Dal 5 fino al 13 ottobre Sigrid è stata da noi a Roma. Il 9 ha incontrato nell'ascensore il nostro vicino di pianerottolo Vincenzo G. che le ha detto che lui e sua moglie erano da poco tornati dalla loro casa in campagna portando due gattini, trovatelli, abbandonati, un maschio e una femmina, e stavano cercando una casa per loro. A noi i gatti piacciono molto ma io vado spesso all'estero, tra Haarlem e New York. David di frequente va a Barbarano e perciò non sarebbe possibile adottare un micio. I gattini sono stati provvisoriamente sistemati su in terrazza, nel lavatoio. Sigrid ha cominciato ad andarci mattina e pomeriggio per stare un po' con i piccoletti che erano sempre soli. Vincenzo gli portava da mangiare più volte al giorno. Il maschietto mangiava con appetito, la femminuccia non toccava cibo. Sigrid le ha comprato un piccolo biberon, ma non succhiava. Poi Vincenzo l'ha portata dal veterinario che per diversi giorni l'ha nutrita con la flebo, ma non ce l'ha fatta, era troppo debole ed è morta.
Partita Sigrid ogni giorno sono andata io sul terrazzo insieme a David. Il gattino, nello stanzino, non si faceva afferrare con facilità, si nascondeva dietro o dentro i vasi delle piante.
Una volta preso, io, seduta su una sedia, lo accarezzavo sulle mie ginocchia e faceva le fusa, era felice. David si stendeva vicino a noi, al sole. Così ogni giorno mi dedicavo al micetto a cui Sigrid aveva dato il nome Lucio. Quando pioveva o c'era un forte vento David me lo portava giù in casa e l'accarezzavo per una o due ore mentre leggevo. Faceva le fusa e ha cominciato a succhiare la manica della mia Tshirt come se fosse il seno della mamma. Si metteva anche con la pancia in su, segno questo che era pieno di fiducia; un amore di gattino. Sigrid ogni giorno al telefono mi chiedeva notizie di Lucio. Loro in Olanda hanno una gattina, Gina, che ha il suo caratterino, ma l'amano così come è. I miei figli sono cresciuti con due micie, Poesjemauw e Ursula e perciò hanno un debole per i felini, sanno come trattarli.
Lucio è diventato molto meno pauroso e quando sentiva la mano di David intorno al suo corpicino già faceva le fusa. Il 18 ottobre sono venute a trovarmi un'amica olandese, sua figlia e sua nipote. Erano in vacanza a Roma per una settimana. Ho raccontato del micio in terrazzo. Desideravano tanto vederlo. Appena David è venuto dal Liceo Artistico dove insegna, le ha accompagnate su e come è piaciuto Lucio. Hanno scattato una foto di lui in braccio alla nipote quindicenne.
Frattanto si continuava a cercare casa per Lucio. Io ho mandato emails ad amiche e conoscenti che sapevo essere fans dei gatti. Ma niente risultati. Solo un'amica, Anna, ha risposto: "Io ho già tanti gatti, ma se non trovi nessuno lo prenderò volentieri." E il 1° novembre è venuta a prelevarlo. L'ha trovato bellissimo e mi ha detto che dato che è così piccolo (circa due mesi) per un po' l'avrebbe tenuto dentro casa coccolandolo, poi pian piano l'avrebbe fatto conoscere agli altri gatti e dopo sarebbe potuto uscire con loro in giardino. Anna ama gli animali, è vegetariana, mi sembra addirittura vegana. Sono felice che Lucio abbia trovato una sistemazione amorevole. Subito ho mandato una mail a Sigrid. Il giorno dopo Anna ci ha mandato una foto in cui lei tiene Lucio in braccio, e lui è tranquillo. Questa foto l'ho mandata a Sigrid, che si era molto affezionata al tesoruccio.
Quando Sigrid al telefono si è informata su come stesse Lucio, Flaminia, che si trovava vicino alla mamma, le ha detto con tono da rimprovero: "Ma mamma vuoi più bene a Lucio che a Gina?"
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