martedì 17 luglio 2012

Primavera in Olanda



Dal 26 aprile fino al 10 giugno, come ogni anno ero in Olanda, ad Haarlem, e sono stati giorni belli e pieni ed ero felice con i forti baci ed abbracci delle mie nipotine. E qualcosa di quel periodo voglio raccontare.
Il 30 aprile era il compleanno della regina: "Koninginnedag". Meno male che la pioggia quel giorno non impediva di festeggiare in grande stile questo evento annuale. Tutta la città (e il paese) era in movimento. Dominava il color arancione nei vestiti, copricapi, parrucche, bandierine e in tante altre cose fantasiose. Siamo usciti tutti insieme abbastanza presto con una lista scritta in anticipo delle cose che ci sarebbero potute servire, perchè in questo giorno gli abitanti possono mettere su una coperta o su improvvisate bancarelle tutti gli oggetti che per loro sono diventati superflui e li vendono a prezzi irrisori. Un mercato enorme, e che spasso guardarsi intorno. C'è tanto di tutto che un giorno non basta, ci vorrebbe almeno una settimana.
Per le strade c'erano bambini che si esibivano, da soli o in gruppetti. Ballavano, cantavano o suonavano uno strumento. Altri vendevano dolcetti e bibite fatti dalle loro mamme. Palchi, spettacoli, musica e giochi per bambini nelle piazze.  La città quel giorno è una grande kermesse. Vengono persino dall'estero per fare buoni affari. Una signora di Roma mi ha raccontato che una sua amica andava col  marito in Olanda e quel giorno riempivano il camioncino con merce scelta che poi rivendevano a Roma nel loro mercatino dell'usato.
Noi abbiamo trovato tutto quello che volevamo, persino una bicicletta di buona marca per Livia, come nuova, per 50 euro. La vecchia bici che per Livia è ormai troppo piccola passa a Flaminia. Io ho preso tanti péluches destinati agli orfanelli in Africa. Nel pomeriggio siamo andati di nuovo in giro perchè per le strade si trova la merce invenduta e tutti sono liberi di prendere quello che si vuole. Qualcosa di interessante si trova sempre. Io ho preso qualche bel libro. A casa le bambine hanno giocato subito con le nuove Barbie e il lettino per le bambole.
Sulla piazza centrale della città, la Grote Markt. era stato allestito un lunapark, dove siamo andati  con Patrick, il fratello di Kevin.
Quando io ero bambina in Olanda non esisteva questo "Vrijmarkt" (libero mercato), nessuno aveva niente di cui disfarsi, quello che si possedeva era appena sufficiente: la maggior parte della gente era povera. Chi avrebbe mai pensato che un giorno ci sarebbe stata questa abbondanza.



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