venerdì 17 dicembre 2010

Le settimane........Capitolo III

Il giorno dell'Immacolata Concezione c'erano diversi musei gratis per i Romani. Con Junko, la mia amica giapponese, ho visitato i musei capitolini. Il tempo era primaverile e c'era tanta gente in giro. Davanti al Palazzo del Senato c'era una coda che non finiva più, mentre noi potevamo entrare in poco tempo nei musei, mostrando la nostra carta d'identità. Siamo passate per tante sale con quadri, statue, oggetti. Le statue mi facevano ricordare una volta che Sigrid ed io, anni fa, partecipammo ad una visita guidata in un museo di Roma dove c'erano tante statue. La guida spiegava che nell'antichità gli uomini importanti facevano ritrarre dallo scultore la propria testa, ma il corpo lo sceglievano fra i tanti corpi già scolpiti esposti nello studio dello scultore. Il risultato era che tutti passavano alla storia come Adoni. Di tutti i quadri alle pareti mi  hanno particolarmente toccato quelli raffiguranti delle sibille. Mi sono fermata a lungo davanti alla Sibilla Persica. Mia nipote Flaminia ha tre nomi, il terzo è Sibilla. Presso i Greci e i Romani Sibilla era una profetessa che, ispirata da Apollo, concedeva presagi e oracoli.
Junko lavora e nei fine settimana ci vediamo spesso. E' vedova come me, anche suo marito era italiano. Come hobby fa delle bellissime collane. Ha molta fantasia e dopo aver seguito un corso da una signora russa esperta in materia crea collane sempre più belle. Anche sua figlia Rocio ha delle qualità artistiche, da bambina ha frequentata la scuola Steineriana a Roma, come Livia adesso a Haarlem.
Sibilla Persica del Guercino
E' bello sentir parlare Junko e Rocio in giapponese. Come mi piacerebbe saperlo parlare pure io. Chissà, forse in un'altra vita sono stata nipponica. Ci sono degli indizi? Mà, forse, chi lo sa. In ogni caso qualche anno fa per due stagioni ho seguito con accanimento un corso di Tai Chi, una sorta di arte marziale bellissima e, dopo aver scoperto gli haiku, mi è presa una passione per questo modo di scrivere poesie e ne ho scritti tanti, in olandese. Le circostanze mi hanno fatto abbandonare queste due passioni. Peccato. Adesso scrivo questo blog. Non è la stessa cosa, lo so, ma tant'è.

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