Il 17 maggio era il mio compleanno. In casa c'erano ancora le bandierine della festa di Flaminia lasciate appositamente per questo giorno. C'erano i regalini vicino al mio piatto della prima colazione. E....c'era il sole. Perciò siamo andati tutti insieme a pranzare in un bel posticino in mezzo al verde che si chiama Het Dolhuys, cioè La Casa dei Matti che si trova nel quartiere Frans Hals, dove io sono cresciuta. E' stata costruita nel 1320. Nel 1413 era un ospedale per malati di mente che poi è stato aperto anche ai lebbrosi e ai malati di peste. Con la scomparsa di queste malattie la Dolhuys è diventata una casa di riposo per anziani con una parte dedita agli orfani (nella mia classe della scuola elementare c'era un bambino di questo orfanotrofio, me lo ricordo benissimo) Nel 2005 è diventata un museo psichiatrico. La chiesa annessa, la Jacobskerk, è stata trasformata in café ristorante. Ci si svolgono concerti, letture di poesie, feste di matrimoni e di compleanni. E' arredata con semplicità e gusto. Ci sono piaciute molto le artistiche tende a strisce alle finestre. Abbiamo mangiato un pasto semplice. Quante risate abbiamo fatto con il grande specchio deformante: fa sembrare tutti matti (dol). E fuori sul prato le bambine hanno giocato a non finire sullo scivolone. Sigrid e David hanno scattato tante belle foto.
La Dolhuys è situata allo Schotersingel. Singel vuole dire cinta, cintura, fu il canale che nel Medioevo fu costruito come difesa della città, circondandola. Il Singel è accompagnato dal Bolwerk (bastione, forte, lavoro di fortificazione). Il Bolwerk è un bellissimo parco con prati e alberi secolari. In mezzo allo Schotersingel c'è un piccolo isolotto abitato da famiglie di anatre. Da Bolwerk deriva la parola francese Boulevard che indica Strada Ampia e che ormai viene usata in tutto il mondo.
Nei miei tempi i bambini giocavano sempre fuori, per strada e nel Bolwerk. Dopo scuola eravamo sempre all'aria aperta, non ci stancavamo mai di saltare e correre, andando anche lontano. Le strade non erano trafficate come adesso e la televisione era una cosa ignota. Ascoltavamo tutti insieme i drammi radiofonici, si leggeva molto e si cantava insieme e spesso intorno al tavolo si facevano giochi. D'inverno aspettavamo con ansia che l'acqua si gelasse per poter pattinare sul Singel e gli altri canali che, come tutti, affluiscono nel fiume Spaarne. Se l'inverno era molto rigido si pattinava persino sullo Spaarne, un fiume navigabile.
Essendo io cresciuta con tanta libertà e natura ho portato, qui a Roma, i miei figli il più possibile in giro nel verde. Non molto tempo fa Jan mi disse: "Eravamo proprio uotdoor kids."
Complesso Dolhuys |
Schotersingel |