L'anno precedente, il 1979, dal 28 luglio fino al 14 agosto sono stata insieme ai tre figli ad Amsterdam. Pino non poteva lasciare il lavoro. E' stato uno scambio di appartamento con una giovane coppia: Hanny e Michel. Hanny e Michel poi hanno usufruito della nostra casa a Roma mentre noi eravamo tutti, prima in Calabria e poi in Sicilia.
Siamo stati benissimo ad Amsterdam, ogni giorno era un'avventura. Un giorno siamo stati da tante (zia) Jo a Meppel (Jo, sorella di mio padre)
Chris, il papà di Michel, per un paio di giorni si è dedicato a noi portandoci a vedere tanti posti belli in Olanda. Ci veniva a prendere presto la mattina. Un giorno abbiamo attraversato la Grande Diga (Afsluitdijk) che sbuca in Frisia. Dopo aver camminato nella vivace cittadina di Sneek, conosciuta per gli sports acquatici, siamo andati a Lemmer, cittadina anche lei bellissima. Chris in un accogliente bar-caffè ci ha offerto un "uitsmijter" = "buttafuori", che è un piatto tipico con toasts, insalata, formaggio e uova all'occhio di bue, e poi torta di mele.
Lungo l'IJsselmeer siamo tornati ad Amsterdam. In macchina venivano trasmesse canzoni per l'infanzia e una canzone la conoscevo da quando ero bambina: in macchina ho cantato insieme al coro. Dal mio nome Chris ha dedotto subito che ho origini frisoni: il mio nome e cognome sono tipici della Frisia (Friesland). Ho raccontato che mio papà era di Suameer, un villaggio che forse non si trova neanche sull'atlante; la mia mamma era di De Tike, un posto altrettanto piccolo.
Il giorno dopo abbiamo visitato Delft e il bel museo Boijmans a l'Aia con lavori di Rembrandt, Vermeer, Frans Hals, Jan Steen, van Megeren e molti altri. In città siamo stati ospiti a casa di Chris, di sua moglie Christa e di due dei loro 5 figli: Monique 20 anni e Frans, 26. Una bella accoglienza! I ragazzi dopo cena, tutti insieme, hanno ascoltato dischi nella stanza di Monique. Comunicavano in inglese. La mattina dopo con Chris siamo andati a Scheveningen. Chris ci indicava una chiesa, una casa grigia e il faro: badateci bene! Nel museo Panorama Mesdag su un enorme quadro circolare che offre una veduta di Scheveningen alla fine dell'Ottocento abbiamo rivisto la chiesa, la casa grigia e il faro. E c'erano il mare, le dune, i pescatori con le loro barche, le loro donne. Il tutto è illuminato dall'alto. Il sottofondo audio con rumore delle onde, il grido dei gabbiani, il sibilo del vento, tutto l'insieme dà una sensazione realistica e unica.
A Rotterdam Chris ci ha offerto una gita in traghetto nell'immenso porto di Rotterdam e ancora un altro museo con lavori di Hyronymus Bosch, van Dijck, Toorop, Van Gogh, Dalì, Rembrandt, Frans Hals e Jan Steen. Abbiamo cenato a casa di Chris e Christa. Chris ci ha riportato ad Amsterdam ed erano le 10.30. Per anni siamo rimasti in contatto con questa simpatica e cara famiglia.
Perché ho rievocato questa nostra permanenza in Olanda? Perché l'8 aprile 1980 ci è arrivato una lettera di Chris che sempre attento ha accluso tre cartoline di Suameer, la cittadina dove è nato e cresciuto mio padre. Chissà dove le ha trovate Chris. Io mica sapevo che esistessero delle cartoline di Suameer (Sumar in frisone), un villaggio sconosciuto ai più.
Nessun commento:
Posta un commento