venerdì 8 luglio 2011

1974 - Quattordicesima parte

Il 19 settembre ho accompagnato Pino dall'editore Mondadori. Pino aveva un appuntamento per parlare del libro che aveva finito di scrivere. Finito il colloquio, camminando per strada, Pino osservandomi commentava che secondo lui la gente pensava che io fossi la sua amante, non immagina certo che da 15 anni sono una casalinga con tre figli. Ho avuto la fortuna di non essere mai ingrassata. Non è un merito è solo costituzione. Il libro di Pino poi è stato pubblicato da Trevi Editore.
Il 21 settembre era il sesto compleanno di Sigrid. La sua festa l'ho già descritta in un paragrafo precedente di questo blog. Il giorno prima era venuto da Salerno, Luigi, cugino di Pino, ospite da noi per un paio di giorni.
Roma 1975
Le giornate erano pienissime, nel mio diario leggo di giorni densi di avvenimenti, non è possibile trascrivere tutto. Leggo che spesso rimanevano degli amichetti a mangiare da noi e David, Jan e Sigrid venivano a loro volta invitati dagli amici. Un giorno Sigrid pranzava dalle tre sorelline del nostro palazzo e poi cenava da Mauro e Antonella sul nostro pianerottolo. In questo modo, a volte, Pino ed io potevamo uscire tranquillamente a prenderci un gelato a Via Veneto. Ogni tanto mi assale un senso di nostalgia e adesso che sono nonna vorrei poter dare un'occhiata a ritroso per vedere i miei figli a quell'età, sentire le loro voci da bambini, ascoltare quello che ci dicevamo, baciarli, coccolarli, sedermi sulla sponda del loro letto per legger loro un libro o raccontare di quando io ero bambina, canticchiare per farli dormire. Sentire Pino che raccontava di Lucertolone e Lucertolina, storie a puntate che non finivano mai. Anche quando andavamo in vacanza il racconto delle lucertole ci accompagnava ed era principalmente dedicato a Sigrid, la più piccola, ma i fratelli ascoltavano altrettanto incantati. Se Pino avesse messo per iscritto tutti questi racconti adesso le nipotine ne avrebbero gioito.
Il 24 settembre è arrivato il bouquet di fiori mensile per il primo premio vinto da Sigrid con un suo disegno. Gladioli questa volta. I ragazzi, tutti e tre, hanno cominciato a fare ogni giorno un pò di compiti. Jan per la prima volta aveva una partita di calcio contro un'altra squadra. David e Diego sono andati a vederlo giocare. Frattanto Sigrid ed io avevamo la festa di compleanno dell'amichetta Domitilla. Il 26 settembre tutti insieme ad accompagnare Diego ad Avellino. Si viaggiava col pullman. Il paesaggio era bellissimo. Diego tornava dalla mamma e dalla sorellina Raffaella, noi eravamo ospiti da mia suocera e dalle cognate Norma e Tina. Quest'ultima veniva da Caserta e aveva con sè la figlia Rosa. Il primo impatto con Avellino era permeato da un senso di noia ma poi c'era un via vai di zii, zie, cognati e cuginetti. Le passeggiate alla piccola Villa Comunale erano d'obbligo come anche una visita all'Esca, un grande terreno coltivato appartenente a mia suocera, dove come ogni anno ci portava Walter, il fratello più piccolo di Pino. Eravamo stipati nella sua macchina, perchè oltre a noi cinque e Walter c'erano anche le bambine di Walter Ilaria e Lydia più Rosa e Diego. I contadini coglievano per noi uva e fichi. I bambini davano mele ai maiali ed erba ai conigli. Erano felici. La natura in Irpinia è grandiosa con dei bellissimi monti. Siamo poi andati a trovare Nino, il mio cognato più grande, nel tribunale dove si svolgeva un'udienza che lui guidava come avvocato. Era tanto contento (radioso) della nostra visita. Questa volta non abbiamo visto i suoi figli Rita, Steny e Paola. La loro casa era ad Atripalda.
Il 30 settembre ritorno a Roma. Alle 6.30 abbiamo preso il pullman e trovando tanto traffico per strada siamo arrivati a casa verso l'una. Già dopo qualche ora sono andata con i ragazzi al CAR. Sigrid cominciava un corso di pattinaggio a rotelle. Anche Jan poteva provarci. Nel mio diario sta scritto: Sigrid non faceva altro che cadere, ma con coraggio si alzava e continuava. Che tesoro!

Panorama di Avellino
Avellino: Villa Comunale

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