giovedì 30 dicembre 2010

Detti e fatti intorno al Natale

E' un fatto che il Natale l'abbiamo passato molto bene. La Vigilia è cominciata dando gli auguri a David per il suo compleanno e regalandogli, non sapendo che altro dargli, una bottiglia di grappa: non ha nessun desiderio, dice che ha già tutto quello che gli serve. Sappiamo che ogni tanto gli piace bagnarsi le labbra dopo cena con una goccia di questo liquore forte.
Nel pomeriggio ha telefonato Jan per fare a noi e a David gli auguri. Lui e Jennifer andavano a cena da amici. Il giorno dopo, il 25, partivano per la Sicilia per visitare su quell'isola alcuni produttori di vino. Poi con una macchina in affitto sarebbero pian piano saliti fino a Roma, incontrando strada facendo altri produttori di vino con i quali Jan collabora. E così verso il 7 gennaio passeranno due giorni con David e me a Roma. Peccato che Sigrid, Kevin e le bambine partano sabato, il 1° di gennaio, perchè la scuola di Livia riapre il 3. E' una cosa rara che la famiglia sia al completo.
La sera del 24 abbiamo cenato, come d'uso alla Vigilia, con spaghetti alle vongole scappate, insalata russa, insalata verde e budino di cioccolata fatto in casa versato sopra i savoiardi. Le bambine stavano a letto alla solita ora: le otto. E noi adulti abbiamo chiaccherato. Più che altro abbiamo ascoltato David che sa raccontare fatti accadutigli con grande comicità, ci teneva all'erta e divertiti.
La mattina dopo, al risveglio, tutti in cucina dove le bambine hanno trovato sul tavolo, sotto l'alberello, dei piccoli doni da babbo Natale. Erano eccitate e felicissime. Giocano sempre, non si annoiano mai. Quando c'è David Flaminia, la piccoletta, lo chiama "David, Davidone, dove sei?" Si arrampica sulle sue ginocchia e vede insieme a lui dei cartoni animati sul computer. E Livia è con loro. Livia sa che a marzo compie sei anni. La sua osservazione in merito è: "Quando ho sei anni non voglio crescere più, voglio avere sempre sei anni." Ieri, il 27, Flaminia si è piazzata come al solito sulle ginocchia dello zio che stava riascoltando un brano di musica che sta componendo. All'improvviso si gira e guarda David in faccia. Con un musino serio serio gli dice: "David, non voglio sentire questa musica stupida." Oggi di nuovo una frase memorabile. Appoggiata a David che suona la chitarra Flaminia ad un certo punto prova a tirargli via la chitarra dicendo: "Basta con queste schiocchezze." Noi a ridere e ci chiediamo da dove le vengano queste parole nuove. In questi nove giorni che stanno qui si è trasformata in una piccola chiacchierona. Andando al mercato stamattina ridevo per strada pensando alle buffe cose che fanno e dicono queste marmocchie.
In questo momento Sigrid, Kevin, Livia e Flaminia sono andati a Piazza Vittorio dove in un gazebo i bambini possono disegnare dalle tre alle cinque. Il materiale viene offerto dal Comune. La giornata è assolata, è bello stare fuori e meglio ancora in compagnia di altri bambini.
Dopo aver messo a posto la cucina approfitto del momento di pace. Mi mancano però.


Regali di Natale

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