mercoledì 2 ottobre 2019

Noi tre a New York

 
L’anno scorso Sigrid ed io non siamo venute a New York dato che la casa al Bronx non era ancora abitabile. E adesso invece ci troviamo noi tre insieme al Bronx. Prima sono venuta io dall’Italia e dopo una settimana è arrivata Sigrid dall’Olanda. Durante i primi giorni ho camminato con Jan per le belle strade di Mott Haven. Mi ha mostrato la chiesetta più antica del Bronx, la Sant’Anna, e le strade con più negozi. Era bello esplorare il quartiere. Poi al supermercato Pioneer abbiamo comprato pane e kiwi’s. Tornando per la 139a Strada una signora affacciata al cancelletto di casa sua ci ha salutato con le parole: “Che bello vedere gente come voi camminare per la mia strada.” Abbiamo chiacchierato un pò, una signora molto carina. Come ogni anno avremmo fatto in seguito gite turistiche in giro per New York, ma un piccolo incidente ha alterato il programma. Il 30 agosto, alzandomi da una poltroncina, ho sentito all’improvviso un vuoto attorno e sono caduta per terra, sul sedere. Per fortuna non si è rotto niente, solo i muscoli vicini all’inguine destro sono rimasti doloranti, specialmente quando salgo o scendo le scale. Ho cercato su internet e sembrerebbe che questo smarrimento sia dovuto al fatto che dopo tante ore sull’aereo seduta in posizione scomoda il mio collo ne ha sofferto provocando una cervicalgia con giramenti di testa. In piu’ dopo le 9 ore d'aereo le ginocchia si sono gonfiate più del solito e anche il piede destro si è molto gonfiato. Ieri Jan e Sigrid mi hanno accompagnata da un medico di quartiere per un controllo. Non è niente di grave, succede spesso dopo lunghi voli. Una volta tornata a Roma dovrò fare ulteriori esami. Alla coscia si tratta di uno strappo muscolare. Adesso sono costretta a camminare molto meno e percio’ quest’anno mi faccio una scorpacciata di questa bella casa con solo  qualche breve uscita per Mott Haven. E’ stato il destino a decidere e a dire il vero non mi annoio, su nello studio ascolto bella musica, ho tanti libri da leggere e anche il computer mi tiene occupata. Sono molto felice che Jan e Sigrid escano insieme per New York o, se Jan ha troppo da lavorare, che Sigrid vada a spasso da sola.
 
 
          
La sera mi piace preparare la cena nella grande, moderna e accogliente cucina. Ieri sera Jan ha fatto uno squisito risotto con le lenticchie. Finito di mangiare rimaniamo seduti a tavola per un po’ e ricordiamo eventi del passato, della nostra vita in comune a Roma e delle nostre vacanze in Italia e all’estero.  Eravamo una famiglia felice e unita e lo siamo ancora.
Jan sente ogni giorno Jennifer dalla Giamaica e, da Roma, David ci ha fatto sapere che dopo una bella vacanza ad Ascoli sono ricominciate le lezioni a scuola. Lunedì scorso ha passato un giorno ad Avellino con le cugine. Mi ha assicurato che sta badando alle piante sul balconcino. Kevin fa sapere a Sigrid che anche là tutto procede bene. Racconta che una sera ha preparato il rijsttafel, una specialita’ indonesiana di cui io sono ghiotta. Dopo aver cenato hanno visto un film sul computer seduti tutti e tre sul divano (e m’immagino che come sempre Gina si è cercata un posticino fra loro). Quando le figlie si sono poi avviate per andare a letto, Livia gli ha detto: “Papa’ che bella serata che è stata.” Kevin era commosso. E’ una cosa rara che Livia, riservata com’e’, esprima i suoi pensieri intimi, al contrario di Flaminia che ha un carattere più aperto.

      

Davanti casa.


 

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