mercoledì 7 maggio 2025

1978 (Giuseppe Colombi - il Grottino )

Il 25 Febbraio si è svolto così. Ero intenta nei miei soliti lavori domestici, Pino era intento a scrivere il suo terzo libro. Poi lui è andato a comprare il pane casareccio sotto casa e io ho cucinato il pranzo: patate al forno con aglio e rosmarino, appelmoes (crema di mele), insalata e mozzarella. Tutto molto buono. L'appelmoes veniva molto bene con le mele Renette che erano adatte anche per le torte con le mele e le frittelle. Adesso al mercato non si trovano più, chissà perchè. Dopo il pasto David ha lavato i piatti e poi è uscito con Paolo e Vito. Jan è andato con Mauro a vedere una partita di calcio al campo del VIS Aurelia. Sigrid giocava da Antonella, sorella di Mauro, vicini di pianerottolo. Nel pomeriggio è venuto un collega di Pino, Giuseppe Colombi, dirigente dell'ufficio del personale, un uomo molto colto che amava fare piccoli lavori manuali. Quando in casa qualcosa non andava lui veniva ed aggiustava. Questa volta è venuto per sistemare una lampada da tavolo nella stanza dei ragazzi. Da tanto tempo eravamo amici con lui e la moglie, Silvana; siamo stati al loro matrimonio in un piccolo centro del nord Italia. Una cena da noi e una da loro; ci si vedeva di frequente. ssSilvana faceva una ottima zuppa con gnocchetti fatti di pane. Loro hanno avuto due figli: prima Francesco e poi Paolo che è ora compagno di classe di David al Liceo Artistico. Giuseppe, finito il lavoro, ci ha dato un passaggio fino a Piazza Navona e lì vicino, a via del Pellegrino, ho fatto conoscere a Pino il negozio di libri Il Grottino con libri di tutti i generi a prezzi super economici. Io ci ho comprato tanti libri da regalare ad amici e parenti e poi volumi di arte che ancora oggi sono nella nostra libreria e continuiamo a consultare. Questa volta abbiamo comprato dei bellissimi libri per bambini: sia per Sigrid sia da regalare ai compleanni delle sue amichette. Presi i mezzi siamo tornati a casa e alle diciannove e trenta di buona lena mi sono messa a cucinare mentre gli altri preparavano la tavola. E' già sono arrivati gli ospiti: Dineke, Cesare e le loro figlie Laura e Silvia, dell'età di David e Jan. Hanno portato un fiasco di vino fatto con l'uva della loro terra. Abbiamo mangiato nella cucina abitabile e per dessert Jan ha fatto le frittelle nel cui impasto avevo messo delle fettine di mela: sfrittellava e spadellava con la sua consueta abilità. Poi, mentre tutti si trasferivano nel soggiorno io con velocità ho lavato i piatti. I giovani si intrattenevano raccontandosi le loro cose e anche noi adulti eravamo bene affiatati.
 
 
Il matrimonio di Guseppe e Silvana






domenica 4 maggio 2025

1978 (Poesjemauw e Artemisia)

 

La mattina, appena alzata, liberavo Poesjemauw aprendo lo stanzino in cui passava la notte e poi le davo da mangiare. Poi in cucina preparavo il necessario per la colazione mettendo in tavola anche una grossa teiera. Dopo, quando la casa si era svuotata - i ragazzi a scuola e Pino al lavoro - lavavo i piatti, facevo i letti e pulivo la lettiera di Poesje posizionata nel bagnetto di servizio. Ogni sera cercavo la gattina nel letto di Jan o in quello di Sigrid, la prendevo e la mettevo nella stanzina ripostiglio chiudendo poi la porta. Dormiva lì dentro perchè una notte ha camminato sulla testa di Pino che, svegliato di soprassalto, ha gridato dallo spavento. Quando Sigrid e un'amichetta facevano i compiti sedute al tavolo nella stanza da letto, Poesje si metteva sul tavolo e controllava tutti i loro movimenti. Quando l'amichetta allungava la mano per prendere i colori o la gomma di Sigrid, Poesje le colpiva delicatamente la mano con la zampetta come a dire: lascia stare le cose di Sigrid! Nel 1979 ho scattato una foto di Sigrid addormentata con in braccio Poesjemauw. Diversi anni prima Jan mentre Jan giocava a pallone nella strada con gli amici una signora gli ha chiesto di buttare una busta in fondo alla via, in mezzo all'erba. Jan ha preso la busta e si è avviato ma, prima di buttarla ha voluto vederne il contenuto. C'erano due gattini nati da poco. Li ha subito portati a casa, da me: erano tenerissimi. Giusto in quel momento c'era una mia amica a prendere un te, Laura, che intenerita ha deciso di prenderne uno. Ha scelto quello completamente nero.  L'altro era bianco e nero e l'ho chiamato Poesjemauw  per via di una filastrocca olandese: Poesjemauw kom eens gauw - Ik heb lekkere melk voor jou - En voor mij rijstebrij - Oh wat heerlijk smullen wij (Poesjemauw vieni subito qui - io ho per te del buon latte - e per me pappa di riso - faremo una bella scorpacciata). La gattina l'ho nutrita dandole il latte tiepido col contagocce. Quando Jan era a casa mi dava una mano. Poi le ho dato gli omogeneizzati finchè ha cominciato a mangiare da sola. Era ghiotta di uova.

 https://www.youtube.com/watch?v=OQ8JLJ5IRQk 

In Olanda Sigrid e famiglia hanno una gattina di nome Gina che di notte ama dormire con Flaminia o con Sigrid. Qundo sta da Sigrid, che dorme su un fianco, le tocca leggermente la spalla con una zampetta per dirle: "Girati" e quando Sigrid si gira ed è in posizione supina Gina si mette sopra di lei. Poesiemauw un tempo e Gina adesso fanno parte della famiglia, amate e coccolate.

Una volta alla settimana, di venerdì, venive la signora Artemisia che per tre ore puliva la casa e stirava. Prima del suo arrivo sbattevo i tappeti sul balcone, se c'erano David o Jan lo facevano loro. Mentre Artemisia iniziava a lavorare io andavo a piedi al mercato: o a quello di via Sabotino o a quello più lontano di via Andrea Doria. Facevo un bel carico perchè mangiavamo molta frutta e verdura. Tornata a casa cucinavo e all'ora di pranzo tutti a tavola ma prima portavo il vassoio col cibo di Artemisia nel soggiorno. Agli inizi, 4 o 5 anni prima, lei mangiava con noi a tavola, si sedeva sulla punta della sedia senza avvicinarsi al tavolo. Si notava il suo disagio. Noi la invitavamo a sedersi comodamente e a mangiare tranquillamente ma non c'era verso e alla fine ci ha chiesto il permesso di mangiare da sola. E' rimasta con noi un altro anno e poi è andata in pensione.


Sigrid e Poesjemauw


Gina




venerdì 2 maggio 2025

1978 ( il terreno)



Il 20 Febbraio dopo pallacanestro Sigrid ed io abbiamo preso i bus 391 e 23 per dare un'occhiata al negozio GAY a Piazza Risorgimento. C'era un vestito grigio che piaceva molto a Sigrid e le stava molto bene: l'abbiamo comprato. Il giorno dopo c'era la festa di compleanno della compagnetta Monica e Sigrid ha indossando quel vestito abbinandolo ad una camicetta bianca e calzettoni bianchi. Nell'album di foto vedo che indossava lo stesso vestito quando siamo andate a trovare i suoi fratelli sul terreno di via Teulada dove giocavano a pallone con gli amici del quartiere. In quell'occasione ho scattato delle foto con la mia spartana e fedele macchinetta Kodac Instamatic.

 
 
 
Da sinistra: David, Sigrid, Jan, Mimmo, Stefano col fratellino Roberto, Manrico e Mario.

 
 
David sullo stesso prato in una foto recente

 
Questo piccolo lembo di campagna si trovava (e ancora si trova) tra via Teulada e Piazzale Clodio, sotto Monte Mario. In questo campo c'era anche uno stagno dove i bambini da piccoli giocavano con l'acqua, i girini e le rane. In tempi recentissimi un'associazione di abitanti di via Teulada si sta battendo affinchè la zona verde venga risparmiata dalla speculazione edilizia che vorrebbe invadere tutto con un centro commerciale. Diverse mamme, oltre me, negli anni '60 portavano i bambini a giocare su quel campo. Tutto questo fino al '78 circa, quando hanno aperto un parchetto giochi a via Gomenizza dove le mamme hanno cominciato a portare i figli. Pubblico qui la foto che ho scattato ai ragazzi, nel campo. Uno di loro, Stefano, con la sua famiglia abitava a via Faravelli, una stradetta non asfaltata che scendeva nei campi. Nella vecchia palazzina rossa al piano terra abitavano zia Genoveffa e zio Alfredo che nell'aia sotto casa avevano un pollaio con galline ruspanti. Ogni tanto gli portavo del pane secco per le galline e loro ci regalavano delle uova. 
 
La palazzina di via Faravelli com'è ora

 
Negli anni '60, primi '70 non c'era ancora la Strada Panoramica che avrebbe poi tagliato in due la vallata che dall'alto scende fino a piazzale Clodio. C'era un sentierino molto ripido e selvaggio che noi percorrevamo spesso. Ci portava fino al bar Zodiaco dove stanchi e felici gustavamo un bel gelato. I ragazzi erano svelti e agilissimi, io, in salita,  mi aiutavo tirandomi ai cespugli di ginestre. Quando Sigrid era piccolissima David la portava in spalla fino a su. Con Pino e i ragazzi una volta abbiamo fatto un picnic a metà della salita, in una radura che noi chiamavamo La Prima Tappa. A volte assistevamo alla transumanza delle greggi che passando per via Teulada si dirigevano verso il monte, sembra passato un secolo. Quel lembo di natura era un angolo di paradiso, lo amavamo. Da anni ormai, per fortuna, la zona è protetta grazie all'istituzione di un parco naturale, il Parco di Monte Mario.
Alcune estati, come succede ancora oggi, il monte va a fuoco e addio vegetazione: piromani? cicche di sigaretta? O cos'altro ancora? Dal nostro balcone guardavamo con sgomento il monte in fiamme che poi, dopo l'intervento dei pompieri, da verde era divenuto grigio e fumante. Sigrid, bambinuccia, piangeva esclamando: "oh no, poveri alberi....."
Nel Gennaio del 1980 ci siamo trasferiti alla Balduina in una casa molto più grande. Prima eravamo alla base del monte, adesso eravamo sulla cima e vedevamo il parco da un'altra prospettiva.
 

Ginestra in fiore






Il campo visto da Monte Mario



La nostra casa a via Goiran vista dal monte


                                                         David a Monte Mario nel 2025


mercoledì 30 aprile 2025

1978 (il Mago Battista)

La mattina del 18 Febbraio al negozio La Parigina di Piazza San Silvestro, Pino ed io abbiamo comprato un paio di desert-boots per David, misura 46. Sigrid stava dalla nostra portiera Elena in compagnia delle sue bambine Claudia e Ivana che erano sue amichette (eravamo molto affezionati a Elena). Sigrid è tornata su alle 18:00, quando sono arrivati gli amici Correale: Sabatino, Wilma, sua madre e i figli Daniela e Antonio. Daniela aveva un anellino per Sigrid: erano molto amiche loro due. Wilma e la madre hanno portato la cena, preparata da loro, e alle 20:00 abbiamo mangiato tutti insieme con grande appetito. Il menù era polenta con salsicce (ancora non eravamo vegetariani). Io avevo in precedenza fatto l'impasto e Jan ha spadellato le frittelle olandesi, simili alle crepes: con grande abilità le roteava in aria facendole poi ricadere con precisione nella padella. Dopo cena i nostri ospiti sono rimasti a dormire a Roma dalla madre di Wilma per poi tornare da noi la mattina dopo. David e Jan sono andati allo stadio e hanno portato con loro Antonio. E' venuta a casa a giocare con le bambine la compagna di classe di Sigrid, Gisella. Nel tardo pomeriggio i Correale sono andati via. Io, con Gisella e Sigrid, ho cominciato a fare gli gnocchi con patate e farina. Si divertivano molto e quando è venuto il papà di Gisella, Pompeo, è rimasto una mezz'oretta a guardare come si impegnavano le bambine in cucina. 
Leggo nel mio diario che nei giorni precedenti si andava a cena da amici o si invitavano amici a cena qui da noi. Leggo nomi e cognomi ma non ricordo chi fossero queste persone. Però la cena del 7 Gennaio la ricordo bene e anche chi ci ha invitato: Antonio Battista detto il mago di Arcella, che ci è venuto a prendere con la sua Mercedes-Benz e ci ha portato sulla via Tuscolana dove si era fatto costruire un castello in stile moresco. Al pian terreno c'era un vasto negozio con spazio espositivo di mobili di tutti i generi. L'abitazione era al piano superiore e lì ci aspettavano la moglie, la loro bambina di cinque anni e il figlio del mago avuto dal suo primo matrimonio. C'era anche una coppia di coniugi: la moglie ci conosceva già perchè era la segretaria della scuola media Cola di Rienzo che David, a suo tempo, aveva frequentato. Siamo stati bene con la simpatica compagnia, la cena era ottima. Il mago Battista ci ha mostrato i quadri alle pareti, tra le tante opere c'era un'incisione di Rembrandt. Eravamo stupiti. Con il mago e i suoi familiari ci siamo frequentati ancora un paio di anni, poi ci siamo persi di vista. Da un pò di tempo David scrive per me i miei posts che gli detto seduta sul bordo del mio letto. Lui per curiosità ha cercato online notizie sul Mago Battista trovando alcune notizie che lo riguardano. Il mago è morto nel 2012 lasciando un grande patrimonio che ora gli eredi si stanno contendendo per vie legali.




martedì 29 aprile 2025

1978 (Le pagelle)

Il 16 Febbraio, dopo colazione, i ragazzi sono andati a scuola e Pino è partito per Avellino, toccata e fuga, giusto il tempo di vedere la madre e alcuni parenti. Io ho preso un autobus per passare un paio di ore con le amiche olandesi per un Koffieochtend (mattinata di caffè). Questa volta era a casa dell'amica Mieke ed eravamo in sette: Liesbeth, Paulien, Ireen, Dineke, Martha. Era molto piacevole passare un paio d'ore insieme chiacchierando del più e del meno. Per me era bello e importante parlare ogni tanto la mia lingua. Tornata a casa son venuti anche i ragazzi da scuola, Jan ha portato con se il compagno di classe Carlo Troilo. Abbiamo mangiato un piatto di pasta, un'omelette ripiena di cipolle, insalata e formaggio. David è arrivato con una pagella non proprio bella: quattro insufficenze, alcuni sei e qualche sette. Quando l'ha letta gli è venuto un attacco di rabbia e si è rifugiato nella sua stanza. Quando dopo un pò ne è uscito aveva gli occhi rossi. Nel pomeriggio sono andata con Sigrid a prendere la sua pagella a scuola; questa volta, sia sulla pagella di Sigrid che su quella di Jan non c'erano più i voti ma i giudizi. Gli insegnanti di Jan erano concordi nel dire che non rendeva secondo le sue capacità. Su quella di Sigrid c'era scritto: "Sensibile, giudiziosa, educata e gentile con tutti. Ottiene buoni risultati in tutte le discipline. Rivela particolare attitudine al disegno e all'educazione fisica". Siamo tornate a casa di corsa perchè ci facevano visita il generale e la moglie che abitavano nella nostra strada. Hanno portato per Sigrid due pacchi di squisiti biscotti. Ci siamo intrattenuti cordialmente per un paio d'ore. Poi Sigrid aveva lezione di chitarra. Per cena ho preparato un risotto e Carlo, l'amico di Jan, è rimasto a mangiare da noi. Giornata pienissima. Quando Pino era assente era abitudine che Jan o Sigrid si infilassero nel lettone con me. Questa volta toccava a Sigrid. La sera del giorno dopo Pino è tornato a casa portando strufoli fatti da mia suocera: buonissimi.

 

 

  Sigrid suona la chitarra di David, che ascolta insieme a Poesjemao.

                      




sabato 26 aprile 2025

Eventi del 1978 (Sigrid con la varicella)

 

 


Il 24 Gennaio tutte le bambine della classe di Sigrid hanno fatto il vaccino anti-rosolia. I giorni seguenti Sigrid era un pò spossata e il 26 Gennaio, dopo la lezione di chitarra, le è venuto un forte mal di testa e la testa le girava, le abbiamo misurato la febbre: 38. Il giorno dopo è rimasta a casa e su viso e pancia le sono comparse delle vescicole rosse. In giornata ho chiamato il medico di base descrivendogli i sintomi. Diagnosi: varicella. Per Sigrid un aspirina accompagnata da un bicchiere di latte e poi il malessere avrebbe seguito il suo corso. Il giorno dopo le vescicole erano aumentate e procuravano a Sigrid un fastidioso prurito. Io le tamponavo con acqua e bicarbonato di sodio e poi ci passavo il talco al mentolo. Per distrarla le leggevo il libro Canto di Natale di Charles Dickens. Le piaceva molto. Quella sera avevamo ospiti a cena da Latina: Elio, Lucia e il loro figlio Gianni. Sono arrivati presto, alle 18,00 circa, e così ho fatto un te per tutti e poi Pino li ha portati in RAI a via Teulada per mostrare loro gli studi televisivi. Poi, dopo, a casa, una bella cena con diverse portate.

Ci sono voluti diversi giorni prima che Sigrid stesse meglio, ma poi, dopo la febbre, si sentiva appicicosa e desiderava un bel bagno. Le ho preparato la vasca sciogliendo nell'acqua del bicarbonato di sodio. Dopo si è sentita più in forma e ha mangiato con appetito un piatto di pastina. Il 2 Febbraio, siamo andati a parlare con la maestra Gisci, l'insegnante di Jan, che ci ha detto che lui era un ragazzo simpatico e spiritoso, più loquace dell'anno precedente, i suoi temi erano concisi, maturi e originali. Lo stesso giorno abbiamo comprato i tradizionali bignè di San Giuseppe, preparati e venduti, non si sa perchè, con largo anticipo. Sigrid stava molto meglio e siamo uscite a fare due passi, faceva molto freddo. Finito il libro di Dickens ho iniziato a leggerle il libro di Heidi. L'ho portata ai giardinetti d Piazzale Maresciallo Giardino dove lei ha colto delle pratoline. In questo giardino andavo spesso con David piccolino quando abitavamo a viale Angelico nella prima casa mia e di Pino da sposati.

L'undici Febbraio Elio ci è venuto a prendere per passare con loro a Latina una gradevole giornata. Nel pomeriggio, dopo pranzo, mentre David e Gianni sono rimasti a casa a disegnare Elio ci ha portati al mare, siamo scesi dalla macchina ma rientrati subito: il vento era gelido. In serata Elio ci ha riportati a  Roma. Il 15 Febbraio, dopo dopo due settimane e mezza di assenza, ho accompagnato Sigrid a scuola. Dopo una veloce controllo del medico scolastico in ambulatorio, ho scambiato due parole con la sua maestra, la signorina Viselli, molto brava e carina.


giovedì 24 aprile 2025

Eventi del 1978 (terzo libro di Pino)

Pino ha cominciato a scrivere il suo terzo libro durante i momenti liberi, seduto al tavolo della cucina. Noi lo vedevamo, sempre concentratissimo e a volte, la sera, a tavola, dopo aver cenato, in anteprima assoluta ci leggeva  i brani che aveva appena finito di scrivere: erano bei momenti quelli in cui ascoltavamo dalla sua voce le pagine appena scritte. Poi, una volta finito di scrivere il libro, mia madre, sotto dettatura, lo batteva a macchina. Diversi critici hanno recensito il libro, tra questi Gennaro Maglieri che su il Secolo scrive:
"Con il suo Tornare in Italia, che è poi il tornare in nessun luogo se non in se stessi, D'Amore si conferma scrittore di indubbio valore, le cui doti già avemmo modo di apprezzare leggendo All right e Gli scampati".

Pino ha cominciato a scrivere quando eravamo sposati da un mese e gli ho chiesto in regalo un racconto. Ne ha poi scritti diversi di racconti, molti pubblicati. Ha scritto pure uno sceneggiato radiofonico andato in onda nei primi anni '70. Si è dedicato anche al teatro scrivendo l'opera La guerra in tre atti. Il critico Diego Fabbri sulla rivista il Dramma - Ottobre/Novembre 1976 - chiude la sua recensione così: "...........e se mi chiedessero se questa Guerra in tre atti merita il rischio di essere portata in palcoscenico, risponderei senza esitazione e in buonissima fede: certo, è uno spettacolo che s'ha da fare".

Navigando su Internet trovo in vendita su Amazon Tornare in Italia. Il prezzo del libro è di 28,75 Euro. All'interno c'è una dedica di Pino ad un certo Attilio.




 


 

mercoledì 23 aprile 2025

Eventi del 1978 (David e la chitarra elettrica)

Nel 1978 David cercava una chitarra elettrica, una Fender Stratocaster bianca con la tastiera in palissandro e ha messo un'inserzione su Portaportese, il popolare settimanale di annunci. Una persona ha telefonato a casa dicendo di avere in vendita proprio quella chitarra. Al telefono mi ha detto di chiamarsi Sergio e di volersi incontrare con David a Cinecittà; chissà perchè non voleva portargli la chitarra a casa. Il 18 Gennaio all'appuntamento David non è andato da solo, sono andati con lui Pino e Vito (amico di David e Jan). Hanno atteso per un'ora l'arrivo di questo Sergio ma niente: lui non si è fatto vedere. Perchè? Forse perchè aveva pianificato una truffa? E vedendo David in compagnia di un adulto ha avuto paura e non si è avvicinato? Tempo dopo qui a casa ricevo una telefonata: è un certo Roberto che risponde all'inserzione di David e dice di avere proprio quella chitarra, stesso colore, stessa marca, stesso modello, prezzo 250 mila lire. Per me che lo ascolto attentamente questo Roberto ha la stessa voce di Sergio. Sono molto preoccupata. David prende appuntamento con questo ragazzo. Il luogo è l'Eur. Jan, tredicenne, e David, diciassettenne, prendono il bus numero 78 fino alla stazione Termini e da li la Metro B fino all'Eur. Poi si dirigono verso la strada dell'appuntamento, che è isolata, deserta e senza uscita. Cercano il numero civico ma non esiste. Una vespetta bianca con due individui a bordo si avvicina e inchioda, un ragazzo con cappello di lana e occhiali da sole scende dalla moto e impugnando una pistola intima a David e Jan di consegnargli i soldi. Grande tensione. David con grande sangue freddo e con calma spiega di non aver portato il danaro perchè lui e suo fratello sono lì solo per vedere la chitarra e poi, in un secondo momento, eventualmente acquistarla. Il tizio insiste ma David è molto convincente. I due imprecano e insultando David e Jan sgommano con la vespa e si dileguano. David e Jan sono scossi; una volta al sicuro David mostra a Jan i soldi che in precedenza aveva accuratamente nascosto nelle mutande.

 


 



martedì 22 aprile 2025

Eventi del 1978 (1)

Nel 1978 abitavamo a Via Goiran, ultima traversa a destra di via Teulada, in cima, proprio alle pendici di Monte Mario. Via Ildebrando Goiran era una stradetta senza uscita, non asfaltata e i bambini potevano tranquillamente giocare per strada. Quando Pino finiva di leggere il TG 1 della notte e salutava gli spettatori, io, a questo segnale, buttavo la pasta nell'acqua che bolliva in pentola. Pochi minuti dopo Pino era a casa per la cena.

Spesso la domenica mattina andavamo ad assistere alla messa nella cappella della RAI. Padre Igino, con il quale eravamo in ottimi rapporti, celebrava la messa. Anche Nando Martellini celebre telecronista di calcio assisteva spesso alla messa insieme alla moglie. Una volta, dopo la funzione, siamo andati a pranzo da lui e famiglia a Casal Palocco, bella casa e grande giardino. Nando molto alto e la moglie piccina: persone amabili. David e Jan felicissimi quando Martellini ha aperto un armadio e ha mostrato loro le maglie originali di famosi calciatori. Maglie donate personalmente a lui a fine partita. Poi la figlia Simonetta ci ha riportato a casa.

Il 2 Gennaio Sigrid ha ricominciato a giocare a pallacanestro in un pallone pressostatico in zona Piazza Mancini. Io intanto se il tempo era bello mi sedevo all'aperto e leggevo, scrivevo una lettera oppure chiacchieravo con una mamma, Gabriella, le cui figlie, Stefania e Fulvia, giocavano con Sigrid. A volte Gabriella ci accompagnava a casa e le figlie rimanevano a giocare. Durante le vacanze di Natale siamo andate a vedere il presepe al bar Zodiaco. Con noi c'era anche Antonella, l'amichetta di pianerottolo di Sigrid. Che sorpresa trovare al posto del presepe la scritta: CI DISPIACE MA LE STATUINE DEL PRESEPE SONO STATE RUBATE. Il proprietario dello Zodiaco era Eufemio del Buono, noto ufologo. Ho offerto a tutte un gelato e le bambine hanno giocato sul piazzale davanti al bel panorama sulla città. Poco tempo fa Jan, David e Sigrid sono saliti fino allo Zodiaco ma l'hanno trovato chiuso: che peccato! In quei tempi Jan giocava a pallone nel ruolo di portiere nella VIS Aurelia, con lui nella squadra c'era Fulvio, suo caro amico. David, dopo aver fatto Pentathlon con le Fiamme Oro, ha cambiato sport, è diventato portiere di pallanuoto sempre nella stessa società sportiva. Durante i duri allenamenti sott'acqua riceveva "sportivissimi" calcioni sulle gambe tanto che su di un ginocchio gli si è formata una dolorosa cisti. Creme, massaggi e ago aspirato non sono serviti a niente. Poi sulla rivista Gente ho letto un articolo su di un uomo che guariva col potere delle mani, Anche la figlia Cecilia era dotata di questo potere. Abbiamo preso contatti con loro e il 7 Gennaio 1978 io e i ragazzi siamo andati da loro. Cecilia ha imposto le mani alla cisti di David avvertendolo che avrebbe sentito un forte calore e in effetti il ginocchio di David scottava. Dopo sei sedute la cisti era scomparsa. Anche Jan e Sigrid hanno ricevuto il trattamento su di un loro occhio pigro.

Io stavo ricamando a punto croce su un pezzo di Juta per farne un cuscino. Sigrid era desiderosa di imparare a ricamare. Le ho dato tutto il necessario e le ho insegnato come fare. Tanto le piaceva che non riusciva più a smettere. Io da uno scaffale ho preso il libro L'isola dei delfini blu e glielo leggevo ad alta voce. I compiti Sigrid li svolgeva da sola, solo la matematica la faceva disperare e allora mi mettevo accanto a lei per spiegarle come risolvere i problemi e poi ci riusciva benissimo. Una volta a settimana veniva un giovane a darle lezione di chitarra. Non voleva David come insegnante anche se lui era bravo. Aiutavo anche Jan con matematica e algebra. L'algebra mi è sempre piaciuta molto, era come affrontare un puzzle, trovare e unire i pezzi per trovare la soluzione. Anche David l'ho sempre aiutato con la matematica ma, quando sembrava aver capito tutto, subito aveva già dimenticato tutto. Allora abbiamo deciso di mandarlo a ripetizioni da persone estranee al nucleo familiare. Ha cominciato con un ragazzo di via Teulada, Paolo Bozzi, ma in pagella ha avuto lo stesso un quattro. Questo problema della matematica è stato per lui ma anche per noi una grande sofferenza. Ha passato l'adolescenza andando a ripetizione di matematica da insegnanti che quasi subito, vedendolo impossibilitato, rinunciavano. Anni e anni dopo un'amica psichiatra ci ha illuminato dicendoci che senza alcun dubbio David era discalculico. Se i suoi insegnanti ne fossero stati al corrente non l'avrebbero incolpevolmente torturato.

Con Sigrid siamo andate al cinema Clodio per vedere La grande avventura e Sigrid ne era entusiasta.  Alla  TV hanno trasmesso il film Com'era verde la mia valle che ci è piaciuto tantissimo. Per la strada abbiamo incrociato una mendicante di nome Giuseppina che aveva con se una gabbia contenente il proprio gatto. Le abbiamo dato dei soldi e ci ha chiesto ulteriore aiuto e così l'abbiamo invitata a passare dal nostro portiere dove le lasciavamo regolarmente una busta con dei soldi e anche qualche vestito. Pino le ha poi trovato un alloggio dalle suore dove poter dormire, mangiare e lavarsi.

Il 19 Gennaio la maestra di Sigrid aveva i colloqui pomeridiani con i genitori. Ogni colloquio durava almeno venti minuti. Il nostro è durato solo cinque minuti. La maestra era piena di lodi: Sigrid era disciplinata, molto dolce, educata, gentile con tutti e si poteva notare che la mamma si dedicava molto a lei.

David, diciassette anni




giovedì 17 aprile 2025

Lo stemma della famiglia Fennema

 

 

Una  volta sono andata in Canada a trovare i miei a London Ontario. Arrivata a Toronto ho attraversato a piedi un tunnel che mi ha portato alla pista dove avrei preso un piccolo aerobus per London. In questo sottopassaggio erano posizionati degli stand dove alcuni mormoni si offrivano, per una cifra minima, di fare ricerche sulla tua genealogia. Mi sembrava molto interessante ma non avevo tempo per non perdere la coincidenza.

Adesso che Jan ha scritto per me un post sulla sua permanenza a Tunisi e aggiungendo alla fine qualche foto di noi cinque turisti in quella cttà (1978), ho aperto il mio diario di quell'anno per ravvivare la memoria di quella bella crociera. Leggo che è stata una notevole esperienza. Presa dall'entusiasmo ho finito per rileggere tutto il diario del '78, dalla prima all'ultima pagina. Arrivata all'otto novembre leggo che mia madre dal Canada ci ha mandato un grande pacco con cose belle per ognuno di noi. In fondo al pacco c'era una grande busta. Aprendola ho trovato un certificato con lo stemma di famiglia: ero gradevolmente sorpresa. Era stato mio fratello Minze ad acquistarlo per me da alcuni mormoni che si trovavano di passaggio a London. Mormoni originari di Salt Lake City famosi per curare il più grande schedario del mondo di ricerche familiari: Family search. Io so che la figlia minore di Minze, Sharon, e  sua figlia Janine si dilettano a fare ricerche per conto proprio. Ieri, via mail, ho mandato a Sharon e a sua sorella più grande Helen la foto del documento dei Fennema.


 

 

 

 




domenica 13 aprile 2025

Concerto del coro steineriano

 

Ad Haarlem Flaminia frequenta la scuola superiore steineriana equivalente al liceo italiano. La scuola ha un coro formato da ragazzi delle tre classi superiori, più o meno duecento elementi. Quest'anno, ogni settimana, durante le ore di canto hanno provato il Requiem di Haydn. Nel mese di Marzo si sono esibiti nel ConcertGebouw che adesso si chiama Philharmonie. Molto prima dell'inizio del concerto sono venute a casa due compagne di classe di Flaminia per vestirsi e truccarsi insieme, con grande divertimento. Le femmine dovevano vestirsi di nero con un tocco di rosso: Flaminia ha messo una cintura rossa. I maschi in pantalone nero e camicia bianca. Il giorno dopo al telefono Sigrid mi ha fatto sapere che il concerto è stato bellissimo, la sala era gremita di familiari dei membri del coro che, sul palco, aveva due direttori. Sigrid mi ha mandato uno spezzone del concerto.

L'anno scorso hanno eseguito il requiem di Mozart e la registrazione è stata pubblicata su YouTube - qui c'è il link

https://www.youtube.com/watch?v=_8urY9RbJ1E


 


 

Questa scuola antroposofica intitolata a Rudolf Steiner ha tante bellissime iniziative. Quando le mie nipotine andavano ancora alla scuola elementare ho assistito alla Festa di Primavera. Tutti i bambini, vestiti di bianco e adornati con nastri dai diversi colori, ballavano intorno all'albero di Maggio accompagnati da un'orchestrina composta da insegnanti e alunni. Io ero seduta tra i familiari ed ero assalita da una grande emozione vedendo le mie nipoti in questo ambiente armonioso e sereno. Sigrid e Kevin sono stati sempre contenti dei metodi e della didattica steineriana.


Invito del concerto


sabato 12 aprile 2025

Livia, vent'anni.


Tecnica mista - 2002

Il 19 Marzo Livia ha compiuto vent'anni e ha festeggiato con una torta ed una buona cena in famiglia, c'era anche Ties, il suo ragazzo. Lei frequenta la facoltà di filosofia all'università di Amsterdam. Ha fatto già alcuni esami, tutti superati bene e qualche giorno fa ha dovuto consegnare un lavoro di duemila parole; la presenza è obbligatoria, solo il mercoledì non ci sono corsi e si studia a casa. La mattina ad Haarlem prende un bus fino alla stazione dove l'attende il treno per Amsterdam. Arrivata in città prende la metro per due fermate. In Olanda gli studenti viaggiano gratis su tutti i mezzi. Si trova bene con colleghi e professori. Ogni martedi sera i suoi compagni di corso si incontrano in un bar di Waterloo Plein per chiacchierare e prendere un drink. Come quasi tutti gli studenti in Olanda Livia ha un impiego part time: lavora due o tre volte a settimana, di sera, in un ristorante nella piazza centrale di Haarlem. Il lunedì, nel tardo pomeriggio ha lezione di batteria. Insomma, è impegnatissima. Non posso credere che sia già una giovane donna. Mi sembra ieri che la cullavo neonata. A quel tempo lei non dormiva la notte e io sono stata ad Haarlem due o tre mesi per dare una mano a Sigrid. I pomeriggi tenevo sulle ginocchia la piccolina, la testolina nelle mie mani, e guardandola negli occhi canticchiavo finchè si addormentava. Allora la passavo sul mio braccio sinistro così da poter scrivere in olandese i miei Haiku che da un pò erano la mia passione. Negli anni ne ho scritti tantissimi e qualcuno l'ho dedicato a Livia. Ogni tanto guardavo questo esserino tra le mie braccia e gli baciavo le manine. Sigrid intanto poteva dormire un pò, sbrigare le faccende domestiche, fare la spesa e poi cucinare. A volte stavo con Livia anche cinque ore di seguito ma non mi stancavo per niente. Poi Livia ha cominciato a dormire regolarmente la notte. Adesso che è una giovane donna l'ammiro. Quando aveva 18 anni per impegni di lavoro è andata per quasi un mese a Milano, da sola e cavandosela bene. A diciannove anni ha preso un treno per Parigi dove, per impegni vari, è stata due settimane. E' stata intraprendente e determinata. Lei è nata sotto il segno dei Pesci. Tutti in famiglia siamo diventati vegetariani 44 anni fa. Quindi Livia e Flaminia sono nate vegetariane e Livia da poco più di un anno è vegana. Qualche Haiku dedicato a lei lo metto qui.

 

19 Marzo, compleanno di Livia

Livia in terrazza a Roma

 


Gezichtjes trekkend,

gebalde vuistjes omhoog.

Kindje wat droom je?

Facendo smorfiette,

pugnetti chiusi verso l'alto.

Bimbetta, che stai sognando?

 

Voor mijn kleindochter

neurie ik al de liedjes

van toen ik, klein was.

Per la mia nipotina

canticchio tutte le canzoncine

di quando io ero piccola 

 

Goudenregen bloeit.

Kindje met gouden haartjes.

Gouden lentelicht. 

Glicine con fiori dorati

Bimbetta con capelli d'oro 

Dorata luce primaverile.


Kindje op mijn schoot

je bent sen prachting kleinkind.

Een volle luier.

Bimbetta sul mio grembo

nipotina meravigliosa.

Un pannolino pieno.

 


 





giovedì 10 aprile 2025

Jan a Roma, e anche Sigrid.

Sabato scorso, 5 Aprile, è arrivata Sigrid a Roma per stare con noi nove giorni e per stare un giorno e mezzo con Jan che sarebbe ripartito lunedi. Che bello trascorrere qualche giorno tutti insieme. I tre fratelli hanno fatto tante cose: appena arrivata Sigrid dall'Olanda sono andati a Trastevere, Lungotevere Ripa, dove in uno splendido cortile-giardino c'era un mercatino con musica dal vivo. Dato che domenica era giorno di musei gratis sono andati sull'Ostiense alla Centrale Montemartini, "straordinario esempio di riconversione in sede museale di un edificio di archeologia industriale che al suo interno espone sculture, mosaici e reperti archeologici di età romana". Jan e Sigrid sono anche andati al museo degli strumenti musicali qui all'Esquilino, in zona Porta Maggiore. Sono stati giorni belli e intensi e Jan lunedì alle 12 è partito per New York. Jan è un cuoco fantasioso e qui a Roma ha sempre cucinato deliziandoci ogni sera. Durante la sua permanenza, Jan, assieme a David, è andato a trovare una produttrice di vino con cui lavora: Silvia, brava e simpatica. All'interno del bel casale con vista sui vigneti i due fratelli hanno assaggiato gli ottimi vini accompagnati da pane e formaggio. Silvia, su suggerimento di Jan, ha iniziato a leggere il mio blog e le è piaciuto: mi fa molto piacere. 

I miei tre figli sono premurosi, affettuosi, dei veri tesori.

 

Mercatino a Trastevere

 


Colosseo

Garbatella

Garbatella

Centrale Montemartini


lunedì 7 aprile 2025

Collages in bagno ed altro

Da tanti anni realizzo tecniche miste e collages. Ormai ho le cartelle piene di lavori. Quando gli olandesini vengono a Roma succede che le nipoti vogliano, anche loro, realizzare un collage: nel bagno c'è una parete dedicata all'arte. Due lavori di Livia e Flaminia appesi lì da molti anni erano ormai sbiaditi e Jan, ieri, li ha rimpiazzati con due loro nuovi collages. Figurano bene sull'affollata parete che ospita anche un lavoro di Sigrid bambina intitolato Spettatori a teatro. Poi Jan ha passato in rassegna i miei più recenti collages: gli son piaciuti e ne ha scelto uno piccolo da portare con sè a New York. Alle pareti della sua casa nel Bronx ne ha già diversi, esposti accanto ai propri lavori e a quelli di David. I grandi quadri di Jan io li trovo bellissimi, dei capolavori. Peccato che non dipinga più. E neanche David dipinge più, però continua a disegnare, spesso in classe, con i suoi studenti. A casa però David non disegna: è troppo occupato a comporre e registrare musica e a scrivere i post che io gli detto.



I lavori di Livia e Flaminia


Tre dei miei ultimi collages





David: disegno fatto in aula

David: disegno fatto a scuola


                                                       Puffy Saigon - Too close to the sun


venerdì 4 aprile 2025

Jan a Tunisi e poi a Roma


Il 26 Marzo Jan è arrivato da noi a Roma dopo una breve vacanza in Tunisia. Aveva un ottimo aspetto, rilassato e con un paio di chili in meno perchè la Tunisia era in pieno Ramadam e durante il giorno non si poteva mangiare. Ci ha mostrato alcune foto raccontandoci i suoi giorni in quella città e nei suoi dintorni. Sa raccontare così bene che gli chiederò di scrivere qui di questa sua esperienza.

 

"La capitale" e' una grande citta' dalle molte facce, io ho alloggiato nella medina, l'antico centro. Vicoli e stradine chiuse al traffico, una kasbah con tanti negozietti, spesso divisi per strade, i souks, specializzati in uno specifico ramo: profumi, gioielli, dolciumi, erbe e spezie, vestiti, scarpe e ovviamente tanti cose "tipiche" come sandali, tuniche e bigiotteria che in verita', come mi ha detto una persona del posto, sono tutti articoli fatti in Cina. Durante il pomeriggio negozi chiusi, strade deserte e poi alle 18:30, ora del tramonto, si sente un colpo di cannone che dichiara il termine del digiuno iniziato la sera prima e tutti cenano con impegno. Segue un'ora di preghiere e dopo le nove la medina si riempie di una grande folla, le saracinesche dei negozi si riaprono e un vivace passeggio comincia e continua fino a mezzanotte passata. Ho visitato le vicine rovine di Cartagine e il celebre villaggio di Sidi Bou Said dove molti artisti del 1900 hanno vissuto e dipinto. Dopo 3 giorni nella capitale con un treno in pessime condizioni e con un'ora di ritardo sono arivato a Sousse, localita' marittima che di estate e' meta di migliaia di europei. Fuori stagione era deserta, la sua medina splendida e' considerata forse la piu' bella del paese. Da li' il giorno dopo con un minivan con 7 passeggeri sono arrivato a Mahdia, un piccolo paese sul mare. Faceva freddino e tirava un vento fortissimo, strade deserte e l'atmosfera era un po' surreale, non proprio invitante. Dopo una passeggiata solitaria di svariati chilometri sul lungomare ero affamato ma era tutto chiuso e l'unica cosa che sono riuscito a trovare e' stato un chapati col formaggino da un venditore ambulante. Ho quindi deciso di tornare con un giorno di anticipo a Roma, il Ramadan non e' il periodo ideale per viaggiare come turista nei paesi musulmani. Avendo un volo serale mi rimaneva tempo a sufficienza per fare una deviazione per El Jem dove si trova l'anfiteatro romano in migliori condizioni di tutti gli anfiteatri esistenti e che secondo alcuni studiosi e' addirittura piu' bello del Colosseo. Nel tragitto ho conosciuto due giovani della vicina Mauritania, studenti universitari in Tunisia che gode fama di avere ottime scuole. Con loro abbiamo visitato il monumento e tanti giovani mi fermavano incuriositi e desiderosi di farmi domande e parlare inglese, molto aperti e intraprendenti. Tornati insieme alla stazione dei minibus ci siamo salutati, diretti a diverse destinazioni. Arrivato a Tunisi avevo ancora il tempo di comprare qualche dolcetto tradizionale da portare a Roma poi con un taxi fino all'aeroporto. Erano passati 47 anni da quando con tutta la famiglia eravamo stati a Tunisi, una breve tappa di una crociera nel mediterraneo sulla nave Amerikanis. Dopo neanche un'ora di volo ero a Roma e a casa mi avevano aspettato per cenare insieme. Che bello stare di nuovo con loro.

 

A Tunisi nel 1978

 


Sbarcati a Tunisi



Sulla nave


 
Mahdia 2025

Kasbah - Tunisi

Tunisi 2025

Tunisi

El Jam