David insegna discipline pittoriche al Liceo Artistico; ha due classi nella sede centrale, il Mafai, e due nella succursale, il Caravaggio.
Qualche giorno fa l'insegnante di italiano è entrata nella sua aula e ridacchiando gli ha detto: "Senti cosa mi hanno raccontato i tuoi studenti: tempo fa hai letto alla classe un racconto e il compito che hai assegnato era quello di realizzare un disegno ispirato a questa storia. Ho chiesto ai ragazzi chi fosse l'autore del racconto e loro con cautela, quasi esitando, mi hanno detto: professoressa, non sappiamo se lei lo conosce questo scrittore. Si chiama Kafka."
Era successo che David aveva fotocopiato questo racconto di Kafka dal titolo Il messaggio dell'Imperatore e aveva distribuito le copie agli studenti affinchè potessero seguirlo mentre leggeva ad alta voce la storia, anzi la declamava alla Vittorio Gassman. Tutta la classe era attentissima e con entusiasmo si è messa a disegnare, spesso disegni molto ma molto belli che David mette sulla sua pagina facebook valorizzando così i giovani autori di cui è orgoglioso.
Un'altro autore che David ha proposto in classe è John Fante. Una ragazza è rimasta spaesata, delusa. Ha detto che non riusciva a percepire nè la qualità tecnica della narrazione nè l'originalità della storia che per lei era troppo semplice e piatta. David le ha risposto che Fante, cantore delle piccole cose, riesce come pochi a scrivere in maniera diretta e apparentemente semplice e col tempo lei avrebbe sicuramente rivalutato lo scritto e l'avrebbe apprezzato.
Un'altro autore che David ha proposto in classe è John Fante. Una ragazza è rimasta spaesata, delusa. Ha detto che non riusciva a percepire nè la qualità tecnica della narrazione nè l'originalità della storia che per lei era troppo semplice e piatta. David le ha risposto che Fante, cantore delle piccole cose, riesce come pochi a scrivere in maniera diretta e apparentemente semplice e col tempo lei avrebbe sicuramente rivalutato lo scritto e l'avrebbe apprezzato.
Quando poi ha dato il tema "fatevi un ritratto come pensate di essere da grandi, dai 50 anni in su", i lavori che sono venuti fuori e che ho visto su fb li ho trovati incredibili. E sono solo ragazzi di circa 15 anni, maschi e femmine.
Altre volte racconta una storia strampalata inventata da lui e gli studenti si divertono un mondo a creare disegni fantasiosi. Alcuni alunni dell'anno scorso e che ormai frequentano l'Accademia di Belle Arti sono venuti a trovarlo affermando che a loro mancano le sue lezioni e le sue storie.
Porta sempre la macchina fotografica a scuola e a volte, quando comincia la lezione, la mette al collo di uno dei suoi alunni, gli spiega come farla funzionare e gli dice che per 30 minuti il suo compito è quello di girare per l'aula scattando foto a tutto e a tutti, un vero e proprio reportage che testimoni il lavoro che si svolge in classe. Poi, una volta a casa, David seleziona le foto migliori e le pubblica su fb nell'album Liceo Artistico e Dintorni che è molto visitato e commentato.
L'ultimo compito che David ha assegnato alla classe aveva come tema La Paura. Diceva David ai propri studenti che tutti gli esseri viventi hanno momenti di paura e angoscia: paura di un compito in classe, paura di cadere, timore del temporale, del buio, di un animale con l'aspetto feroce, di una persona. Adesso toccava a loro confrontarsi con le proprie paure, tirarle fuori, rappresentarle, esorcizzarle e tentare di vincerle raffigurarandole coraggiosamente sulla carta.
In classe per circa cinque minuti ha regnato il silenzio, tutti avvolti dai pensieri che indagavano nel profondo, poi un fermento, un vociare, un elencare le proprie paure. Quando si sono messi a lavorare con carta, matita e colori andavano a verificare che cosa i compagni avessero fissato sul foglio e quindi esternavano ancora altre paure che col passare del tempo venivano in superficie.
Di questa lezione hanno parlato anche con gli amici delle altre classi che poi, incuriositi, sono venuti a dare un'occhiata ai lavori ultimati.
I giorni che David dopo le lezioni ha le prove col gruppo si porta la chitarra a scuola, quando suona l'ultima campanella sale sul motorino con lo strumento in spalla e si dirige a Trastevere per suonare. Alcuni ragazzi vorrebbero assistere alle sue prove o ai concerti.
L'ultimo compito che David ha assegnato alla classe aveva come tema La Paura. Diceva David ai propri studenti che tutti gli esseri viventi hanno momenti di paura e angoscia: paura di un compito in classe, paura di cadere, timore del temporale, del buio, di un animale con l'aspetto feroce, di una persona. Adesso toccava a loro confrontarsi con le proprie paure, tirarle fuori, rappresentarle, esorcizzarle e tentare di vincerle raffigurarandole coraggiosamente sulla carta.
In classe per circa cinque minuti ha regnato il silenzio, tutti avvolti dai pensieri che indagavano nel profondo, poi un fermento, un vociare, un elencare le proprie paure. Quando si sono messi a lavorare con carta, matita e colori andavano a verificare che cosa i compagni avessero fissato sul foglio e quindi esternavano ancora altre paure che col passare del tempo venivano in superficie.
Di questa lezione hanno parlato anche con gli amici delle altre classi che poi, incuriositi, sono venuti a dare un'occhiata ai lavori ultimati.
L'anno scorso in un'altra classe David ha dato lo stesso tema da svolgere. C'era una ragazza con una paura matta dei ragni. David l'ha incoraggiata a disegnare un ragno. Dopo molto titubare l'ha fatto, prima con ripugnanza poi con entusiasmo, ed è nato un piccolo capolavoro. L'ho visto in foto.
I giorni che David dopo le lezioni ha le prove col gruppo si porta la chitarra a scuola, quando suona l'ultima campanella sale sul motorino con lo strumento in spalla e si dirige a Trastevere per suonare. Alcuni ragazzi vorrebbero assistere alle sue prove o ai concerti.
I genitori durante i colloqui gli dicono: "prof. lei è un mito".
Professore, educatore, psicologo e amico paterno.
Quando David leggerà questo mio post sicuramente dirà: "Mamma, stavolta hai esagerato. Ci mancava poco e avresti dichiarato che ho anche un'aureola sulla testa."