mercoledì 9 ottobre 2019

Ritorno a Roma, 21 settembre 2019

 
Verso le 11 del 21 settembre Jan ed io siamo usciti per l'ultima passeggiata nel quartiere. Il tempo era bellissimo, da Indian Summer. Io camminavo al braccio di Jan perché per una cervicalgia la mia camminata era instabile. Già a Roma avevo fastidi al collo che erano sicuramente dovuti alla posizione sbagliata che assumo quando leggo per diverse ore durante le notti insonni, e nel viaggio aereo di 9 ore la situazione è peggiorata. Ma uscire con Jan era bello comunque. Dopo aver comprato al supermercato Pioneer i kiwis giornalieri per Jan siamo passati per la 139a Strada e davanti a casa sua c'era Olimpia che stava parlando con un signore e una signora. Olimpia era tanto contenta di vederci, mi ha abbracciata e ci ha presentato ai signori, suoi vicini di casa che, chiacchierando ci hanno detto che erano di origine italiana. Erano molto simpatici. Olimpia dando un'occhiata alla collana che indossavo, creazione della mia amica Flavia, mi ha detto: "Aspetta un po', anche io faccio gioiellini e ti voglio regalare qualcosa." E' entrata in casa ed è uscita con una piccola scatola, e seduta su uno scalino l'ha aperta invitandomi a scegliere un oggetto. Indossavo una camicia verde scuro e ho preso una semplice collana di un verde più chiaro. Ma Olimpia ha messo nelle mie mani due altre collanine, un anello, un braccialetto e due orecchini. Io ho protestato: "Ma no, è troppo". E Olimpia: "Queste cose le voglio regalare alla mia amica che oggi torna in Italia." L'ho baciata e ringraziata commossa. Ci siamo salutati anche con i signori e ci siamo avviati verso il Farmer's Market nella 138a Strada. Guardando frutta e verdura esposte dagli agricoltori abbiamo sentito una voce che chiamava forte "Jan, Jan". Erano i signori Piazza, di prima. Volevano presentarci il giovane amico Brian, garden designer. Anche lui abitava nella loro strada, una persona gradevole. Sentendo che io sono olandese ha esclamato: "Io poco fa sono stato ad Amsterdam per un matrimonio, "an amazing city with those canals, beautiful beautiful!" ecc. ecc."
Jan e Jennifer da un anno abitano al Bronx e piano piano cominciano a conoscerci sempre più gente.
Alle 19.00 con un taxi Jan mi ha accompagnata all'aeroporto. E ho dovuto abbracciare e salutare questo tesoro di figlio, che ha dimostrato tante premura nei miei confronti. Ci rivedremo in primavera  quando verrà in Italia per Vinitaly.
Come alll'andata anche durante il viaggio di ritorno ho avuto assistenza all'aeroporto ed è andato tutto liscio. A Fiumicino mi aspettava David. L'amato primogenito. E ha ripreso inizio la vita romana. Con i pensieri mi trovo ancora spessissimo al Bronx.

Nella valigia ho portato con me qualche numero della rivista The Newyorker e ho fatto un collage con dei ritagli; l'immagine della forchetta col fiore l'ho presa altrove. Al collage ho dato un titolo ovvio: Una Forchettata di New York.

 
 

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