Sigrid si dedica completamente all'andamento della casa, che con lavare, stirare, cucinare, piatti da lavare, spese, bimbe da accudire ecc. ecc., è il suo Power Yoga. Di sera segue un corso di cucito e a intervalli anche un corso di uncinetto. Le è venuta voglia di creare qualcosa con le mani e così si rilassa.
Ed essendo io presente per un certo lasso di tempo li ho esortati ad uscire insieme di sera e di giorno ogni volta che ne avevano il tempo, l'energia e la voglia. Succedeva così che nel pomeriggio rimanevo con le bambine e le amichette, dentro casa e nel giardino, e di sera spesso con le bimbe già a letto ma ancora sveglie. Qualche volta reclamavano i genitori, protestavano piangendo quando se ne andavano, ma sembrava più che altro uno show perchè in breve tempo si calmavano e ascoltavano con molto interesse i miei racconti o il libro che leggevo ad alta voce. Una di quelle sere parlavamo di gelati e di quanti gusti ci fossero. Nella gelateria allo Spaarne "Tante Saar" sceglievano ogni volta senza esitare i gusti cioccolata e fragola. Io consigliavo loro di provare anche altri sapori: limone, crema, nocciola, pistacchio, melone, cocco, vaniglia, frutti di bosco, banana, amarena, kiwi. Ho promesso che a Roma, all'Esquilino, nella gelateria Fassi, avrei fatto assaggiare loro tanti nuovi gusti. In quel momento Livia doveva fare pipì e scendeva al piano di sotto. Io mi sono alzata un attimo dalla poltroncina di vimini per stiracchiarmi le gambe. Flaminia che si stava preparando per il sonno prendendo in braccio il suo orsachiotto Busha si è drizzata nel suo letto e indicando con un ditino la mia sedia ha detto con tono imperativo: "Nonna, cioccolata e fragola." Non dovevo interrompere l'argomento di altisimo gradimento e mi sono riseduta. In poco tempo le due sorelline si sono addormentate sognando gelati di tanti sapori, fermo restando però che niente supera la cioccolata e la fragola.
C'era un altro argomento che piaceva e dal loro lettino me lo chiedevano spesso: "Nonna racconta di quando mamma era piccola." "La vostra mamma quando è nata aveva un mucchio di capelli neri" E mi tuffavo nei ricordi per pescarne sempre di diversi. Se si svegliavano troppo cominciavo a canticchiare ma mi veniva un'idea: "Livia perchè non canti le tue canzoni di scuola?" Con grande piacere Livia cantava tutto il repertorio e succedeva che era un' eccellente ninananna per Flaminia che si sdraiava mettendo la testa sopra Busha e dormiva.
Un'altra sera Flaminia aveva ancora troppa adrenalina sotto pelle. Saltava sù e giù dal suo letto (dopo il suo terzo compleanno ha avuto un letto grande come quello di Livia e ne è orgogliosa), si arrampicava sulla testiera, si tirava sù alla trave in alto che scende dal tetto spiovente. Niente la calmava, nè i racconti nè i canti. Livia ascoltava assonnata mentre io le accarezzavo la testa, una cosa che piace a tutte e due. Senza dire niente Flaminia è scesa per le scale della mansarda dove le bambine hanno la loro stanza da letto. Livia ed io pensavamo: sarà andata a fare la pipì. Ma non tornava più. L'abbiamo trovato nel giardino sul suo triciclo. Che risate. Che birba! Di nuovo nel suo letto ha preso Busha fra le braccia e mi ha indicato con un gesto che gradiva le carezze sulla testolina. Ha chiuso gli occhi e in poco tempo dormiva profondamente. E' troppo buffa questa bambina.
Flaminia la birba |
Livia a sei anni |
Flaminia |