David andava volentieri a scuola. Andava e tornava in macchina con Patrizia e il suo papà del nostro palazzo. Nel pomeriggio giocava a pallone nella nostra strada, via Goiran, con un gruppetto del quartiere. La via era senza uscita e in quei tempi circolavano pochissime macchine. Jan che aveva solo due anni a volte faceva un pisolino, io frattanto lavavo i piatti e ordinavo la cucina. Poi con David e Jan andavamo in giro. Un pomeriggio Pino è andato con i maschietti al parco di Colle Oppio vicino al Colosseo ed io e Cristina siamo andate al centro a vedere i negozi al Corso. Siamo entrate nella Rinascente e nella Standa. Ho comprato un regalino per i maschietti e una sciarpa di seta per le mie amiche Anneke e Thea. Cristina mi ha detto: "Per fortuna che Pino non è geloso, tutti gli uomini ti guardano." Annotavo i complimenti nei miei diari perchè mi meravigliavano, sarà perchè quando ero bambina, e poi ragazza, in Olanda non si usava e ancora adesso da quelle parti ricevere un complimento è una rarità.
Il 7 ottobre è stato pubblicato un racconto di Pino in un quotidiano. Peccato che non ho scritto quale giornale fosse. David aveva ogni giorno un compito per scuola. Per esempio doveva scrivere una pagina con la parola "casa". In cima doveva incollare l'immagine di una casa che io ritagliavo da una rivista.
La mattina del 9 ottobre sono venuti a prendermi Cristina e Giulio per andare a Porta Portese. Abbiamo trovato vestiti usati molto carini. Alle 11.30 eravamo di ritorno e a Pino sono piaciuti molto i nostri acquisti. Ho preparato sugo alla genovese che piace sempre a tutti. Nel pomeriggio è iniziato a piovere. Jan attraversava tutte le pozzanghere perdendo sempre una scarpa. Sono venute Olga e Germana. Poi David ha fatto il suo compito.
Stranamento l'undici ottobre David è andato a scuola svogliatamente e quando all'una è tornato a casa aveva gli occhi rossi. Non ha voluto dirci perchè aveva pianto. Mangiava poco come quasi sempre. Poi, facendo i compiti era nervoso e impaziente. Siamo andati a trovare Pino in TV. Il medico dell'ambulatorio ci ha detto di dare a David tante vitamine e per sicurezza fargli fare un xray del torace perchè era magrolino. Pino ci ha fatto vedere come si lavora negli studios, e una sala con una collezione di armi è piaciuta molto a David.
Settembre 1966 |
Stranamento l'undici ottobre David è andato a scuola svogliatamente e quando all'una è tornato a casa aveva gli occhi rossi. Non ha voluto dirci perchè aveva pianto. Mangiava poco come quasi sempre. Poi, facendo i compiti era nervoso e impaziente. Siamo andati a trovare Pino in TV. Il medico dell'ambulatorio ci ha detto di dare a David tante vitamine e per sicurezza fargli fare un xray del torace perchè era magrolino. Pino ci ha fatto vedere come si lavora negli studios, e una sala con una collezione di armi è piaciuta molto a David.
Il 12 ottobre, come al solito, i bambini sono venuti nel nostro letto. David è andato a scuola tranquillo. Proprio nell'istante in cui è tornato a casa, di nuovo con gli occhi rossi, mi ha telefonato Pino che era a scuola per parlare con la maestra. Diceva che mentre entrava a scuola David stava uscendo con la sua classe. Un bambino, indicando David, ha detto alla sua mamma: "Guarda mamma, quello è l'asino della classe." Pino sentendo queste parole si è indignato ed è subito andato a parlare con la direttrice che ha disapprovato il comportamento della maestra. Hanno dialogato con l'insegnante che ha replicato in modo insensato: "Adesso che so che è un bambino sensibile lo metterò al primo banco." Il giorno dopo David tornando da scuola era su di giri, di buon umore, felice. E di conseguenza tutti noi in casa eravamo felici.
Ancora sono incredula e arrabbiata e addolorata che un insegnante di scuola elementare (o di una qualsiasi altra scuola) potesse dimostrare una tale mancanza di sensibilità. Come poteva svolgere un mestiere che richiede almeno i principi della pedagogia? Come poteva offendere e umiliare un bambino di 5 anni che fra altro era educato e molto intelligente? Questo mestiere non era adatto a lei. Adesso che le mie nipotine frequentano la scuola steineriana tante volte ho pensato che questo modo di insegnare sia il migliore. Nessun bambino è uguale all'altro e qui di ogni bambino viene studiato il carattere e le attitudini e trattato di conseguenza con il massimo rispetto e una profonda comprensione della sua individualità. Una scuola così avrei voluto per i miei figli. Le scuole attuali sono migliorate prendendo come esempio il metodo educativo della scuola steineriana.
Dopo qualche giorno David tornava a casa con regolarmente un 10 meritato nel suo quaderno. La sua salute era a posto, doveva continuare con le vitamine.
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