mercoledì 16 luglio 2014

1964 (13) giugno 2a parte

L'11 giugno era il giorno libero di Pino ed è andato lui con David alla piscina del Foro Italico. Li ho accompagnati fino alla fermata dell'autobus e ho fatto le spese, poi ho pulito parte della casa, volevo lasciare tutto pulito prima di andare in clinica. Qualche volta è venuta una ragazza per fare le pulizie nei momenti in cui poteva ed una volta si è presentata una signora che cercava lavoro ma era così logorroica che mi faceva talmente girare la testa che quando è andata via ho dovuto sedermi. Per questo motivo ho continuato io ad occuparmi di tutto. Se Pino poteva mi dava una mano. Quando Pino e David sono tornati affamati dalla piscina hanno trovato per pranzo un'insalata di patate, pomidoro e fagiolini con accanto delle uova sode e mozzarella. Per dessert una macedonia di pesche, mele, fragole e banane. Dopo pranzo David ha dormito a lungo e poi siamo andati al cinema a vedere I Basilischi, un buon film.
Quasi sempre quando Pino era a casa e David andava a letto gli raccontava lui una storia. Questa volta ha raccontato di Spartaco. La fine del racconto era che Spartaco muore e va in cielo, nel paradiso. "Che cosa è il paradiso?" "Il posto dove c'è Dio, tu sai che Dio ha creato il cielo e le stelle." "E anche il paracadute?" "E perchè il paracadute?" "Per quando Spartaco cade dal cielo." Ancora adesso rido con tenerezza. Quel bambinuccio di quasi 3 anni e mezzo e le sue osservazioni.

Spartaco

Sabato 13 giugno mi è venuto un dolore all'inguine per il peso del bambino che mi costringeva a camminare piano piano. Nel pomeriggio c'era un forte temporale che non ha svegliato David dal suo pisolino. L'aria si era rinfrescata e con David sono andata al mercato di Via Sabotino per comprare le solite fragole. Dopo siamo passati dalla RAI a Via Oslavia. Pino è sceso e ci ha accompagnato per un tratto di strada.
Il giorno dopo, domenica, Pino è uscito con suo figlio per farlo giocare. David mi ha baciato forte e fino all'ascensore mi ha lanciato dei bacetti. Ha detto al suo papà: "Povera mamma, adesso è senza compagnia, però sa che torniamo subito." Io frattanto ho terminato il mio lavoro di ricamo e ho preparato spaghetti alla bolognese che Pino ha trovato squisiti. E c'erano i dolcetti domenicali. Dopo pranzo Pino è andato al lavoro e mentre David dormiva ho fatto le faccende di casa. David ed io abbiamo fatto merenda con fragole e ciliegie, dopodichè siamo andati al terreno di Via Teulada. Dopo i giochi David necessitava sempre di un bel bagno.
Non dormivo quasi più e non mi sentivo più di camminare per lunghe distanze, perciò il 15 giugno ho fatto le spese vicino a casa e mi sono seduta ad un tavolino fuori dal bar in cima a Via Teulada con David che giocava vicino a me con gli amichetti Stefano, Maria e Marcello. Leggo nel mio diario che qualche volta giocava anche con Andrea Barocci. Quest'amichetto, dopo tanti anni, l'ha ritrovato su Facebook e con affetto hanno ricominciato la loro amicizia.

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