mercoledì 1 dicembre 2010

Alle pendici di Monte Mario bis

Roma 1969.

Nel 1964 è nata Sigrid Anne Livia. Durante la gravidanza stavo leggendo dei libri di Sigrid Undset, premio Nobel della letteratura. Non si sapeva ancora il sesso della nascitura in anticipo e preparavamo una lista di nomi sia per maschio sia per femmina. Alla fine per la bambina che ci è nata abbiamo scelto Sigrid: colei che vince. Anne come mia madre Antje che mio padre chiamava sempre Anne. Il terzo nome era un desiderio di Pino. Livia era una giovane domestica, sola al mondo, che viveva nella sua famiglia aiutando sua madre in tutte le facende di casa. Durante la guerra, in inverno, andò in giro cercando cibo per tutti, prese una polmonite e morì. Tutti i sei figli erano molto affezionati a Livia. Io lo trovo un nome molto bello.
A via Goiran dai balconi e dalle finestre c'era la vista su tutto il verde del monte. In primavera c'erano le macchie gialle, prima della ginestra poi della mimosa. Allora c'era pochissimo traffico, i bambini diventati più grandicelli giocavano in cortile con tanti amichetti della nostra strada. Già da piccolissimi li portavo fino alla prima tappa di Monte Mario, arrampicandoci e aggrappandoci ai cespugli se necessario. La Riserva Naturale non esisteva ancora, era tutto natura selvaggia. Vicino a casa nostra c'era (e c'è ancora) un bel palazzetto rosso con un cortile dove tenevano delle galline. David giocava spesso col bambino dell'ultimo piano, Stefano. Molto tempo prima che camminasse portavamo anche Sigrid con noi sul monte. David se la caricava sulle spalle ed io la tenevo. Amavamo il "nostro" monte. I ragazzi li chiamavo le mie capre di montagna talmente erano agili, scendevano a grandi salti e salivano in un lampo. Trovavano tante conchiglie fossili che conservavano nella loro stanza, ma prima di traslocare in una casa più grande le abbiamo riportate sul monte.


David quattro anni, Jan 8 mesi.

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