sabato 1 luglio 2017

1966, l, 2 e 9 giugno

Voglio riportare qui il commento che il 1° giugno un critico ha espresso dopo aver letto i lavori letterari di Pino: "Mi sono piaciuti moltissimo. Eccellente qualità. Altissima poesia."
E anche qualche altra cosa voglio ricordare su questa pagina, eventi che dopo tanti anni avevo dimenticato, e leggendoli mi toccano.
Il 2 giugno leggo fra l'altro che, di mattina, a Piazzale Clodio, abbiamo visto i carri armati diretti a via dei Fori Imperiali, poi Pino e David hanno preso un bus per Piazza Venezia e Jan ed io il bus 31. A Piazzzale degli Eroi siamo scesi e in una casa popolare abbiamo portato scarpe, un vestito e soldi alla signora Rapanelli che, scrivo "conduce una vita così triste e povera." La signora R. era molto felice della nostra visita e dei regali. L'avevo conosciuta non tanto tempo prima, un giorno che era appoggiata al davanzale della sua finestra in Via Andrea Doria e passando l'ho salutata. Lei ha risposto sorpresa e abbiamo scambiato qualche parola. Era anziana e vedova da poco ed era molto sola. Le ho promesso che sarei andata a trovarla. E così ho fatto, da sola o con i bambini, portandole sempre un pensiero. Una volta che le ho dato un cardigan fatto a mano da me ha esclamato che non aveva mai avuto una maglia così bella. Mi ricordo che a volte andavo con il carrello della spesa a prelevare la sua biancheria e dopo la portavo indietro lavata e stirata. Fino alla fine l'abbiamo assistita. Quando si è ammalata, Pino insieme al nostro amico Peter, con molto affetto sono stati da lei all'ospedale. Lei era commossa, non si sentiva più sola.
Nel pomeriggio di questo stesso giorno sono uscita con i bambini che nel nostro quartiere trovavano sempre altri bambini con cui giocare. Alle 7 si tornava a casa ma David, che giocava con Stefano, non voleva venire. Diverse volte l'ho chiamato dal balcone ma lui insisteva nel non voler tornare a casa. Jan frattanto l'avevo lavato, stava in pigiama e aveva mangiato. Erano quasi le 9 quando David ha bussato alla porta. L'ho fatto bussare e bussare finchè e venuto su con la nostra portiera, la signora Elena. Gli ho detto che per questa volta poteva entrare. L'ho lavato e mandato a letto senza mangiare. Tutti e due dormivano subito. Ma io ero desolata, mi sentivo una madre cattiva. Avevo affrontato la situazione nella maniera giusta?

David, Stefano, Maria,Jan, Marcello - Settembre 1966

Il 9 giugno c'era come ogni anno lo spettacolo dei carabinieri "Il Carosello", a Piazza di Siena, organizzato dalla Croce Rossa Italiana. Pino ed il suo collega Riccardo erano gli annunciatori. Io e i bambini e anche Cristina e Julio avevamo un bel posto in tribuna. Oltre ogni aspettativa i maschietti si sono comportati molto bene, sono rimasti al loro posto interessandosi intensamente a tutti i numeri del programma. Nell'intervallo hanno giocato sui prati. Alle 8.30 era tutto finito e a Via Veneto abbiamo preso assieme a Cristina e Julio un taxi. A casa abbiamo mangiato, tutti insieme, un piatto di spaghetti.
Pino era molto stanco perchè, prima del Carosello, aveva anche lavorato alla RAI dalla mattina presto fino alle 16.00


 

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