I maschietti andavano a divertirsi nel laboratorio/bottega della scuola, con legno, chiodi e martello; le bambine imparavano a ricamare e a fare la maglia. Andavo spesso a scuola indossando dei pullover fatti da mia madre. La maestra li ammirava dicendo che erano belli e benfatti. Invece io ero abbastanza disastrosa, le mie manucce inesperte facevano troppo spesso cadere le maglie dal ferro. Mi ricordo che la maestra aggiustando il guaio con pazienza sospirava: "E pensare che hai una mamma così brava." Non bisogna però mai disperare, ad un certo punto ho imparato, un pò con le direttive di mia madre ma più che altro da sola, prendendoci gusto. Nel tempo libero mi piaceva avere qualcosa fra le mani mentre leggevo o guardavo la TV. Da sposata, ho fornito marito, figli e me stessa di pullover fatti a mano, in quei tempi andavano pure di moda. Sigrid specialmente ne aveva tanti e ha voluto che insegnassi anche a lei. Dopo aver studiato per ore, la sera aveva voglia di fare un lavoro manuale e così, ascoltando musica, sferruzando e chiaccherando sono nate delle belle sciarpe, delle maglie e delle coperte a quadretti. Una coperta sta adesso sul mio letto. In primavera quando stavo in Olanda ho fatto un vestito per Livia ai ferri. Sigrid mi ha mandato una foto di Livia col vestito adosso. Solo facendo le buffoncelle lei e l'amichetta di scuola, Mila, Livia si è fatta fotografare.
Flaminia scappa col bottino: le collane fatte da Livia. |
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