Come regola io dormo poco o niente, dappertutto, ma la cosa strana è che ad Haarlem neanche David riesce a dormire. Sarà perché dove si erge adesso la Nieuwe Kerk, Chiesa Nuova, situata accanto alla nostra casa, nei tempi remoti c'era un convento con annesso cimitero e forse per ragioni misteriose la terra emana energie occulte? Ma questa potrebbe essere una supposizione bizzarra.
Il 2 gennaio Kevin ha ricominciato il suo lavoro a l'Aia. Livia è andata per negozi a comprare dei regalini per il compleanno di due amiche che avevano organizzato una festa in comune nella cittadina di Bennebroek. Le amiche invitate ci passavano anche la notte. Per Flaminia è arrivata l'amica Anna accompagnata dalla mamma Arya che è rimasta un po' a chiacchierare. Più tardi David e Sigrid sono usciti a fare le spese ed io rimasta a casa con le bimbe ho cominciato un lavoro a maglia con lana sintetica dai bei colori caldi, acquistata da Sigrid in un mercantino benefico. Un pullover per Sigrid che lei poi avrebbe finito con calma. Le nipotine non sentono mai freddo e perciò i tanti vestiti, pullovers, gilets e cardigans li indossano solo quando fa veramente freddo.
Per cena Sigrid ha preparato dei piatti messicani, anche Anna è rimasta. Ci siamo leccati i baffi. Alle 20.30 Anna è stata prelevata dalla mamma e noi abbiamo visto un simpatico programma televisivo Steenrijk Straatarm. Un programma in cui per una settimana una famiglia modesta scambia casa con una famiglia benestante. Non solo scambiano casa ma anche budget. Finita la settimana le due famiglie si incontrano e si raccontano come hanno vissuto questi sette giorni. Per queste due famiglie, genitori e figli, sentivamo simpatia talmente erano carini.
Anche questa volta c'era un mucchietto di disegni da incollare negli albums. Livia non disegna più tanto da quando ha molti compiti però Flaminia si dà ancora da fare. Prima di partire sono riuscita a portare a termine il mio impegno. Flaminia e David questi giorni hanno fatto un disegno su un tema dato da David: "una persona con un cane". Ho incollato anche quello di David nell'album di Flaminia: un bel ricordo. David e Flaminia hanno ancora suonato insieme.
Nel pomeriggio del 3 gennaio Kevin è tornato in anticipo dal lavoro e siamo andati a trovare degli amici che prima abitavano anche loro nel Vijfhoek (il nostro quartiere). Quando è nata la terza figlia si sono trasferiti in una casa più grande al Parklaan (laan=viale). Alla fine di questo viale c'è la mia vecchia scuola superiore. Esiste sempre ma è diventata una scuola elementare. Aperitivo tutti insieme attorno al tavolo.
Il 4 gennaio Sigrid ha preparato per cena lasagne e budino al cioccolato con savoiardi come usava fare mia madre in Canada, il mio contributo era insalata di cetrioli e una ciotola con la scapece (insalata di carote, menta, aglio, olio e aceto) di cui Kevin è ghiottissimo ma, per via dell'aglio, può mangiare solo quando il giorno dopo non va al lavoro.
E siamo arrivati all'ultimo giorno, il 5 gennaio. David ed io abbiamo ordinato la casa e portato la biancheria a Korte Annastraat e ancora le ultime spese. Sul tavolo ho sistemato come ormai è d'uso dei regalini per le bambine e due euro. Sigrid mi ha fatto la valigia e a mezzogiorno lei e Kevin ci hanno accompagnato all'aeroporto Schiphol. Non era facile salutarci dopo tanti bei giorni insieme. Sigrid aveva gli occhi rossi. Già alle 17.30 eravamo a casa, a Roma. Una casa gelida dopo dodici giorni d'assenza. Tanto faceva freddo che abbiamo acceso il termosifone, il forno e una stufetta: un cortocircuito, la stufetta era di troppo. David ha aggiustato l'inconveniente. Eccoci di nuovo a Roma. (Ci sono voluti un po' di giorni finchè la casa fosse riscaldata a sufficienza).
Per cena Sigrid ha preparato dei piatti messicani, anche Anna è rimasta. Ci siamo leccati i baffi. Alle 20.30 Anna è stata prelevata dalla mamma e noi abbiamo visto un simpatico programma televisivo Steenrijk Straatarm. Un programma in cui per una settimana una famiglia modesta scambia casa con una famiglia benestante. Non solo scambiano casa ma anche budget. Finita la settimana le due famiglie si incontrano e si raccontano come hanno vissuto questi sette giorni. Per queste due famiglie, genitori e figli, sentivamo simpatia talmente erano carini.
Anche questa volta c'era un mucchietto di disegni da incollare negli albums. Livia non disegna più tanto da quando ha molti compiti però Flaminia si dà ancora da fare. Prima di partire sono riuscita a portare a termine il mio impegno. Flaminia e David questi giorni hanno fatto un disegno su un tema dato da David: "una persona con un cane". Ho incollato anche quello di David nell'album di Flaminia: un bel ricordo. David e Flaminia hanno ancora suonato insieme.
Nel pomeriggio del 3 gennaio Kevin è tornato in anticipo dal lavoro e siamo andati a trovare degli amici che prima abitavano anche loro nel Vijfhoek (il nostro quartiere). Quando è nata la terza figlia si sono trasferiti in una casa più grande al Parklaan (laan=viale). Alla fine di questo viale c'è la mia vecchia scuola superiore. Esiste sempre ma è diventata una scuola elementare. Aperitivo tutti insieme attorno al tavolo.
Il 4 gennaio Sigrid ha preparato per cena lasagne e budino al cioccolato con savoiardi come usava fare mia madre in Canada, il mio contributo era insalata di cetrioli e una ciotola con la scapece (insalata di carote, menta, aglio, olio e aceto) di cui Kevin è ghiottissimo ma, per via dell'aglio, può mangiare solo quando il giorno dopo non va al lavoro.
E siamo arrivati all'ultimo giorno, il 5 gennaio. David ed io abbiamo ordinato la casa e portato la biancheria a Korte Annastraat e ancora le ultime spese. Sul tavolo ho sistemato come ormai è d'uso dei regalini per le bambine e due euro. Sigrid mi ha fatto la valigia e a mezzogiorno lei e Kevin ci hanno accompagnato all'aeroporto Schiphol. Non era facile salutarci dopo tanti bei giorni insieme. Sigrid aveva gli occhi rossi. Già alle 17.30 eravamo a casa, a Roma. Una casa gelida dopo dodici giorni d'assenza. Tanto faceva freddo che abbiamo acceso il termosifone, il forno e una stufetta: un cortocircuito, la stufetta era di troppo. David ha aggiustato l'inconveniente. Eccoci di nuovo a Roma. (Ci sono voluti un po' di giorni finchè la casa fosse riscaldata a sufficienza).
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