domenica 20 luglio 2014

1964 (14) giugno 3a parte

Il 16 giugno Pino si è alzato alle 6 per andare al lavoro, io sono rimasta ancora un pò a letto, mi sentivo strana nella pancia. Alle 9 sono andata con David al mercato e ho fatto portare le spese a casa. Pino è tornato alle 16.30 e siamo andati con David al giardinetto dove ha giocato con un bambino di nome Francesco. Ogni tanto sentivo la pancia scombussolata. Tornati a casa il fastidio peggiorava e mi sono sdraiata un attimo, poi sono andata in cucina a prepare riso con piselli. Il malessere è mutato in dolori che si susseguivano abbastanza veloci. Pino per tutto il tempo mi ha ammonito: "Lascia stare tutto, non ti mettere a cucinare, andiamo in clinica." Ma io ricordavo quante ore (34) era durato il travaglio quando ho partorito David e ho pensato: c'è tempo. Ma Pino ha chiamato il ginecologo e un taxi perchè il dolori erano aumentati. Ho preso la borsa che era già pronta da diversi giorni e sorretta da Pino ci siamo avviati, con David, alla clinica Santa Famiglia in Via dei Gracchi. Mi hanno visitato, c'era già un'apertura di 6cm. Mi è stata assegnata una stanza che dividevo con un'altra signora. Messa la camicia da notte, in sala parto il ginecologo ha tagliato il sacco amniotico (borsa delle acque)  e spingendo, e con l'aiuto del medico, in 25 minuto è nato Jan Saul: 4 chili e cento grammi. Nessuno si aspettava che avrei partorito un bambino così grande. Erano le 21.30. Il medico mi ha detto che se la rottura delle acque si fosse verificata spontaneamente avrei partorito in taxi. Come ero felice che tutto si era svolto in così breve tempo e come era felice ed emozionato Pino quando sono uscita con Jan dalla sala parto. Dopo un pò Jan è stato portato nella nursery e Pino e David sono tornati a casa. David doveva assolutamente dormire.
Quella notte non ho dormito,  mi sembrava così inverosimile di avere un altro figlio e avevo nostalgia di Pino e David. Alle 5.30 mi hanno portato Jan che dormiva e più tardi sono venuti Pino e David. Portavano già la risposta al telegramma che Pino aveva mandato ai miei in Canada: "Congratulations, happy grandparents."  Mamma (la mamma di Pino) e famiglia erano molto felici che fosse nato il nostro secondogenito. Allora non si sapeva in anticipo il sesso del nascituro,  non esisteva ancora l'ecografia.
Pino era orgogliosissimo di questo secondo maschietto e David baciava in continuazione le manine del suo fratellino. Durante la giornata sono venuti ad ammirare il bambino Adriana e Franco, poi Alberto, la mattina con la piccola Donatella e il pomeriggio con la moglie Rosella, infine Gerda e Marian. E da parte di Mike e Rhoda è arrivato un cesto con fiori; sul biglietto che l'accompagnava le parole: "Boys, always boys" (a loro son nate quattro figlie).
Frattanto la mia compagna di stanza è stata dimessa dalla clinica e, circondata da parenti ed amici - un trambusto- è tornata a casa con il suo bèbè. E subito è venuta un'altra signora ad occupare il letto rimasto libero. Al Policlinico aveva partorito un bambino dopo solo 6  mesi di gestazione. Il piccolo pesava 1 chilo e mezzo ed  era rimasto  in Policlinico per ricevere cure adeguate.
Pino e David che erano tornati nel pomeriggio sono andati via presto, David era molto stanco.
Alle 21.00 hanno trasferito Jan di nuovo nella stanza dei neonati.  

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