Si mise in luce ancora studente curando gli scritti scientifici di Goethe. Dal 1890 al 1987 collaborò all'Archivio di Goethe e Schiller a Weimar. Dal 1902 ebbe una più intensa attività come scrittore e conferienziere, prima nell'ambito della Società Teofisica e poi di quella Antroposofica, da lui fondata nel 1913. Oltre a una trentina di opere scritte di carattere filsofico e antroposofico, sono rimasti i testi stenografati di quasi 6000 conferenze sui più diversi rami del sapere.
Rudolf Steiner morì nel 1925 a Dornach, Svizzera, dove aveva edificato, prima in legno e poi in cemento, il Goetheanum, centro di attività scientifiche e artistiche fondate sull'Antroposofia.Si può dire senza esagerazone che l'opera da lui lasciata, sia nel genere che nella quantità, non ha uguali nella storia dell'occidente.
Al momento della sua morte, due elementi essenziali della sua opera, che solo più tardi dovevano rivelarsi in tutta la loro ricchezza, erano ancora poco conosciuti: i suoi cicli di conferenze e il bozzetto del secondo Goetheanum.
Nel suo libro "L'Iniziazione", Steiner scrive: "In ogni essere umano esistono facoltà latenti attraverso le quali egli può giungere alla coscienza del mondo dello spirito."
Nelle sue opere decrive l'uomo visibile e invisibile, parla della guida spirituale dell'umanità, afferma che la morte è un passaggio dalla vita terrena a quella spirituale. Presenta la dottrina della reincarnazzione nella sua forma odierna, compenetrata dal cristianesimo e adatta all'uomo occidentale. Caratterizza le gerarchie celesti ed apre l'accesso ai testi sacri cristiani in una maniera fino ad ora sconosciuta all'uomo moderno.
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