Il 12 settembre, alle 7 di mattina abbiamo preso un treno per Pescara, un pullman per Giulianova e un taxi fino all'albergo Aurora che si trovava a due passi dal mare. Erano le 13.30. Abbiamo mangiato con un bell'appetito. Più tardi abbiamo esplorato il nostro nuovo ambiente e in spiaggia Sigrid ha fatto un bagno in mare. Ci siamo incamminati fino alla cittadina. I ragazzi si sono comprati un pallone. Tutti prestissimo a letto. Il giorno dopo in spiaggia. Una signora ha fatto segni a Jan di avvicinarsi. Gli ha detto: "Noi abbiamo fatto una scommessa..." "Sì", ha detto Jan prontamente, "Mio padre è quello che legge il telegiornale." Il tempo era ideale per spiaggia e mare. Sigrid giocava con una bambina inglese. Io leggevo un libro tedesco lasciato da qualcuno in partenza dall'albergo. I ragazzi giocavano a pallone.
Il 14 settembre, dato che di notte aveva piovuto e il giorno si mostrava grigio e freddino, dopo colazione abbiamo preso un treno per San Benedetto del Tronto. Là prendendo un caffè in un bar abbiamo incontrato un collega di Pino della RAI e sua moglie. Insieme a loro abbiamo camminato per la cittadina che aveva molto in comune con Pescara. Il boulevard lungo il mare era molto bello e non ci passavano le macchine. Tornati al nostro albergo, il freddo pomeriggio lo si passava in spiaggia, vestiti. I ragazzi giocavano a pallone.
Poi per tre giorni ìl tempo è tornato bello e si poteva godere il sole in spiaggia. Il mattino del 17 settembre i nostri vicini di spiaggia erano un italiano e sua moglie sudafricana che a Roma avevano una scuola inglese. Ho chiesto loro se per caso in questa scuola non ci fosse un impiego per me, ma mi hanno risposto che tutti i posti erano occupati. Dopo pranzo il tempo si stava guastando e abbiamo deciso di tornare a San Benedetto del Tronto. Una volta arrivati lì ha cominciato a piovere forte e abbiamo consumato qualcosa sotto la tettoia di un bar. Tornati alle 20.00 in albergo e dopo aver cenato, la coppia del mattino ci ha chiesto di venire con loro ad un ristorante. Pino ed io abbiamo accettato ed eravamo in sette adulti a trovarci in un bel ristorante a Giulianova Alta. Pino ed io abbiamo solo assaggiato qualche piccola cosa. La signora sudafricana a volte litigava col marito, altre volte cantava ed era allegra. A mezzanotte di nuovo in albergo. I ragazzi dormivano, si erano coricati già alle 20.00.
Il 18 settembre di nuovo pioggia e freddo. Nel pomeriggio Pino si è avviato a Pescara per incontrarcisi con Osvaldo e con Antonio Zimei di Montesilvano. Io nella nostra stanza d'albergo ho finito il libro tedesco, 485 pagine. Poi nella hall Sigrid ha giocato con due bambine e io ho parlato con la loro nonna. Nonostante il freddo e il brutto tempo David ha fatto una lunga passeggiata lungo la spiaggia. Jan disegnava, nel paese avevamo acquistato il necessario e anche dei libri per tutti. Pino è tornato portando con sé Antonio, sua moglie e i figli Donatella e Giuseppe. Abbiamo cenato insieme. C'era un gruppo di professori universitari e con loro, nella hall, Pino e Antonio hanno avuto una lunga conversazione sui terremoti. Antonio era capace di predire dove e quando si sarebbe manifestato un terremoto. Le bambine e Giuseppe giocavano ed io parlavo con la loro mamma che era molto simpatica. Antonio ha espresso il desiderio che, come l'anno prima, il compleanno di Sigrid si festeggiasse nel suo albergo.
Il 14 settembre, dato che di notte aveva piovuto e il giorno si mostrava grigio e freddino, dopo colazione abbiamo preso un treno per San Benedetto del Tronto. Là prendendo un caffè in un bar abbiamo incontrato un collega di Pino della RAI e sua moglie. Insieme a loro abbiamo camminato per la cittadina che aveva molto in comune con Pescara. Il boulevard lungo il mare era molto bello e non ci passavano le macchine. Tornati al nostro albergo, il freddo pomeriggio lo si passava in spiaggia, vestiti. I ragazzi giocavano a pallone.
Poi per tre giorni ìl tempo è tornato bello e si poteva godere il sole in spiaggia. Il mattino del 17 settembre i nostri vicini di spiaggia erano un italiano e sua moglie sudafricana che a Roma avevano una scuola inglese. Ho chiesto loro se per caso in questa scuola non ci fosse un impiego per me, ma mi hanno risposto che tutti i posti erano occupati. Dopo pranzo il tempo si stava guastando e abbiamo deciso di tornare a San Benedetto del Tronto. Una volta arrivati lì ha cominciato a piovere forte e abbiamo consumato qualcosa sotto la tettoia di un bar. Tornati alle 20.00 in albergo e dopo aver cenato, la coppia del mattino ci ha chiesto di venire con loro ad un ristorante. Pino ed io abbiamo accettato ed eravamo in sette adulti a trovarci in un bel ristorante a Giulianova Alta. Pino ed io abbiamo solo assaggiato qualche piccola cosa. La signora sudafricana a volte litigava col marito, altre volte cantava ed era allegra. A mezzanotte di nuovo in albergo. I ragazzi dormivano, si erano coricati già alle 20.00.
Giulianova alta |
Il 18 settembre di nuovo pioggia e freddo. Nel pomeriggio Pino si è avviato a Pescara per incontrarcisi con Osvaldo e con Antonio Zimei di Montesilvano. Io nella nostra stanza d'albergo ho finito il libro tedesco, 485 pagine. Poi nella hall Sigrid ha giocato con due bambine e io ho parlato con la loro nonna. Nonostante il freddo e il brutto tempo David ha fatto una lunga passeggiata lungo la spiaggia. Jan disegnava, nel paese avevamo acquistato il necessario e anche dei libri per tutti. Pino è tornato portando con sé Antonio, sua moglie e i figli Donatella e Giuseppe. Abbiamo cenato insieme. C'era un gruppo di professori universitari e con loro, nella hall, Pino e Antonio hanno avuto una lunga conversazione sui terremoti. Antonio era capace di predire dove e quando si sarebbe manifestato un terremoto. Le bambine e Giuseppe giocavano ed io parlavo con la loro mamma che era molto simpatica. Antonio ha espresso il desiderio che, come l'anno prima, il compleanno di Sigrid si festeggiasse nel suo albergo.
Giulianova Lido |
Nessun commento:
Posta un commento