mercoledì 5 dicembre 2012

Primavera 1958 - Lettere


Ogni settimana scrivevo una lettera ai miei in Canada e corrispondevo anche con Anneke e con sua sorella Thea. Thea dopo aver sposato un olandese - una bellissima sposa - era tornata anche lei in Olanda, insieme al marito. Con il trasloco del 2009 mi sono disfatta di molte carte ma in una cartelletta ho ritrovato qualche lettera della nostra corrispondenza. Io scrivevo a macchina usando carta carbone per conservare una copia per il mio archivio personale e qualcosa è rimasto.
I ricordi sbiadiscono o vengono cancellati dalle onde del tempo, sono pochi i superstiti nitidi. Questo rimasuglio mi sarà d'aiuto per rievocare quei tempi lontani nel passato.
Per il matrimonio della sorella, Anneke era andata in Argentina e alla sua lettera giuntami da lì ho risposto il 26 febbraio 1958 dicendole che avevo letto la sua missiva con grande avidità. Venivo assalita da tanti sentimenti e ricordi. Quei bellissimi giorni passati insieme in Olanda e le volte che in Argentina siamo venuti a trovare lei ed i suoi nella loro accogliente casa. Quell'originale incontro camminando per Martin Coronado: una scrofa a passeggio con i suoi porcellini. La sua cara mammina, il suo spiritoso papà, il buffo fratello Tom, la vivace Thea. Quando arrivavo in bicicletta con uno dei miei fratelli non vedevate l'ora di fare un giro a pedalare con le bici che noi avevamo portato dall'Olanda. Spero che tua mamma stia meglio: auguri. Anche i  miei hanno problemi con la salute. Perbacco perchè esistono le malattie! Sono delle guastafeste. Mia madre scrive che da dieci anni non faceva così tanto freddo in Canada e che per via di tutta quella neve e quel gelo c'era molta disoccupazione. Poi, un argomento materiale: Minze e Henk hanno acquistato una macchina ciascuno, una Pontiac del '53 e una Dodge del '55. In famiglia avevano deciso che era necessario per via della buona convivenza. Perchè in  garage c'era solo una macchina decrepita che naturalmente tutti e due volevano usare nello stesso momento e così venivano a parole.
Argentina! Mi vengono in mente le festicciole che i miei fratelli ed io organizzavamo nel nostro loft a Ramos Mejia. I nostri genitori ci lasciavano lo spazio e noi con i nostri amici ballavamo tutta la sera. A fine festa solo Anneke rimaneva perchè abitava troppo lontano e noi quattro ci sdraiavamo in silenzio nella stanza ascoltando musica classica. Felici, sereni. Le palme del giardino sbirciavano attraverso i vetri.
I genitori di Anneke, saputo dalla figlia della mia intenzione di trasferirmi in Italia, l'hanno pregata con insistenza di dissuadermi dai miei piani perchè, secondo loro, in Italia molte ragazze bionde sparivano per poi finire in un harem. Sorrisi e spallucce da parte mia con l'inconscienza della gioventù.

Spiaggia di Scheveningen


All'Aja

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