La notte del 22 settembre quando mi sono alzata per dare il biberon a Jan faceva tanto freddo che ho coperto David nella sua stanza e poi anche Pino. Pino mi ha dato una carezza con le parole "Stella nostra".
Il 23
settembre, di mattina, Pino era libero dal lavoro. Dopo colazione
abbiamo giocato con i nostri maschietti. Jan mi guardava negli occhi e
mi parlava, mi raccontava mille storie. Pino ha detto: "E' matto della
sua mamma." Io sono uscita con i pargoli e nell'aia dove razzolavano le galline
David ha giocato con Stefano e dava bacetti alla piccola Maria. Jan si è
addormentato sulle mie ginocchia. A casa ci aspettavano gli spaghetti
alla carbonara preparati da Pino. Jan ha mangiato la sua pappa con
avidità.
Il 24 settembre ho scattato
qualche foto di David e Jan insieme a Stefano e Maria.
Alle ore 16 Pino aveva finito di lavorare e dopo il bagno a David e Jan, il quale ha avuto anche il suo biberon, ci siamo vestiti ed un taxi ci ha portati in centro. Era bello camminare per il Corso, Via della Croce, Via Frattina e Via Condotti. David ed io siamo entrati un attimo nella Rinascente ed abbiamo incontrato il fotografo Neri che mi ha detto che non mi trovava per niente cambiata. David l'ha trovato grandissimo. Neri era un fotografo di moda.
Alle ore 16 Pino aveva finito di lavorare e dopo il bagno a David e Jan, il quale ha avuto anche il suo biberon, ci siamo vestiti ed un taxi ci ha portati in centro. Era bello camminare per il Corso, Via della Croce, Via Frattina e Via Condotti. David ed io siamo entrati un attimo nella Rinascente ed abbiamo incontrato il fotografo Neri che mi ha detto che non mi trovava per niente cambiata. David l'ha trovato grandissimo. Neri era un fotografo di moda.
Il 25 settembre ho portato
David a giocare da Stefano ed io ho fatto le spese con Jan. Dopo ho
riportato David a casa e mentre io cucinavo baccalà al forno e verdure,
lui, che era di ottimo umore, mangiava un piatto di frutta. Jan ha
cominciato a piangere, aveva sonno. David ha detto: "Meno male che io
sono bravo, vero mamma? Così hai da badare solo ad un bambino." Dopo
pranzo ho ordinato la cucina, lavato per terra, scritto una lettera,
fatto a Jan il suo bagnetto e dato il biberon, e, dopo ancora mille
cose, sono venuti a farci visita Luciano Alto con sua moglie Ughetta e
il loro figlio Pierluigi. Ho preparato tè con biscottini e petits fours
che tutti hanno gradito molto. David ha giocato con Pierluigi. Era un
vivacissimo tesoro. Pino ha declamato qualcosa. Poi è andato con i
nostri ospiti un'oretta a Via Veneto. Quando è tornato David è saltato
dal suo letto ansioso che Pino gli raccontasse una storia, amava
tantissimo i racconti del suo papà.
Il
27 è venuto Robin a pranzo. Era venuto presto e perciò mentre cucinavo
gli ho dato un attimo Jan da tenere. Pino è tornato dal lavoro e siccome
era domenica ha portato delle pastarelle. Abbiamo mangiato pasta al
ragù e insalata. Per Robin che non mangiava la carne ho preparato tre
scrambled eggs (uova strapazzate). Il giorno dopo speravo in una giornata tranquilla e, mentre in mattinata
leggevo un libro per David, ha squillato il telefono. Era Bert che chiedeva se
poteva venire a pranzo insieme ad un amico. Con loro è venuta anche
Shirley. Anche Pino è venuto dal lavoro. David era esageratamente
esuberante e dava fastidio a suo fratello soffiandogli in faccia.
Pino l'ha chiuso per un pò nella sua stanza dove si è calmato. Dopo
pranzo Bert ha scattato delle foto. Verso le 16 si sono presentati i
nostri amici Ladenius: Fred, Marian e le loro bambine Marie Chantal e
Marie Solange che avevano circa la stessa età di David e Jan. Bert ha
fotografato anche loro. Dopodichè lui, il suo amico e Shirley si sono
accomiatati. Pino si trovava molto bene con Fred, e Marian ed io avevamo
sempre tantissimo da chiacchierare. David e Marie Chantal si
divertivano insieme finchè David ha cominciato a soffiare in faccia
anche a lei. Un nuovo gioco? Pino è dovuto tornare al lavoro, aveva il
turno fino a mezzanotte. Ci siamo salutati tutti quanti. David aveva gli
occhi piccoli di stanchezza. Quel giorno è arrivato un pacco dal
Canada da mia cognata Inge con tante cose belle per Jan, ancora per la
sua nascita.
28 settembre (foto di Bert Richner) |
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