Il 7 novembre verso mezzogiorno è arrivato Jan da New York. Aveva un ottimo aspetto nonostante il viaggio non confortevole per via della mancanza di spazio per le gambe. In genere prenota un posto con ampio spazio che questa volta però non era disponibile. Ci ha portato come al solito le vitamine che ci stavano per finire e diversi barattoli di mayonnaise vegan e salse squisite a base di erbe. Dopo non molto è venuto David dal Liceo Artistico, contentissimo di vedere il fratello. Dopo pranzo un riposino e poi i due fratelli si sono avviati in motorino a Trastevere dove dopo una passeggiata si sono fermati al bar San Calisto che è molto frequentato da amici e conoscenti di David, di vecchia e nuova data. Un posto bohémien, vecchio stile. Io nel frattempo ho fatto un pò di spese nel quartiere, ho spedito una mail a mio fratello Henk (Hendrik Jan ) in Canada e ho preparato un sugo. Abbiamo cenato verso le 21.00. Jan ha cotto la pasta e poi ha lavato i piatti. Ci lascia sempre di stucco per la sua inesausta energia.
Il giorno dopo David è andato a insegnare e Jan ed io abbiamo fatto un po' di spese, lui ha poi proseguito per cercare in una libreria un libro sul vino edito di recente. L'ha trovato da Mondadori a Via Appia. E' entrato nella bella basilica di San Giovanni ed è rimasto sorpreso perchè per entrare nel chiostro adesso si paga: 5 euro e alla Scala Santa altrettanto; e per illuminare i quadri è necessario inserire una moneta da 2 euro invece dell'euro di non molto tempo fa. Nel pomeriggio sono andata dalla nostra dottoressa di famiglia insieme a Jan, perché l'ultima volta che l'ho vista ha espresso il desiderio di salutare Jan. Poi Jan è andato in giro con David ed io sono rimasta ad aspettare il mio turno. Le prime parole che mi ha rivolto la dottoressa sono state: "Lei ha dei bei figli. Sono tutti e tre belli, uno più bello dell'altro." Mi ha emozionato. Per i miei disturbi di sonno e di fegato mi ha prescritto esami di sangue e urina: un checkup.
Ho cucinato e David e Jan quando sono tornati hanno preparato la tavola e, Jan, anche un piatto con finocchi. Ed è venuto l'amico di Jan, produttore di vino, Leonardo, da Narni, Umbria. Ha portato un pane fatto in un forno di Narni e olive nere cotte al forno, un contenitore pieno di ceci e uno di borlotti, tutto preparato da sua moglie Ilaria. La cena consisteva in pasta al sugo con zucchine, poi cavolfiore e patate al forno con bechamelle, finocchi e insalata. A fine pasto c'erano biscotti speziati olandesi speculaasjes. Sul tavolo c'erano tante bottiglie di vino perchè prima che Jan arrivasse ci sono state recapitate almeno sette scatole con vini da assaggiare spedite da produttori che vorrebbero essere lanciati da Jan sul mercato USA. Io purtroppo sono astemia ma c'era una piccola bottiglia di vino dolce, profumato, prodotto dal team di Leonardo e non in vendita, ne ho bevuto qualche sorsetto gustandolo appieno. Verso le 23.00 Leonardo è tornato a Narni e Jan ha lavato i piatti.
Il 9 novembre nel tardo pomeriggio è venuto l'amico di David Valerio insieme alla sua compagna Michela e alla loro bella bambina Eve di 6 anni che qui da noi 5 anni fa ha festeggiato il suo primo compleanno. Ed è venuta anche Rachele. Poi tutti insieme sono andati alla mostra di fumetti alla quale partecipava anche l'amico Mauro, insegnante della Scuola Romana del Fumetto. Io ho letto e ho cucinato. Alle 21.00 sono venuti a cenare David, Jan, Rachele, Mauro e Claudia che è un'allieva del Liceo Artistico. Avevo preparato un sugo con ceci e anche patate e rape e cipolle in padella. E fette di pane al forno con formaggio. Si chiacchierava di tutto.
La mattina dopo, finita la colazione, Jan già lavorava al computer. Sembrava instancabile. Dopo aver fatto le spese insieme mi ha portato a casa ed è uscito di nuovo per camminare un pò di ore. Nel pomeriggio del 10 novembre David l'ha aiutato a correggere e a mettere in bella copia un'intervista che aveva rilasciato ad un giornalista per un libro sui batteristi heavy metal a Roma, poi sono usciti. Il tempo era bello e io ho passeggiato fino ai giardino del Colle Oppio. Tornata a casa ho finito il libro che stavo leggendo e ho cucinato. Verso le 20.00 è venuto Jan e dopo un pò è arrivato Mauro a portarci una cassetta di cachi del suo giardino; ha detto: "Rimango solo cinque minuti, ho ancora da lavorare." Jan gli ha offerto un bicchiere di vino. Mauro si è seduto per godersi questo vino speciale. Ogni tanto ripeteva "Fra poco vado." E' venuta Flavia, l'amica vicina di casa, poi anche David e Rachele. E Mauro è rimasto. Abbiamo cenato tutti insieme. C'erano tante cose buone e quanto si chiacchierava: solo alle 11.30 gli ospiti se ne sono andati . E' stata una serata molto gradevole.
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