sabato 4 dicembre 2010

Ida Magli e le mie riflessioni

Quando ho delle notti che dormo poco leggo un libro. Leggo un libro anche sul balconcino seduta su uno sgabello. Anche andando in un parco porto un libro. Ma durante pranzi e cene, che per lo più consumo da sola, metto a fianco del mio piatto una rivista. Leggo attentamente gli articoli quasi sempre interessanti e penso a come siano bravi certi giornalisti. Ma, immancabilmente, arriva tirata dentro con la forza, spesso a sproposito, una sfrecciata velenosa, sempre allo stesso indirizzo: il presidente del consiglio. Mi viene lo sconforto. Non potevano farne a meno? In questo modo tutto diventa maledettamente noioso. Possibile che  in Italia non si possa argomentare su nulla senza tirare in ballo questa persona? E troppo spesso non per faccende politiche, bensì per presunti festini erotici? Ha senso guardare la vita attraverso il buco della serratura? Si può scatenare una guerra politico mediatica solo perchè una persona adulta partecipa alla festa di compleanno della figlia di un amico? Siamo a tal punto schiavi del gossip? Da cosa è motivata tutta questa morbosità? E' diventato un delirio. Perchè in un importante settimanale illustrato intervistando un celebre regista americano si cerca a tutti i costi di tirare in ballo il Cavaliere sperando che il regista abbocchi e ne parli male? In questa occasione il filmmaker, che non è stupido, non ha abboccato all'amo e ha glissato la domanda. Perchè si cerca ogni pretesto per alimentare un odio collettivo così sproporzionato? Sarà l'invidia che scatena questi sentimenti ossessivi? Invidia generata dal fatto che una persona estranea alla politica irrompa sulla scena politica e sconvolga tutto ciò che è stato costruito in sessant'anni. Questo odio represso e queste notizie distorte vengono catapultati in tutto il mondo dai media che si oppongono al governo. Gente che all'estero non sa niente del presidente del consiglio assorbe notizie fasulle attraverso gli organi di informazione ostili al governo ma che si spacciano per neutrali. Tanti corrispondenti stranieri che vivono in Italia mandano i propri articoli diffamatori ai loro giornali e così, se sei all'estero, può capitare che persone male informate ti chiedano scandalizzate: "Come fate a sopportare che le sorti dell'Italia dipendano da un uomo colluso con la mafia e seduttore di minorenni?" E che dire della gente che pur mangiando dal piatto del Cavaliere ci sputa dentro? Come possono accettare lavoro da una persona che non apprezzano, che addiritura odiano? Di politica so poco o niente, è un argomento troppo complicato da seguire anche perchè i partiti cambiano nome in continuazione ma la gente rimane sempre quella.
I miei pensieri sono spesso positivi, sono felice di vivere ma le situazioni che mi circondano mi impediscono che siano sempre positivi.
Quest'estate ho letto un libro di Ida Magli: "La Bandiera Strappata". Interessante, non di facile lettura (almeno per me). Il libro è stato pubblicato nel 1994, ma è valido ancora adesso. Nel risvolto di copertina si legge fra altro: "L'intera architettura di questo libro si regge su un'intuizione che ha guidato molta parte del lavoro scientifico della Magli: la "strettissima connessione, la simultaneità, fra sistema del Sacro e sistema del Potere."
Il libro ha 149 pagine; a pagina 129 si legge:" Berlusconi è odiato da tutti i politici, e da quei cittadini che, ancorati alle sinistre, per "natura" concepiscono il governo come lotta". Poi continua: "L'ostilità che Berlusconi suscita, non soltanto nei partiti "di sinistra", ma nei giornalisti, spesso anche in quelli che non dovrebbero essergli contrari, e perfino nell'opinione straniera è, appunto, profondissima perchè inconsapevole dei suoi veri motivi, istintiva, insuperabile." E ancora: "Il Potere, in quanto Potere, non può appartenere a tutti, deve conservare la "differenza" fra chi lo esercita e i comuni cittadini." "I politici sanno bene che, nel combattere contro Berlusconi, combattono per la propria  sopravvivenza. Per la sopravvivenza del Potere in quanto Potere."
Ogni domenica compro Il Giornale; per avere informazioni alternative leggo gli articoli dei suoi bravissimi giornalisti. Per formarsi un opinione  bisogna non fermarsi alla prima voce che si ascolta.

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