martedì 18 dicembre 2012

Settembre 1958 (6) lettera a Thea

Il 5 settembre ho scritto una lettera a Thea, sorella di Anneke.
"Mi dispiace che hai aspettato tanto la mia risposta ma la colpa è di una frase della tua ultima lettera. La riporto qui parola per parola: "Aukje non rispondermi prima che io ti spedisca le foto del mio matrimonio. Appena sono pronte te le mando, frattanto avrò anche racimolato delle nuove da raccontarti."
Anneke mi scrive che non capisci perchè non mi faccia viva. E così ho capito che soffri di memoria corta e dato che è un brutto male del quale anch'io soffro spesso, ti scrivo per consolarti. Come sta la sposina in Argentina, ha già imparato a parlare usando il termine "mio marito"? Sei ancora una scavezzacollo o hai acquisito maniere da signora?  Eri sempre così strapiena di energia spumeggiante che non ti posso immaginare posata. Pensate di stabilirvi in Olanda? Ti ringrazio ancora per la bella foto di te e Henk sposi. Eri una sposa incantevole.
Stamattina ho imbucato una lettera a Anneke dalla posta Vaticana i cui francobolli sono molto belli e anche se è abbastanza lontano da dove abito avevo voglia di vedere Piazza San Pietro sotto il sole. C'erano tanti turisti e mi danno un senso di possesso perchè abito qui. Dal Vaticano mi sono spostata a Castel Sant'Angelo lungo il fiume Tevere. Questo castello è stato costruito nel 137 e mi meraviglio di come sia ancora così forte e bello, come se fosse stato costruito da poco. Se oggi non avesse chiuso all'una e mezza mi troverei ancora là. A Roma ci sono tante cose belle da vedere e anche se abito qui già da dieci mesi, mi colpisce ancora. Peccato che non sia facile andare in giro da sola. Gli uomini quà sono dei terribili scocciatori, peggio che in Argentina. Naturalmente ci sono eccezioni alla regola e con una di queste sono andata la settimana scorsa a teatro. La cosa simpatica era che potevamo dare un'occhiata dietro le quinte e abbiamo visto come gli attori si vestivano e truccavano, uno di loro è amico del mio accompagnatore (e se mi ricordo bene si chiamava Silvio Spaccesi) e ci ha presentato a tutta la compagnia. Il lavoro era buono, consisteva in diverse commedie. Alla fine abbiamo fatto i complimenti agli attori.
16 settembre. Ho fatto sapere a Anneke che c'è una lettera per te nelle mia macchina da scrivere e, con razòn, ci sta già da ben dieci giorni. Ho avuto giorni pieni. Stasera ho finalmente il tempo di ridedicarmi alla tua lettera. Lavoro come mannequin in un'altra casa di  moda. Mi trovo meglio qui che in quella precedente, l'atmosfera è gradevole e tutti sono gentili. Hai un'idea di come si presenti una casa di  moda? Forse pensi che sia un grande negozio con vestiti e cappotti appesi agli stendini, ma non è cosi: apri la porta d'ingresso e entri in un piccolo salone con grandi specchi alle pareti poi attraverso pesanti tende entri in un grande solenne salone con ai lati bassi tavolini e comode sedie, il centro rimane libero. Quando una cliente si presenta tutte le luci vengono accese e la direttice o il titolare himself la riceve. Viene  chiesto che cosa le interessa vedere: un abito per la mattina, per il pomeriggio o per la sera, un tailleur o un cappotto? Un abito da sera? Le facciamo vedere la nostra collezione. Nella stanza dove sono appesi i vestiti mi svesto come un vento vorticoso, veloce come un fulmine entro in un abito da sera e con calma apparente scivolo nel salone. E questo si ripete finchè la cliente vede qualcosa di suo gusto e lo vuole provare lei, almeno se riesce ad entrarci. Queste clienti devono essere ben fornite di quattrini se ti dico che sento dei prezzi di 190, 240, 300, 350 dollari per un solo indumento. In questa casa nessuno parla una parola d'inglese e perciò con clienti di lingua inglese faccio l'interprete, anche la corrispondenza in quella lingua la svolgo io. Se hai visto il film "Roman Holidays" (La Princesa que queria vivir) ti ricordi probabilmente le scalinate di Piazza di Spagna, proprio lì vicino lavoro io. La maggioranza delle case di moda si trovano da quelle parti. Se ci passi verso le 19.30 fra i passanti distingui le mannequins per come sono truccate e per il loro portamento.
Le giornate al mattino e di sera si rinfrescano e questo mi rende melanconica: presagio d'autunno. O per favore estate rimani, ci tengo tanto a te. Qui l'estate è stata bellissima, come non ne ho mai vissuta una prima. Da voi comincia la primavera. Dovrei acquistarmi un  paio di ali per passare l'estate da voi. A te non piace l'estate se ricordo bene. I tuoi genitori stanno bene e anche Tom e Carola? Dai miei ricevo buone notizie. Come saprai da Anneke, Henk si è sposato. Come da voi il più giovane si è arreso per primo. Stamattina ho parlato finalmente olandese dopo tanto tempo. Dovevo mostrare abiti da sera alla moglie dell'ambasciatore del Brasile in Olanda. Mi diceva che questo vestito le sarebbe servito per una festa da Juliaantje-Giulianina. Mi piaceva parlare la mia lingua.
Qui si lavora fino alle 19.30 e anche il sabato si lavora dappertutto, eccetto nelle istituzioni straniere. Poi cucino e lavo e stiro i miei vestiti: giornate colme. Pensavo di fare tante cose la domenica, ma alcuni amici mi hanno convinta ad uscire con loro per avere almeno un giorno di riposo.
Theuccia finisco qui, la lettera ne ha abbastanza della macchinetta e brama una busta."    

Thea sposa.

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