venerdì 13 luglio 2012

Domani parto (25-4-2012)

Ho camminata un'ora con Seila, la cagnolina di Laura. Siamo andate al Colle Oppio. C'era tanta gente a godersi il verde e la bella giornata, tanti bambini che giocavano animatamente. Erano quasi le sei ma il sole era ancora presente. La casa di Nerone sempre là e anche il Colosseo al solito posto. Mi piacciono questi colori antichi di Roma. Non mi sembra vero che domani parto per stare un mese e mezzo in Olanda e di trovarmi da un momento all'altro in un mondo diverso, ci saranno fiori ovunque, e sarò avvolta in un'altra lingua, altri colori, altri ritmi, altra gente. Ed è bello poter assaporare paesi diversi. Non è sempre facile avere i figli lontani, ma sono fortunata perchè loro vengono spesso da me e io vado a trovarli, sto bene con loro, gli voglio tanto bene. Ho i piedi in tre staffe, vivo tre vite: quella romana, quella di Haarlem e quella di New York. Da quando non c'è più mia madre, dal 2004, non vado più in Canada, ma nei pensieri esiste l'ubiquità e sulle ali dei sogni gli spostamenti sono istantanei, mi trovo dappertutto, abbraccio tutti e tutto contemporaneamente. Non perdo tempo con i mezzi di trasporto. Andata e ritorno si compiono in pochi secondi. La permanenza sembra eterna, ma è fugace.
Come sono felice di rivedere tra breve le nipotine, di baciarle e di godermi le loro presenze. Sicuramente anche Pino sarebbe stato innamorato di loro.
Stamattina mi sono arrivate alcune foto delle bambine spedite da Sigrid. Flaminia indossa una tunichetta che prima apparteneva a sua sorella e che lo zio Jan a suo tempo aveva fatto avere a Livia tramite me da New York. Sembra che Flaminia stia cantando e ballando come fa spesso. Livia indossa una gonna fatta dalla mamma, si copre la faccia con le mani: in quel momento niente foto. In più c'è una foto di un vestitino che Sigrid ha fatto per Flaminia, un capolavoro. E domani abbraccerò queste bambinucce. Giorni fa Livia ha detto alla mamma di uscire spesso la sera col papà. "Così Flaminia ed io stiamo con nonna." Mi sono emozionata quando Sigrid me l'ha raccontato al telefono.
Quando cammino per strada e penso alle bambine sorrido con un sorriso dell'anima. E domani le vedrò, manca solo una notte. Non c'è più bisogno di viaggiare sulle ali oniriche. Mi aspetta l'aereo.




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