domenica 18 marzo 2012

Primavera 1968 - 1

Questo spot lo dedicherò a qualche evento che pesco dal mio diario del 1968 fino al compimento dei quattro anni di Jan..
Un giorno dopo pranzo ci siamo avviati, David, Jan ed io al Foro Italico. Quasi arrivati vediamo sopra  un cespuglio, forse portato là dal vento, un biglietto da mille lire. Ci siamo interpellati ed abbiamo deciso di spenderlo andando al circo Berlin dall'altra parte del Ponte Duca D'Aosta, anche per sfuggire al vento freddo. Il prezzo d'entrata per noi tre era di 1.500 lire. A David è piaciuto molto, a Jan così così.
A volte, giocando nei parchi, a David e Jan gli alri bambini chiedevano: "Ma voi siete stranieri e la vostra mamma è straniera?" Era per il nostro aspetto perchè è vero che io ho un accento che non ho mai perduto ma i miei figli no. A quei tempi gli stranieri in Italia erano rari.
I primi di marzo David per un paio di giorni di seguito ci ha raccontato che nella sua classe lui apparteneva al gruppetto degli Esclusi che sarebbero quelli che non sarebbero promossi. Ci sembrava strano perchè la sua ultima pagella non era male e i voti nei suoi quaderni erano alti o più che sufficienti. Il 7 marzo tornava a casa felice. Pino era stato a scuola e dal giorno dopo non sarebbe stato più incluso nel gruppo degli "Esclusi". Quel pomeriggio siamo andati al cinema a vedere "I viaggi di Gulliver". E' venuto con noi anche l'amichetto Marcello. Nel cinema Jan piangeva, non voleva che bruciassero Gulliver. Quella notte Jan si è svegliato arrabbiato e buttava tutti i vestiti per terra. Sicuramente sognava del film e ha voluto dormire con noi nel lettone.
Jan, piccolo com'era, camminava lunghe distanze. Veniva con me a Piazzale degli Eroi per portare cose commestibili, un pò di soldi e dei fiori alla signora Raparelli, una vedova povera che viveva in una casa popolare ed era tanto felice di vederci arrivare. Poi attraverso noi anche altre persone si sono interessate  a lei e ne era molto commossa. Pino ha coinvolto anche Peter Mulder, i Sanvincenzini  e Padre Igino, il frate cappuccino che la domenica leggeva la messa nella cappella della RAI. Come prima era tanto sola, gli ultimi anni della sua vita è stata accudita da tante persone.
Di mattina, con David a scuola, io e Jan a volte andavamo alle pendici del monte portando con noi Claudia, la figlia della portiera coetanea di Jan. Lei si metteva sopra le mie ginocchia, Jan correva. Claudia veniva spesso su da noi a giocare con Jan. Ogni tanto David e Jan scendevano a vedere la TV da Elena, la nostra carissima portiera. Non avevamo ancora la TV.
Jan era un piccolo tesoro, sì vivace, ma era così assennato nel suo ragionare. Un pomeriggio sul monte David e Jan giocavano con altri bambini ma poi Jan è venuto da me che ero seduta sul solito grande sasso a scrivere una lettera e non voleva più staccarsi da me perchè diceva che c'erano delle bambine che lo volevano sempre baciare.
Il pomeriggio del 15 marzo Pino doveva presentare uno spettacolo radiofonico in una sala col pubblico. Quel giorno, come succedeva spesso, c'erano da noi Cristina e il piccolo Carlos, il mio figlioccio di quasi un anno. Mentre io badavo a Carlos Cristina è andata con David e Jan ad assistere alla trasmissione. Negli intervalli Pino ha avuto Jan sulle ginocchia. Ha avuto tanti complimenti coi suoi figli. Pino orgoglioso
Il 24 marzo veniva festeggiato il primo compleanno di Carlos (era nato il 17 marzo). Julio è venuto a prenderci. C'erano amici cubani, messicani e spagnoli, fra i quali Dante il padrino di Carlos e la sua fidanzata. Carlos era un bambino carinissimo. Tante volte ho badato a lui. Il climax della festa era l'amico ventriloquo molto bravo.







Con Dante e Carlos


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