martedì 16 luglio 2013

Torno in Olanda (30 aprile 2013)

Interrompo le mie cronache estive romane per tornare a parlare del mio soggiorno ad Haarlem, Olanda, dal 26 aprile al 7 giugno. Ho già descritto il lungo weekend passato ad Anversa il giorno dopo il mio arrivo. Il 29 aprile siamo tornati ed il 30 era il Giorno della Regina (Koninginnedag). Meno male faceva un pò meno freddo e non pioveva. Tutta la città, anzi il paese, era in festa. Bisogna vivere questa giornata di persona per sentire l'atmosfera e la vivacità dell'evento.Vengono anche dall'estero per assistere agli innumerevoli festeggiamenti e anche per fare compere vantaggiose. Livia e Flaminia potevano, come ogni anno, scegliersi una bambola nuova e dopo volevano subito tornarsene a casa per poterci giocare. Come ho già scritto, io ho fatto un rifornimento di péluches che poi Eliane manderà in Africa agli orfanelli dell'AIDS. E non ho potuto resistere ai libri, ne ho presi diversi.
Il prossimo anno non ci sarà più il Giorno della Regina ma il Giorno del Re perchè la regina Beatrix ha abdicato a favore di suo figlio Willem Alexander. Il nuovo re compie gli anni il 27 aprile e perciò la festa si anticipa di tre giorni. Nel 2014 però il 27 sarà di domenica e quindi in quell'anno, in via eccezionale, il Giorno del Re si terrà il 26.
I miei genitori non erano sostenitori della monarchia. Mi ricordo che da bambina ho sentito una volta mio padre dire: "La gente ha bisogno di adorare qualcuno o qualcuna, che sia un re, una regina o/e un dio." Alla scuola elementare a noi  bambini raccontavano della casa regnante e della nascita della principessina Beatrix  nel 1938. Quando ha compiuto un anno la fabbrica di giocattoli olandese Anjo ha messo sul mercato la bambola Beatrix. La testa e anche i  vestiti erano stati presi da una foto invernale che raffigurava Beatrix con la mamma Juliana. Io guardavo questa bambola con incanto, sembrava una vera bambina. Una bambina uscita da una favola.  Ho letto che quest'anno ne hanno fatto una replica, per colezionisti. Anche se guardo con occhi critici il mondo di re, regine, principi e principesse, un leggero senso fiabesco mi è rimasto.
Ad Haarlem abbiamo visto per televisione  l'abdicazione di Beatrix e l'incoronazione di Willem Alexander, sua moglie Màxima è diventata regina. Le loro tre simpatiche figliolette salutavano i sudditi. Un bello spettacolo.
Nel giornale NRC Handelsblad ho letto un articolo del columnist Youp van 't Hek che oltre a scrivere una rubrica settimanale di commenti sui fatti del giorno, da moltissimi anni (dal 1973) è anche un popolarissimo cabarettier che scrive i propri programmi e partecipa alla creazione delle canzoni dei suoi shows. E' di grosso richiamo, riempie le sale.
Nei suoi articoli punta le frecce su tutto e tutti. Le ultime frasi dello scritto che ho letto sono:  "Voglio ripetere un'altra volta la mia opinione: "La casa regnante è un'istitizione medioevale e superata. E così non racconto niente di nuovo a Trix, Lex e Max. Loro lo sanno già da anni. Ma, si sa che ci sguazzano bene."





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