venerdì 4 febbraio 2011

Marie Steiner von Sivers

Marie von Sivers (14 marzo 1867-27 dicembre 1948) è nata in una famiglia aristocratica in Wloclawek, Polonia, allora parte della Russia  Era istruita e parlava correntemente russo, tedesco, inglese, francese e italiano. Ha studiato teatro e recitazione con diversi insegnanti in Europa.
Un giorno, nei primi mesi del 1900 è apparsa ad una delle lezioni di Rudolf Steiner. Nell'autunno del 1901 ha posto la seguente domanda a Steiner: "Sarebbe possibile creare un movimento sperimentale fondato sulla tradizione europea e lo stimolo di Cristo?" Rudolf Steiner in seguito ha riportato: "Con questo, mi è stata data l'opportunità di agire in un modo che avevo precedentemente immaginato. La questione era stata posta e ora, secondo le leggi spirituali, potrei cominciare a rispondere."
Marie von Sivers ha collaborato con Steiner fino alla sua morte, nel l925, proseguendo il lavoro fino alla propria morte avvenuta nel 1948. Lei lo ha accompagnato ed aiutato, come segretaria, traduttrice, editore e organizzatore di viaggi per conferenze. Conferenze in varie città dentro e fuori la Germania, sulla reincarnazione e sul karma, sui Vangeli e la vita tra morte e rinascita, storia dei Misteri, dei Sensi, dell'Evoluzione etc. Anche nelle sue altre attività pubbliche ha assistito il lavoro di Steiner con le proprie risorse e nel 1908 creò la casa editrice Filosofico-teosofica (o Filosofico-antroposofica) e curò l'edizione di molte opere di Steiner. Tutta l'attività amministrativa poggiava sulle sue spalle.
Il 24 dicembre 1914 Marie von Sivers sposò Rudolf Steiner. La prima moglie di Steiner, Anna Eunicke Steiner era morta nel 1911.
A partire dal 1912  Rudolf Steiner sviluppa l'arte dell'euritmia che, sotto la guida di Marie von Sivers si è diretta in tre direzioni: come arte da palcoscenico, come parte integrante della pedagogia Waldorf e come metodo terapeutico. Sotto la sua tutela sono state fondate due scuole di euritmia: una a Berlino e una a Dornach, Svizzera.
Significative sono le parole del testamento di Rudolf Steiner, sul quale così è scritto: "Marie von Sivers dovrà avere, dopo la mia morte, il diritto di prendere disposizioni in mio nome. Quello che farà, sarà fatto in mio nome. Il poco che possiedo passerà nelle sue mani, sarà lei a prendere ogni decisione in proposito. Essa dovrà anche pensare ai miei genitori ed ai miei fatelli a Horn. Lei stessa dovrà considerare la mia morte dal punto di vista delle potenze superiori e non vederla mai come un enigma. Queste cose hanno un significato che bisogna onorare anche se non lo si comprende ancora".
Edouard Schuré: "La signorina Marie von Sivers , dopo una lunga ricerca di quella verità che illumina tutto è venuta anche lei alla teosofia. L'estrema delicatezza della sua natura aristocratica, modesta e fiera a un tempo, la sua sensibilità delicata e profonda, l'estensione e l'equilibrio dell'intelligenza dotata tanto per l'arte che per il pensiero, la rendano meravigliosamente atta ad una parte di mediatrice e d'apostolo. La teosofia orientale l'aveva attirata e affascinata, senza però convincerla del tutto. Le conferenze di Rudolf Steiner le diedero la luce che persuade, sgorgando da tutte le parti come da un centro incandescente. Indipendente e libera, ella cercava un'opera ideale per consacrarvisi con tutte le sue forze. L'aveva trovata.

                                                         

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