lunedì 19 marzo 2012

Primavera 1968 - 2

Il 22 marzo era il nostro nono anniversario. Abbiamo comprato dei narcisi ed una torta, per pranzo ho preparato lasagne e di pomeriggio siamo andati al parco di Colle Oppio, il mio vecchio quartiera da scapola. I bambini ci giocavano a piacere, Jan era esuberante. Raccoglievano pratoline. Nella casa dove abitavo un tempo non c'erano più i nostri amici di una volta, anche loro avevano cambiato casa.
Il 2 aprile siamo andati insieme dal ginecologo per una visita di controllo. Ero incinta da un pò più di tre mesi e tutto era a posto. Abbiamo raccontato ai ragazzini la grande notizia. Sembravano contenti.
Già il 21 marzo ci eravamo recati da un ginecologo, amico d'infanzia di Pino, Giovanni Gallo che mi ha prescritto vitamine, minerali e extra vitamina C.
Il 3 aprile sono venuti a cena Fred, Marjan con la mamma, Peter e Ronnie Mulder. David non riusciva a dormire, voleva che raccontassimo la grande notizia agli ospiti, però in sua presenza. L'abbiamo fatto alzare e abbiamo raccontato del bebè in arrivo. Esclamazioni di sorpresa ed auguri. David di nuovo a letto. Io quella sera indossavo un vestitino nero aderente con una collana comprata tempo prima a Casablanca.
Il 12 aprile siamo andati per quattro giorni ad Avellino. Anche là tutti felicemente sorpresi dalle nostre nuove. A Walter e Marisa era da poco nata la prima figlia Ilaria e in Canada a mio fratello Minze e sua moglie Elma la terza figlia Sharon Margaret. Abbiamo visitato la famiglia Palumbo, gente cara e molto ospitale. Pino era grande amico dei figli Enrichetto, Irma e Liliana, e dopo anche di Italo che era più giovane. Il giorno della nostra partenza Italo (Scelza Palumbo: Scelza cognome della mamma)
ci ha detto  nuovamente che voleva fare un ritratto a me con i bambini.
La mattina del 21 aprile siamo andati noi quattro a vedere una mostra di quadri in mezzo alle azalee sulle scalinate di Piazza di Spagna. Un bombardamento di colori. Faceva un bel caldo.
Poi di sera è venuta Liliana Palumbo a Roma, nostra ospite per una settimana. Era diplomata ISEF e doveva seguire un corso di aggiornamento per l'insegnamento. Era spesso via ma di frequente consumava i pasti con noi e le piacevano molto. Un pomeriggio è venuta con me e i bambini sul nostro monte. Con noi c'era anche la nostra cara amica Gabriella. Ho scritto nel mio diario che cantava le mie lodi, con mio imbarazzo, e mi trovava magra come un'acciuga. Gabriella era una collega di Pino che ogni tanto ci chiamava:"Posso venire a pranzo da voi?" Diceva che si sentiva tanto bene con noi, i suoi pensieri spesso tristi si distraevano in nostra compagnia. L'anno prima, il 25 settembre, ci aveva presentato il suo fidanzato inglese Humphrey ed il suo amico Chris. Il 4 dicembre seguente ci ha informato che usciti per una gita in barca a vela sul lago di Bolsena, Humphrey e Chris non sono più tornati a riva. Una storia incredibile, misteriosa e triste che ci ha toccato molto. I giornali ne scrivevano.
Il primo maggio ho sentito il bambino muoversi nella pancia. In mattinata sono venute la mia amica Olga con la sua bambina Germana dell'età di David e anche con loro ci siamo arrampicati sul nostro monte. Ci godevamo il bel sole e il verde. Olga diceva che abitavamo proprio in un bel posto. Sto ridacchiando al pensiero di come portassimo regolarmente amici e parenti su Monte Mario, come se quel luogo bellissimo e ancora incontaminato fosse il nostro giardino privato;  ne eravamo orgogliosi e lo volevamo condividere con tutti.


A Piazza di Spagna

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