo vestito con cura i maschietti e me stessa perchè il giorno di ferragosto, un giorno di festa importante, si andava a mangiare fuori. Abbiamo mangiato benissimo da Ulisse, anche David ha gustato tutto. Jan che era carinissimo con un completino giallo, dormiva, aveva già mangiato a casa. Quando eravamo fidanzati abbiamo mangiato ogni tanto da Ulisse, un ristorante-trattoria elegante e familiare vicino alla RAI, in Via Giuseppe Ferrari 10, incontrando molti colleghi di Pino. Il mio piatto preferito erano gli agnolotti, ma io parlando ancora poco l'italiano, storpiandolo li chiamavo agnoletti. Pino non mi ha mai corretto, ho scoperto da sola l'errore. Pino mi diceva che gli piaceva troppo il mio modo di parlare perciò non ha mai voluto correggermi.
Il 16 agosto, una domenica, la mattina David ha giocato con l'amichetto Stefano nel cortile di casa sua dove razzolavano le galline. Nel pomeriggio ha scavato un bel pò con Luisa nella montagnetta di sabbia. Luisa è dovuta uscire controvoglia con la mamma ed io e i maschietti ci siamo spostati nel giardino dei Bozzi. Dopo non molto tempo non si vedeva più David, era scomparso, vuol dire che era uscito dal cancello. Carlo e Riccardo mi hanno aiutata a cercarlo e l'abbiamo trovato alle pendici di Monte Mario dove con dei bambini sconosciuti si era arrampicato per un tratto sul "nostro monte". Carlo e Riccardo ci hanno accompagnato a casa e sono rimasti un pò con noi. Quando i bambini erano a letto non ho aspettato per coricarmi anche io: ero sfinita. Pino è tornato dal lavoro a mezzanotte.  


Via Goiran, 9 agosto 1964. 




Jan un mese e mezzo, David 3 anni e sette mesi.

1964 (20) luglio-agosto

Ogni mattina alla buon'ora David si presentava nella nostra stanza per stare nel letto con noi e, dopo le coccole, mi alzavo per preparare la colazione per tutti. A Jan preparavo il suo latte in anticipo sufficiente per tutto il giorno. Prendeva sempre prima il mio latte e poi l'aggiunta. Ho cominciato ad aggiungere ad ogni biberon un cucchiaino di farina di orzo seguendo i consigli del dottor Spock. E anche 15 goce di vitamine (soltanto molti anni dopo ho scoperto i benefici della Medicina Ortomolecolare che cura tantissimi mali con vitamine e minerali). E Jan cresceva bene ed era forte, nel sua vaschetta da bagno si spingeva con forza su con le gambette.
Vedo che il 19 luglio, nel pomeriggio, Antonio ha portato David a spasso, come spesso faceva. Jan stava in carrozzina sul terrazzo mentre io rammendavo, oppure stava con me in cucina mentre stiravo o cucinavo. Faceva talmente caldo quei giorni che tutti e due avevamo la faccia imperlata di sudore. Quando David tornava sembrava Calimero, pronto per una doccia e con una fame da lupo. Quella sera Antonio è andato all'opera. Due giorni dopo è mancata l'acqua come succedeva ogni tanto. Meno male che questa volta c'era Antonio che è andato a riempire un secchio ad una fontanella per strada. A sorpresa è arrivato un pacco da mia cognata Inge dal Canada con un pensiero per tutti.
Il 22 luglio è venuta a trovarci la signora Marino che a Viale Angelico era la nostra vicina di casa, molto cara. Per tutti e due i maschietti ha portato un pullover e per David anche caramelle. La signora Marino David lo ha trovato bellissimo, di Jan ha detto che era molto grande.
Il 24 luglio Antonio dopo aver fatto la spesa ha portato David a giocare sotto casa. Una volta tornati su Antonio ci ha detto che proprio non sopportava Marcello perchè usava parole sconce, era maleducato e disubbidiente. Lo definiva un bambino cattivo e antipatico. Nel pomeriggio Antonio e David sono andati al cinema a vedere un film di cowboy. David disegnava sempre e ogni tanto spedivo ai miei in Canada, assieme ad una lettera, anche un suo disegno.
Il 26 pomeriggio Antonio, come ogni tanto faceva, è andato ad un colloquio di lavoro ed io sono uscita con i bambini a mangiare un gelato. David sembrava tanto contento che ci fossi io con lui. Era un bambino molto vivace e anche carinissimo. Ho pensato: "Che bei figli che abbiamo."
Il 28 luglio nella tarda mattinata è venuto Franco Ricci per farci delle foto. Antonio frattanto ha preparato la pasta col ragù.
Il 29 Antonio ha  dovuto assentarsi di nuovo. Verso le 16.00 Pino ci ha chiamato per dire che avrebbe avuto un intervallo di lavoro. Ho subito vestito i maschietti e me stessa. Pino ci aspettava già davanti alla RAI (Via Oslavia angolo via Asiago). Là davanti al bar abbiamo mangiato un gelato. Tanti colleghi venivano fuori per vedere Jan, lo trovavano grande e bello. Con tutte queste attenzioni il tesoro non è riuscito a dormire. Pino è tornato al lavoro e noi siamo andati nella nostra farmacia di Viale Angelico a comprare le vitamine. Anche là ci hanno circondato e secondo la dottoressa Jan era grande come un bambino di 3 mesi. David quel pomeriggio era così felice che ci eravamo incontrati tutti insieme.
Il 31 luglio mattina sono andata alle 8.30 con i maschietti al giardinetto. David tutto solo correva in giro facendo finta di essere un aereo; un signore gli ha regalato un libretto. Si vedeva che era felice che c'era la mamma con lui. Pino aveva cominciato la sua giornata di lavoro già alle 6 e nel pomeriggio gli abbiamo fatto la sorpresa di presentarci da lui alla RAI. Era così felice di vederci. Ha potuto assentarsi per un pò e ci siamo seduti al solito bar di fronte alla RAI per consumare qualcosa di fresco. Una collega è venuta ad ammirare Jan. Pino mi ha raccontato che questa collega gli ha detto mentre lavoravano: "che moglie che hai, fai attenzione che non te la rubino."
Il 1° Agosto era il giorno libero di Pino e mentre lui stava con Jan io potevo andare in piscina con David. Mi sono alzata presto per preparare la colazione e per nutrire Jan e alla 8.30 mi sono avviata con David alla piscina del Foro Italico. David era felicissimo. E' saltato subito nella piscina dei bambini e giocava a più non posso. Quando sono entrata con lui nella grande piscina aveva timore della profondità e non ha neanche voluto che io mi allontanassi da lui a nuoto. Ha ripreso a giocare nella piscina piccola ed io mi sono seduta sul bordo e ho chiacchierato con altre mamme (qualche anno più tardi David ha nuotato al CONI ed è diventato un piccolo campione). Ci siamo rivestiti a mezzogiorno perchè David era stanco. Ha mangiato una banana e un pomodoro e abbiamo fatto una corsa per prendere l'autobus e dopo aver comprato pane e frutta eravamo già a casa all'una. Pino teneva Jan in braccio perchè dopo aver mangiato aveva mal di pancia, poi l'ho preso io ed ho messo in funzione la lavatrice. Il pranzo era pronto, preparato da Antonio, ed era molto buono. Era un sabato e nel pomeriggio siamo andati insieme a fare una passeggiata e le compere al mercato. Jan è stato di nuovo ammirato e anche per noi era bellissimo. David è stato tutto il giorno un carinissimo tesoro. E' stato sempre molto affettuoso con il suo fratellino.  

David in terrazza (tre anni e sette mesi).



mercoledì 6 agosto 2014

1964 (19) luglio 2a parte


Il 9 luglio è venuta a trovarci la signora Lia Giannantonio, aveva per David delle caramelle e per Jan tre bavaglini. Quel pomeriggio Antonio era andato con David sul monte mentre io sbrigavo le faccende di casa e cucinavo. In continuazione prendevo Jan in braccio perchè piangeva, David era terribilmente vivace e ballava sul letto grande. Meno male che Pino è tornato dal lavoro e si è intrattenuto con l'ospite, mentre io riprendevo fiato. La signora Lia è rimasta a cena. Mentre Antonio  preparava il tavolo io ho nutrito Jan. Poi ho messo tutti e due i maschietti a letto. Jan dormiva subito, nella sua posizione preferita: a pancia in giù. David è rimasto agitato per parecchio tempo, si sentiva la sua voce che cantava e chiacchierava. Alle 22.30 Pino ha accompagnato la nostra ospite alla fermata dell'autobus. La serata è stata gradevole.




Jan

Il giorno dopo abbiamo pranzato più presto del solito con un'insalata di zucchine, patate e pomidoro e un uovo bollito, perchè David e Pino partivano per Avellino. David non aveva molta voglia di andarci senza di me, sentivo che diceva al suo papà che voleva tanto bene alla mamma. Antonio andava da un suo parente e Jan ed io abbiamo fatto siesta. Una casa tranquilla. Più tardi Pino ha telefonato per dirmi che erano arrivati bene. Poi la sera, mentre stavo scrivendo il mio diario aspettando di dare a Jan la poppata delle 22.00, hanno bussato alla porta. Erano Geppino De Maio, sua moglie svizzera Jeannine e il loro piccolo Jacques di qualche mese più grande di Jan. Geppino era l'amico d'infanzia di Pino, il più caro. Ho preparato subito un minestrone e ho messo sul tavolo tutto quello che c'era di mangiabile. Si sono istallati nella camera di David: Geppino e Jeannine, che era magra e sciupata, nel letto di David, Jacques nel lettino di Jan. Jan ha dormito con me. Il mattino seguente ho preparato la colazione e poi Geppino si è avviato all'Ambasciata Australiana. A pranzo abbiamo mangiato insieme un piatto di pasta, insalata, carne e budino di cioccolata.  E ci siamo messi tutti a riposare. Poi dopo aver riempito dei formulari Geppino e Jeannine sono ripartiti prendendo un taxi. Io non vedevo l'ora di rivedere Pino e David, bramavo. Verso le 21.00 sono tornati con dei regalini per Jan da parte della nonna e di zia Tina, e anche delle uova fresche. Antonio era già rincasato ed aveva fatto la spesa.
Il 17 luglio ho preparato per pranzo pasta e fagioli che Pino ha trovato più che squisita. Era il suo giorno libero e nel pomeriggio abbiamo preso un taxi per Vian Veneto e, seduti al Café de Paris, ci siamo goduti un  gelato. C'erano molti studenti matricole che facevano chiasso di santa ragione.
Nell'ultima stradetta a sinistra di Via Teulada, Via Giovanni Bausan, David giocava volentieri con una bambina di un paio di anni più grande di lui che abitava proprio là, si chiamava Luisa. C'era una montagnetta di sabbia e con quella sabbia si davano un gran daffare, si divertivano per ore. Quella strada era senza sbocco, era un angolino ideale per giocare, lontano dal traffico. La mamma di Luisa se mi ricordo bene era la portiera di quell'unico palazzo della via, dava un'occhiata ai bambini. Molti anni più tardi la strada è stata aperta ed è diventata l'inizio della Panoramica.


 Marcello, Luisa e David