Nella mia stanza sul comò c'è un bicchiere con dei sassolini che Livia ha raccolto l'estate scorsa nei parchi dell'Esquilino. Lei ci tiene molto a questi sassi e perciò li ho conservati. Anche a me i sassi piacciono e mi sono ricordata che tempo fa camminando per strada e vedendone alcuni per terra vicino ad un albero, mi è venuto di scrivere una filastrocca.
Filastrocca di un sasso beffardo
Sulla spiaggia e in collina
Il sasso è una creazione divina
L'uso che se ne fa
Ne determina l'utilità
Camminando lungo il fiume un certo bel dì
Ecco una storia che è andata così
Che sollievo che gran spasso
Mò che dalla mia scarpa
Ho levato il sasso
Nel punto sbagliato un sasso duole
Perciò nelle mie scarpe non ce ne vuole
Tutto il corpo ne soffriva
E anche il mio umore ne pativa
Sasso birichino venuto da lontano
Ammiro la tua bellezza
Tenendoti in mano
Quando Livia sentirà questa filastroca, con la fantasia che si ritrova sarà capace di inventare una storiella su di un sasso. Se questo avverrà la trascriverò su questo blog.
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